Ultimamente non stava bene. Se n'è andato l'altra notte. Tristezza.
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È nata una leggenda o favola che dir si voglia. Affermano i vicini che il giorno in cui arrivo si piazza in un punto dove non si accuccia mai, e da lì desumono appunto che sto arrivando. Stento molto a crederci. Di sicuro c'è che quando sente le ruotine del mio trolley mi viene incontro all'impazzata facendomi le feste. Quindi non è vero che i gatti non hanno un padrone.
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Questo il post dove avevo raccontato la sua storia.
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Mi spiace per Tigre. I gatti ti leggono nel pensiero. I nostri sanno benissimo quando io enmia moglie torniamo da un viaggio. Sono lì che aspettano, come pure i nostri cani. Un abbraccio.
RispondiEliminaNel 2008 sapevo dell'esistenza del pc solo perché in casa c'era già chi ci manovrava; per dire, la parolina blog mi era sconosciuta. Altrimenti avrei messo un commentino anche là.
RispondiEliminaCredo sia un periodo brutto per i gatti: a te Tigre, a Lucia Tigrotto, a me Micia. Tutti e tre trovatelli, tutti e tre hanno vissuto una vita bella di affetto e di cure finché è stato possibile; Lucia anche oltre.
Se l'amore che questi animali riescono a trasmetterci, ricambiati, diventasse veramente un valore universale, senza se e senza ma, il genere umano avrebbe le carte in regola per salvarsi.
Invece...
Ciao.
Un gatto non se ne va mai del tutto. Stai certo che Tigre tornerà a zampettare con la grazia che solo le zampe di un felino conoscono, nei ricordi più belli, come uno spiritello cortese e curioso.
RispondiEliminaUn abbraccio Al.
L'ho letta la storia di Tigre, un musetto splendido. Ho avuto un cane e mai un gatto. Liberi di non crederci, ma ho avuto un evento dolorosissimo nella mia vita e giravo per la strada come un fantasma. Qualcuno mi aveva fatto notare che quando incrociavo un cane, questo si fermava e mi seguiva per un po' cercando di attirare la mia attenzione e se aveva il guinzaglio lo tirava verso di me. Da allora penso che gli animali sono in grado di sentire - nel senso di sentimenti e non di rumori - quello che noi spesso non percepiamo.
RispondiEliminaMi dispiace tantissimo. Mancherà a tutti Tigre seduto sulla scala davanti a casa tua;(( Anche secondo me un gatto non se ne va mai del tutto, rimane sempre nei nostri pensieri. Ultimamente diventa sempre più difficile vedere gatti per i vicoli...
RispondiEliminaCiao Tigre...a presto AL.
Non è vero che i gatti sono animali incapaci di affetto, quanto ad avere un padrone no, loro si ritengono alla pari (se non superiori) a noi umani.
RispondiEliminaAnche a me anni fa è mancata una gatta e capisco la tua tristezza e il tuo dolore.
La mia gatta mi seguiva quando andavo a far la spesa a piedi, si sedeva fuori dal negozio e mi aspettava. Se prendevo l'auto, si sdraiava in mezzo a dove era stata parcheggiata sino a che non tornavo. All'epoca abitavo vicino all'ufficio e lei ogni mattina mi accompagnava al lavoro e poi, passando di villetta in villetta, tornava a casa e impazzava per il quartiere; la sera, al mio ritorno, era in giardino, davanti al cancello, ad aspettarmi.
Quindi sì, qualcuno lo sa quando stai per arrivare.
Prendi due micetti subito. Noi abbiamo aspettato mesi ed era una tristezza infinita. Adesso, dopo 4 anni, sono le nostre insostituibili meraviglie.
RispondiEliminaQuanto all'affetto: il mio maschio quando mia moglie è a dormire passa a controllare, annusando e zampettando, se lei respira....
Ottima idea...se vuoi Alberto ne ho due piccini in fase di svezzamento;))
Elimina@Gian Luca
EliminaTi ringrazio del consiglio, ma mi è impossibile, andando sempre aventi e indietro. Non saprei a chi lasciarli.
