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mercoledì 14 novembre 2012

2.000.000 000.000 (duemilionidimilioni) di euro

Ieri la Banca d'Italia ha reso noto che nel mese di ottobre il debito dello Stato italiano ha superato la cifra del titolo. Due milioni di milioni overossia duemila miliardi di euro. Il numero è così grosso  che si rischia di perdercisi dentro.

Io sono convinto che questo debito non verrà onorato. Mai più. Se qualcuno invece pensa di sì dica come. Riscrivo la cifra, 2.000.000.000.000 di euro.

21 commenti:

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  2. mette paura, che ne sarà di noi?

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  3. Se si divide la cifra del titolo per 60 milioni di italiani, si trova che ognuno ha un debito di circa 33000 €. Ecco, chi non ha al giorno d'oggi 30000 € da parte per i piccoli vizi.

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  4. L'unica soluzione è che qualcuno dei nostri politici della prossima legislatura (sperando di non trovarci di nuovo lo schiavo delle banche) dica chiaro e tondo "L'Italia non può onorare questo debito, quindi è azzerato senza se e senza ma". Cosa faranno le banche? Manderanno gli eserciti mercenari a espugnare l'Italia con la forza?

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  5. Un record, spettano un paio di candeline da spegnere sulla torta a Mr. Monti, anche se non è tutto merito suo. ciao

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  6. Considerando che a dicembre 2011 era 1.897,946 miliardi e che il governo dei tecnici è lì per (presunti) meriti nel gestire l'economia, nonno Mario deve andare a casa, lui e i suoi sodali, il più presto possibile, magari subito.

    Non so se onoreremo tutto il dubito ma, dato che non potremo fare come l'Argentina perché salterebbe tutto il sistema Euro e i relativi Stati, temo di sì.
    Quando è un altro paio di maniche.

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  7. potremo fare degli ubrin e venderli, due mila miliardi di ubrin al prezzo di un euro l'uno e tutto si aggiusta..
    quella del debito è la garrotta al collo del popolo è la politica che tiene ai margini intere realtà del mondo, la coniazione di secondo, terzo e quarto mondo procede dall'idea del debito e dalla insolvenza dei paese più poveri, politiche di predazione delle ricchezze naturali. una cultura unidirezionale, il primato del valore aggiunto e della mercificazione di ogni bisogno. la mercificazione del desiderio è la causa prima del disastro debitorio. intere aree del mondo condannate alla fame ed alla marginalità, spesso devastate da guerre e d epidemie..
    Esistevano i paesi non alineati, esistevano uomini e forze capaci di guardare oltre, Oloff Palme per ricordarne uno, oggi il pensiero unico uccide ogni speranza ed alimenta nel contempo 600 mila miliardi di dollari in titoli spazzatura..
    dove è allora il debito se non nella follia di un pensiero/mercato..
    esiste un'altra analisi, un pensiero economico che cerca di dare risposte diverse, ma come si conviene; non se ne parla!

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  8. Nella foga di registrare il record, dimenticavo di rispondere alla tua domanda. Se inizia una sua diminuzione si rinvia anche la stessa domanda ai posteri, ma se non inizia la sua diminuzione questo rinvio non è possibile. Sono tanti quelli che pensano che uscendo dall'euro e stampando denaro si fanno i miracoli, ma miracoli non se ne fanno e si va verso la strada dell'inflazione. Nessuna demonizzazione, si può anche percorrere questa strada ma bisogna essere consapevoli dei suoi effetti. La strada maestra è purtroppo quella fiscale connessa a quella della riduzione della spesa. Non mi auguro un nuovo governo Monti, ma un governo che prenda tutte le misure economiche necessarie considerano come essenziali i principi di solidarietà. Pane e lavoro prima di tutto per non disintegrare il tessuto sociale. ciao

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    1. Non solo questa: di più fanno gli edifici mai usati, la gran quantita di gas ed energia consumati (e comprati dall'estero) nelgli edifici non coibentati, i costosi incentivi per far comprare auto nuove onde sostenere l'industria automobilistica, e tutte le cose di questo genere; perchè a detta del mondo in cui viviamo una nazione in cui ogni anno il 30% della popolazione deve comprare medicinali per vivere sta meglio di una nazione in cui solo il 10% è costretta. Se poi aggiungiamo i costi della politica fra stipendi eccessimi, vitalizi eccessivi, privilegi (e un privilegio solo è già eccessivo), otteniamo questo debito, o almeno la maggior parte.

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  9. L'unica possibilità che mi viene in mente e che oi politici rinuncino o almeno riducano il proprio stipendio e i propri privilegi... ovviamente, non accadrà mai, quindi l'unica soluzione è che qui si entri in politica e si preghi di non venir corrotti dal potere e dal denaro.

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  10. L'idea di Massimo è meno malvagia di quanto possa sembrare.
    Un bliz notturno, possibilmente non preannunciato dai corvi, con prelievo forzoso del 50% dei depositi e del valore al momento dei titoli, consentirebbe di cancellare quasi completamente quel debito, consentendo di iniziare da capo, calibrando meglio le uscite in base alle entrate.
    Val la pena ricordare che un certo Amato, una ventina di anni fa, ha già fatto l'esperimento, con il furto notturno del 6 per mille su tutte le giacenze bancarie. Proteste, insulti, reclami, ma non è stato abbattuto (intendo a fucilate).
    Ciao (se dovesse succedere, prendetevela con Massimo, non con me).

