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domenica 4 dicembre 2011

Spirale



La forma ipnotica per eccellenza. Un disegno, un grande quadro, una immensa scultura, in cui l'artista ha usato le pietre come matite, la terra e l'acqua come colori, il cielo e l'orizzonte come il...
[continua su ladri di bellezza]

10 commenti:

  1. Mi incuriosisce molto e vado subito su Ladri di bellezza.

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  2. Ciao Alberto, torno dopo un po' a commentare. Suggestivo questo molo, e mi ha incuriosito subito andare a leggere tutto, visto che il Great Salt Lake non l'ho mai visto da terra, ma sempre dall'alto, passandoci sopra con l'aereo. Molto suggestiva anche la distesa bianca, che è ovviamente sale, ben visibile accanto al lago e tremendamente estesa! A prestissimo, ciao

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  3. "Spirale" in questo momento purtroppo mi ricorda solo la spirale negativa dei consumi che sta mandando in malora le economie di mezzo mondo... :-(

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  4. Al,
    grazie per avermi fatto conoscere questa meraviglia. Per me è poesia!

    g

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  5. Spirale… un labirinto che sale al cielo o discende agli inferi. Scelta interessante.

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  6. Noelle Neumann parlava della Spirale del Silenzio. Ce n'è ancora tanta..

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  7. Paracelso6/12/11 23:48

    Una perfetta grande spirale d'artista tra i colori del sale e del basalto circondata dall'acqua, quando c'è.

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  8. Salvarore Quasimodo, I RITORNI

    Piazza Navona, a notte , sui sedili
    stavo supino in cerca della quiete,
    e gli occhi con rette e volute di spirali
    univano le stelle,
    le stesse che seguivo da bambino
    disteso sui ciotoli del Platani
    sillabando al buio le preghiere.

    Sotto il capo incrociavo le mie mani
    e ricordavo i ritorni:
    odore di frutta che secca sui graticci,
    di violaciocca,di zenzero,di spigo;
    quando pensavo di leggerti ,ma piano,
    (io e te, mamma,in un angolo in penombra)
    la parabola del prodigo,
    che mi seguiva sempre nei silenzi
    come un ritmo che s'apra ad ogni passo
    senza volerlo.
    Ma ai morti non è dato di tornare,
    e non c'è tempo nemmeno per la madre
    quando chiama la strada,
    e ripartivo,chiuso nella notte
    come uno che tema all'alba di restare .

    E la strada mi dava le canzoni,
    che sanno di grano che gonfianelle spighe,
    del fiore che imbianca gli uliveti
    tra l'azzurro del lino e le giunchiglie ;
    risonanze nei vorticidi polvere,
    cantilene d'uomini e cigolio di traini
    con le lanterne che uscillano sparute
    ed hanno appena il chiaro di una lucciola.

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  9. ... ecco, un posto così. Lasciarsi il mondo alle spalle, chiudere un'ipotetica porta e buttare la chiave. Sarebbe magnifico.

    Ciao Alberto, buona giornata.

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