@Roberta
Uguale come a Gian Luca. Ti ringrazio comunque.
Magari esiste da qualche parte un Paradiso per gatti fatto di cuscini morbidi e di alberi dove arrampicarsi.
RispondiEliminaNoi avevamo Ronaldo. È morto in casa, come uno di noi. E mi ha fatto una tenerezza incredibile.
RispondiEliminal'ultima delle tre gatte che aveva mamma, (due che somigliavano molto al tuo tigre se ne sono andate due anni fa) sta lì lì...non ci posso pensare, l'aveva trovata il cane di mio fratello sepolta in mezzo alla terra, è una bellissima gatta tutta bianca, non so come farà mia madre
RispondiEliminaMi spiace molto.
RispondiEliminami di spiace molto. Amo moltissimo i gatti e ne ho sempre avuti per casa, ma da quando ho dovuto far sopprimere Minù non ne ho più voluti. In compenso le mie figlie ne hannp due a testa e mi raccontano le loro avventure. Ciao
RispondiEliminasfatiamo un sacco di luoghi comuni sui gatti: sono animali straordinari, capaci di amore infinito e fedeltà assoluta - sono vissuta con gatti di tutte le razze e mi hanno sempre messo la loro zampa sul cuore - ciao
RispondiEliminaHo perso il mio Tobia poco prima di Natale (maledetta insufficienza renale)e so come ci si sente.
RispondiEliminaMi dicono che sapeva sempre quando stavo per arrivare, dai vostri commenti capisco che è una delle tante magie che sanno i gatti
Tobia "parlava" parecchio, adesso in casa c'è un silenzio ottuso
Per cui, Alberto, un abbraccio
Laura
Ti mancherà tanto- La purezza del loro amore
RispondiEliminala loro semplicità contiene tutto ciò che
spesso cerchiamo in altro modo altrove-
Egill
sono eleganti anche nel morire
RispondiEliminaMi viene l'ansia a pensare che il mio gatto prima o poi se ne andrà (è un vecchietto ormai...)diventano della famiglia e a volte qualcosa di più, il mio è stato un chiaro esempio di pet therapy quqndo mia madre si è ammalata...così...
RispondiEliminaCiao Tigre.
Caro Alberto, lo rivedrai nei luoghi a lui più cari.
RispondiEliminaCiao Signor Gatto! Oggi io,Gri Gri e Tigro, che ti somiglia tantissimo, ti salutiamo così:
"I gatti fanno ormai parte della famiglia, trasmettono affetto, ci si rispecchia un po’ in loro, si acquattano nel trolley quando captano immediate partenze, ci vengono incontro quando rientriamo a casa, ci fanno compagnia con la loro silenziosa presenza, ci coccolano con le fusa e ci logorano con miagolii insistenti. Ma quando si nascondono, ci mancano.
Sono regalmente eleganti, misteriosi ed istintivi; scelgono chi amare e non dipendono da nessuno. Sono semplici nei loro bisogni primari ma eternamente cuccioli nell’ entusiasmo e curiosità, affascinanti quando ci osservano e sembrano capire. Interlocutori attenti, muti eppur presenti, abitudinari ma non facilmente addomesticabili .
Un gatto è un gentiluomo. Sotto quel pelo morbido si trova ancora uno degli spiriti più liberi del mondo ( Eric Gurney ) perché "Non è facile conquistare l’ amicizia di un gatto". Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l’ onore, ma non sarà mai il vostro schiavo. (Théophile Gautier).
da "Non è facile conquistare l'amicizia di un gatto" in skipblog.it
:(
RispondiEliminatristeza
RispondiEliminaritornerà sotto altre spoglie feline.. io quattro anni fa, qui in campagna, ne ho cresciuta una (gatta) è l'ho chiamata Veltroni, era l'ombra di se stessa, spaurita e selvatica, le diedi regolarmente da mangiare, integrandogli con il nostro olio e rosso d'uovo, si riprese, una mattina, intorno alle quattro, era incinta, mi bussò alla porta, mi alzaii e aperta la porta, la vidi ferma era come se mi indicasse di uscire, uscii e vidi i suoi tre gattini, uno rosso, uno nero ed uno certosino. ho cresciuto anche loro, il certosino è stupendo e selvatico come gli altri due, mi aspettano quando sentono il rumore del defender che si avvicina, poi in seguito me ne portò altri tre di gattini e crebbi anche loro, ora sono qui fuori, li chiamo semplicemente i Purilli Internazionalisti figli di tanti padri ma di una mamma sola.. vedrai cher Alberto, ritornerà..
