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sabato 22 febbraio 2020

Potremmo...


Milano, San Babila

Potremmo fare questo, potremmo fare quest'altro. E poi non lo facciamo. Forse è la determinazione che ci manca o il non crederci abbastanza o la pigrizia. E alla fine può rimanere il rimpianto.

Chissà cosa voleva dire l'anonimo writer.


Buona domenica.




QUI tutte le foto del sabato (316 post). 

18 commenti:

  1. Infatti A. Einstein nel 1934 nel suo libro "Come Io Vedo il Mondo" diceva: "Non possiamo pretendere che le cose cambino se facciamo sempre le stesse cose"...ma forse l'anonimo writer aveva poco spazio per scrivere.
    Buon fine settimana

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  2. Potremmo vivere questo periodo incerto con precauzione e buon senso.
    Potremmo.
    Scusa se non ho commentato il post precedente è che solo a vederlo in foto ho conati di vomito...

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  3. Potremmo pigliarcela con un po'più calma.

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  4. Condivido in pieno i due commenti qui sopra, oltre a ciò che ho scritto prima. Abbiamo bisogno di precauzione, buon senso e calma

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  5. potremmo essere felici e fare un mucchio di peccati... (cit.)

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  6. Potremmo chiudere qualche profilo social e aprire qualche libro in più.

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  7. Potreste tutti andare ad abbracciare gli esercenti di Codogno cantando Bella Ciao.

    Non avrete problemi, se vi organizzate come al solito, a superare il posto di blocco dell'Esercito.

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    1. Anonimo, ma ti sembrano parole da scrivere in un momento come questo? Pensi che sia una battuta spiritosa? Pensi che la tua intelligenza sia superiore a tutti gli altri? Oppure pensi che le tue ragioni e le tue convinzioni (qualsiasi esse siano) ti autorizzino a ridicolizzare gli altri?

      Ti dico subito di non passare dal mio blog perché i commenti degli anonimi non sono autorizzati e vanno direttamente nello spam

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    2. Certo non perderò il sonno per il costo incalcolabile dell'epidemia, solo oggi -6% in borsa.

      No, lo perderò perché un tizio/a che usa lo pseudonimo "accadebis" minuscono ha configurato il suo blog per non accettare commenti che non sono associati ad un utente Google, tipo un altro tizio che usa lo speudonimo "pincopallis". Non ho voglia di spiegarti, "acca", come funzionano davvero le cose.

      Il nostro Alberto qui qualche giorno fa piangeva per il "razzismo sanitario", ritornello rimbalzato da tutti i "media" in quel momento, con cui i biechi sovranisti discriminavano gli incolpevoli e solerti "nuovi italiani cinesi". Sull'esempio del Presidente Mattarella che si faceva fotografare mentre accarezzava i bimbi orientali.

      Adesso che siamo nella merda fino al naso, cambia il ritornello, non ci sono più gli stolti, gli psicopatici, i criminali che diffondono il "virus della paura", c'è il destino cinico e baro, c'è l'imponderabile scherzo del destino e della natura, di cui i compagni non hanno nessuna responsabilità. Perché non c'è connessione tra la "accoglienza" e l'apocalisse, non c'è rapporto di causa ed effetto tra le fantastiche misure di un Parlamento, un Governo, una Amministrazione Pubblica primi nel mondo, affiancati da grandissimi luminari delle scienze e il terzo posto al mondo dopo Cina e Corea per i contagi. No no, pura fatalità, pura sfortuna.

      Il "momento come questo" è quello che avete cercato e finalmente avete trovato.
      Volete anche gli applausi?

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    3. Tranquillo Anonimo, che bisogno c'è di darmi spiegazioni? Ognuno per la propria strada. Pazienza, ti ho fatto perdere solo un po' di tempo

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    4. Vieni a mangiare al ristorante cinese!

      La psicosi collettiva sta danneggiando le famiglie cinesi.

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    5. Fa più danni la psicosi della malattia in sé. Mi sa che i virus in giro sono due: quello dell'influenza cinese e quello molto più virulento della paranoia collettiva.

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  8. Era un POTREI tramutato in POTREMMO.
    Forse erano in due con due idee diverse...

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  9. Potremmo... finire il graffito, se ne avessimo voglia.
    L'anonimo qui sopra invece potrebbe andarsi a fare un bagno in una vasca di acido cloridrico puro - ma so già che non lo farà mai. Potrebbe continuare a scassare i gingilli su innumerevoli blog - e lo farà, eccome lo farà.

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  10. Buongiorno.
    Grazie per la bella immagine e la provocazione.
    Mi viene in mente una canzone di Brunori Sas, La verità:
    "Te ne sei accorto, sì
    che parti per scalare le montagne
    e poi ti fermi al primo ristorante
    e non ci pensi più...
    Te ne sei accorto, sì
    che passi tutto il giorno a disegnare
    quella barchetta ferma in mezzo al mare
    e non ti butti mai...
    La verità
    è che ti fa paura..."
    "Fermarsi", "non buttarsi", aver "paura": tutte figure del condizionale qui evocato, segni di quello che potremmo fare e non facciamo.
    Un saluto.

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  11. già, i rimpianti. Meglio non pensarci.

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  12. Potrei, potremmo affrontare i cambiamenti climatici di cui siamo testimoni invece di chiacchierare a ruota libera (e senza competenza) di virus

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