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  11. No Alberto, io non credo ci siano soluzioni.
    Di fatto, credo che noi stiamo peggio di come era messa l'Argentina, e più si va avanti così, peggio sarà!
    Il problema è che a nessuno dei "big" conviene annunciare il default e finchè si riuscirà a raschiare il barile andremo avanti come se nulla fosse. Poi un bel giorno ... l'evidenza sarà innegabile e allora ne vedremo delle belle. Forse sarà il giorno che ognuno metterà mano sulla propria coscienza per capire quanta parte di sua colpa c'è in tutto questo e cosa ha fatto nel suo piccolo per poterlo evitare.

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  12. Potremmo intanto cominciare nazionalizzando tutti i beni della chiesa... Non perderemmo neppure l'incasso dell'IMU perchè tanto non la pagano :-P

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    1. Potrebbero venir fuori delle discoteche mica male :-D

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    2. Comunque era una boutade... Non ho la minima idea di come potremmo venirne fuori se non con il metodo già applicato tante volte nei secoli: ad un certo punto si azzera tutto e tanti se lo pigliano in quel posto.

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  13. No, il debito può essere onorato senza problemi in teoria.
    Le 25 milioni di famiglie italiane dispongono, in media, di 350.000€ di risparmio. Soldi da parte insomma. Sapendo che ogni famiglia è composta da 2,4 persone (o, più simpaticamente, 10 famiglie in media contano 24 persone intere...), il risparmio pro capite disponibile è di circa 140.000€. Ovvero 4 volte il debito.
    A questo va aggiunto il capitale "immobilizzato" di certe aziende (penso ad esempio a certi immobili vuoti gestiti da banche o istituti assicurativi, che stanno li fermi come investimento passivo perché tanto il prezzo del metro quadro sale da solo), che sicuramente sfiora cifre ancora più astronomiche.

    Tutto il problema sta, per il sistema, nel capire quanta parte di questo risparmio si può prelevare per andare a rimborsare il debito, dato per scontato che il prelievo non deve andare in fumo (se prelevo risparmio ma aumento il debito è una catastrofe), senza creare tensioni sociali pericolose, né bloccare l'economia.

    Il paradosso è che chi detiene la più grossa e concentrata fetta di risparmio e soprattutto chi lo gestisce (banche e Stato in primis), detiene anche il potere politico e decisionale. Questi quindi finisce sempre per avere la tentazione di mettere sotto pressione chi detiene una parte inferiore ma molto più diffusa di risparmio ("la classe media" per utilizzare una scorciatoia semantica) piuttosto che ripartire il prelievo in modo equo su tutto il sistema.

    Fondamentalmente ci troviamo semplicemente, una volta ancora, in una fase storica in cui una parte privilegiata e potente della società tenta di conservare, contro ogni buon senso, i propri privilegi facendone sostenere il costo a chi non ce li ha.

    Solitamente questo equilibrio instabile raggiunge la sua fase critica o con una guerra (prevalgono i privilegiati al potere che scaricano le tensioni interne oltre le frontiere nazionali) o con una rivoluzione (prevalgono le classi non privilegiate che scaricano le tensioni abbattendo il potere costituito). Spesso finisce anche, purtroppo, con una successione dell'una e dell'altra.

    Mala tempora....

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  14. sembra un controsenso, aumentano le tasse e il debito pubblico invece di diminuire aumenta.... Monti non ce la conta giusta

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  15. Lorenzo sei prolisso, sembra che ti rivolgi ad un branco di puledri da ammaestrare, sono felice delle tue convinte radici da mimosa, tengono fin che ne han voglia.. parliamo della vita di miliardi persone non di IPad o altri amenicoli,una buona parte di questo mondo vive nella disperazione, nella assoluta assenza di regole e diritti, viene giornalemnte espropriata delle proprie ricchezze e viene relegata ai sub confini del quinto mondo, vai a vedere cosa succede sul delta del Niger, ma certo noi viviamo sotto una tenda asettica, scevri da ogni contaggio ci limitiamo ad osservare qualche ritaglio di giornale o qualche notizia di sfuggita, ma il mondo, appunto, quel mondo che tu decanti come globalizzato interdipendente, dove se uno scorreggia a Pechino la puzza si sente fin sul pirellone, quel sistema/mondo nega l'accesso all'acqua potabile ad un miliardo e mezzo di persone..
    spogliati di questi refusi da centrovetrine, c'è bisogno di un progetto nuovo, di un nuovo e diverso Internazionalismo, di solidarietà e di fucili per stanare e sotterrare chi stà depredando l'intera umanità.
    dimenticavo, io vivo bene senza IPad ed IPhone, mi mancano delle trapete per l'abbacchiatura, se per caso ne hai qualcuna che ti avanza.. con affetto

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  16. Con questo debito smisurato riusciamo finalmente a distinguerci per qualcosa di meno futile, purtroppo, della moda.

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  17. Il debito pubblico un giorno verrà consolidato. I risparmi delle famiglie verranno sequestrati. Chi appartiene all'elite, quel giorno, risulterà non possedere nulla, perchè avrà già messo in sicurezza il suo patrimonio e quello della famiglia. I peones, che siamo noi, salveremo la Patria un'altra volta e non potremo neppure lamentarci.Forse ci lasceranno un tozzo di pane per nutrirci, bontà loro.
    Ciao

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