RispondiEliminaCome Caigo temo il giorno che dovrò separmi dalla mia "anziana" compagna pelosa.
RispondiEliminaTi abbraccio e condivido la tristezza.
Mi dispiace tanto, i gatti sono degli esseri favolosi, sentono, vedono e capiscono tutto! e avolte ti prendono anche in giro, così...per scherzare..sono grandiosi!
RispondiEliminaMeravigliose creature. Da sempre con me. E li ho tutti nel cuore. Bellissima la tua Tigre.
RispondiEliminaQuanto mi dispiace!
RispondiEliminaCiao Tigre, buon viaggio...e un abbraccio a te Alberto.
Ne sono davvero dispiaciuta.
RispondiEliminaCredo che con loro vada via anche una parte di noi,una piccola parentesi di vita che non tornerà più, che peccato!!
Francesca
So cosa vuol dire, ho avuto parecchi gatti, a Soldano li abbiamo sempre avuti ma lì è un'altra cosa perché sono liberi, stanno fuori quando vogliono e vivono bene, in città invece è diverso sono "sacrificati" in casa e non puoi andare via senza aver qualcuno che badi a loro. Nonostante ciò ho portato il mio primo gatto a Genova nel 1982, era appena svezzato ha fatto il viaggio in treno con me, quasi sempre sulla mia spalla, ha trattenuto i suoi bisogni fino a casa e appena arrivati si è precipitato verso un vaso di fiori e l'ha fatta lì! Dopo qualche mese la mia compagna di allora ne ha portato a casa un altro, che aveva più o meno la stessa età (cioè di pochi mesi), raccolto ai giardinetti (le aveva fatto pena perché era piccolo e i gatti più grandi lo picchiavano e non lo facevano mangiare), tanto uno o due poco cambiava. Ho prtato questi due gatti sempre con me anche in vacanza in Corsica per diversi anni, anzi un anno siamo tornati dalla Corsica con tre gatti avendone accolto uno "orfano" anche lì. Sono morti in rapida sequanza tra gli anni 1995-1996, poi ho cambiato casa, sono stato qualche anno da solo e quindi non ne ho più preso, poi mi sono sposato è arrivato mio figlio (che ci da già abbastanza da fare) e per ora non ne ho presi altri, ho avuto un canarino ed ora una diamantina (eraditata dalla madre di una collega di mia moglie), ma quelli possono stare parecchi giorni da soli visto che mangiano semi secchi e altre cose non deperibili, quindi basta lasciargli abbastanza acqua e cibo possono stare anche una o due settimane da soli. Ma quando tornerò a Soldano e non dovrò andare avanti e indietro prenderò senz'altro un gatto.
RispondiEliminaIl dolore è grande quando si perde un fedele compagno a quattro zampe, e non è vero che i gatti sono opportunisti e che pensano solo a mangiare.....il mio gatto Chicco - passato ormai sa sei anni nel paradiso felino - quando ero costretta a letto per l'emicrania, si spalmava sul mio cuscino sopra la mia testa e se restava lì per ore. Ora mi rimane solo la brontolona che esercita il suo sex appeal con Soffio per estorcergli un pò di cibo e lo aspetta davanti la porta quando lo sente salire le scale!
RispondiEliminaInfatti, i gatti NON hanno un padrone... Però sanno voler bene! Lui era il tuo gatto e tu eri il suo umano :-)
RispondiEliminaChe magnifico musetto! Immagino cosa significhi tristezza. Da decenni la mia vita e quella dei gatti, viaggiano assieme. Non so se hanno un padrone ma, sicuramente, so che sanno conquistare un amico e farlo diventare unico. E quando lo lasciano, provocano un gran vuoto.
RispondiEliminaCiao Alberto.
Altro che tristezza, si prova dolore e nel tempo si scopre che non si dimenticheranno più.
RispondiEliminaL'ho prvato con Poppy, la micia, è entrata in casa che aveva 19 giorni, è andata via che aveva 20 anni.
Due anni fa l'ho provato con Bobo, il bisonte camuffato da cane, anche lui è entrato in casa a un mese di vita e ne è uscito a 17 anni.
Non ho voluto ripetere l'esperienza, si soffre troppo per quelli che sono stati i nostri padroni.
So cosa significa perdere un compagno di viaggio a quattrozampette, ma dobbiamo essere sereni quando hanno vissuto la vita gattina che gli era propria. Di più non s può fare.
RispondiEliminaUna peculiarità dei gatti è il fatto che dietro ciascuno di loro c'è una storia speciale.
Zampette, zampette!
Sara
Posso comprendere benissimo la tristezza per la perdita del tuo bellissimo Tigre.
RispondiEliminaCi si affeziona ai nostri amici felini ed anche io ne ho sofferto per la scomparsa di tre gatte che adoravo. Ne ho parlato in alcuni miei vecchi post. Forse sarà troppo presto ma prendine subito un altro.
aldo.
Assolutamente d'accordo Alberto, non è vero che i gatti non hanno un padrone! Buon riposo Tigre! Sai, anche il gatto di un mio amico siciliano si chiamava Tigre, e la figlia Tigretta. Credo se ne siano andati entrambi, a una veneranda età da quello che mi risulta! Un abbraccio ciao
RispondiEliminaI gatti sanno amare, hanno solo bisogno di farlo liberamente. Senza obblighi. Il tuo Tigre era stupendo e ha fatto una degna vita, non c'è vita spesa meglio di una vita in cui ci "si accompagna" amorevolmente e con rispetto.
RispondiEliminaDomenica ti aspettiamo a Cavour. Luna ti consolerà...
RispondiEliminaOggi questo lo dedico a te :-* http://www.placidasignora.com/2011/01/04/in-ricordo-di-sem-il-gatto-e-di-tutti-gli-amici-a-quattro-zampe-che-abbiamo-amato/
RispondiEliminaGrazie.
EliminaLeggo oggi per pura fatalita questo blog. Il mio Artu condivide ogni mio stato d'animo,oggi piu che mai...e cosi cercando in internet articoli circa la sensibilita dei gatti verso I loro padroni...sono capitata qui. Mi dispiace per Tigre...assomiglia al mio. Sono passati mesi dal 24 maggio,ma posso immaginare il vuoto che puo' aver lasciato..
EliminaCiao Alberto, mi dispiace veramente. Penso di averti già detto che io ne ho quattro di gatti e per confermare quello che dici ti posso assicurare che quando usciamo, mia moglie ed io, siamo sicuri che al ritorno li vediamo tutti quattro sulla finestra che dà verso la strada. Qui in Francia ci consentono di cremarli e di tenere le ceneri in casa. Cerca di passare una buona serata.
RispondiEliminami dispiace molto
RispondiEliminaun abbraccio!
Mi spiace veramente tanto. Ti sono vicina. E so che Tigre sta di là dell'arcobaleno, in quel luogo-non-luogo dove tutto è qui e ora e pace e serenità. Spero solo non bisticci con Kiki… :-)
RispondiEliminaIo ho due gatte in casa, anche molto affettuose, con me e con la mia famiglia. Hanno quattro anni, per adesso, quindi il loro tempo è ancora abbastanza lungo. Ma mi rattristerebbe molto doverle perdere...
RispondiEliminaIo sono alla mia prima esperienza e ho scoperto che la mia gattina di 3 mesi è intelligentissima e molto espressiva, mi parla ed io la capisco. Non oso immaginare quello che hai sofferto per la perdita del tuo bellissimo gatto.
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