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venerdì 4 maggio 2012

Ricordi e piante (forse) proibite

Sono ritornato ieri a Milano dopo alcuni giorni passati al paesello in Liguria. Tempo sghembo e campagna sempre zuppa d'acqua che non mi ha permesso di girovagare un po' tra ulivi e macchia mediterranea. Così ne ho approfittato per mettere un po' d'ordine nella casa di famiglia: è un continuo flashblack di fronte a vecchie foto, a vecchi scritti, a vecchi oggetti, miei e dei miei parenti, che mi suscita un sentimento ambivalente di dolci ricordi, che a tratti mi fanno anche sorridere, e di nostalgie maledette che tento di scacciare senza indugio.

Ieri mattina, approfittando di un po' di sole, ho fotografato questa pianta nell'orto-giardino di un amico. Ce n'erano parecchie in un mio terreno un po' di anni fa, ma poi, dopo una profonda aratura, sono sparite e a nulla e valsa una semina, non sono più ricomparse. Quest'anno mi dicono siano spuntate da più parti. Anche nell'abitato del paese.

Fioriranno nel mese di agosto per un tempo effimero, e quasi subito i petali cadranno sul terreno. Non so se siano illegali come la marijuana, e a differenza di quest'ultima che deve essere seminata e curata queste nascono dove hanno deciso e crescono e fioriscono e maturano in completa autonomia. Se per caso fossero fuorilegge cosa deve fare uno che se le trova nel giardino? Sradicarle?


Aggiunta 6/5
La pianta è un papavero da oppio (Papaver somniferum L.).


papavero da oppio (Papaver somniferum L.)



L'amico Claudio Martini, che ringrazio molto, mi ha mandato poco fa alcune foto scattate stamani in località Carsonega a Isolabona (IM). Vi sono ritratti papaveri da oppio nostrani già in fiore, e con le belle capsule in vista. Evidentemente in questa zona sono molto precoci. Sullo sfondo è visibile il monte Toraggio sulla cui cima salii la prima volta nell'età della mia incoscienza.



34 commenti:

  1. eh eh darle anche ai tuoi amici!
    :)

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  2. Se sono piante spontanee non credo che nulla possa essere imputato a nessuno.
    P.S. non ho capito che pianta è

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    1. Se nessuno la identifica poi dirò cos'è.

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  3. Quesito da girare all'On Giovanardi.
    Breve biografia per non dimenticare:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Giovanardi

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  4. http://www.kapipal.com/fb7809b3b755412a95fdadf9a458d37b

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  5. se mettiamo in giro la voce che fumarsi cicoria secca fa sballare ci fanno sradicare pure quelle, certa gente (vedi citazione di Berica poco prima) preferisce essere rincoglionita senza aiuti esterni, neanche se sono naturali!

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  6. esistevano fumerie di cicoria un tempo, fumavano cicoria alla sera e bevevano assenzio, che sballo cicoriano.. me lo raccontava bacì balla in sei surchi..erano tempi di trasgressione congenita, foglie di Audui (corbezzoli) e cicoria e giù assenzio..
    Maistretu

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    1. Naturalmente questa non è cicoria, è ben altro.

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  7. Laura The Biker4/5/12 15:08

    Ciao al mio fotografo preferito e a tutti quanti!

    Quello lì è un bello stramonio o melospino (datura stramonium). Non è illegale in quanto erba spontanea, ma le sue magiche proprietà sono riservate agli sciamani e alle streghe di grande esperienza, perché è velenoso e la dose "efficace" differisce da quella letale per un paio di MILLIGRAMMI appena.
    Il suo alcaloide, se assunto in eccesso, agisce sul sistema nervoso bloccando la respirazione e la pompa cardiaca.

    Meglio ammirare i bei fiori profumati e nulla più!

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    1. No, Laura, mi dispiace ma non è lui. Lo avevo pubblicato QUI. Confronta bene le foglie e vedrai che sono diverse.

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  8. Laura The Biker4/5/12 15:50

    Orpo, figuraccia...

    almeno è una solanacea? Quanto è grande?
    La curiosità preme!

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    1. No, non è una solanacea. L'esemplare fotografato è alto una trentina di centimetri, ma deve ancora crescere. La pianta arriva di solito a settanta ottanta centimetri.

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  9. Le piante del nostro amico in quel lembo di terra, che ben conosco, ci sono sempre state, piante autoctone che hanno sempre abbellito quelle fasce, conosco il loro nome ma non lo scriverò qui ma te lo invio per email. Ciao Al
    Roberta

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  10. Dai che i semi li vendono ovunque e una volta seminati diventano spontanei.

    Avranno anche poteri narcotici per per ottener qualche milligrammo di sostanza utile occorrerebbe una coltivazione intensiva di ettari e un lavoro intenso nel raccogliere tutti i giorni il lattice prodotto con opportune incisioni della capsula con i semi, poi necessiterebbe di adeguata lavorazione e poooi si avrebbe qualche grammo di sostanza utile!

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  11. per l'appunto... nelle mie fasce nasce e fiorisce da sempre una pianta di Assenzio, detto in pignasco "u bon meigu"..
    vi assicuro che una infusione con un pezzetto di assenzio allenta la fascia muscolare addominale in caso di contrazione e dolore di pancia.. se ne vuoi Alberto te lo porto..
    Maistretu

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    1. Ti ringrazio ma ne ho già un bel mazzetto, che è lì senza che lo usi.

      Ma che pianta è questa?

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  12. Pare che i Sumeri, 5000 anni fa la utilizzavano chiamandola " pianta della Gioia "

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  13. sembra una pianta di rabarbaro, le punte accuminate sono anche di una pianta che fa un fiore il quale da bambini ci tiravamo addosso in quanto rimaneva attaccato alle maglie.. non ricordo il nome, cresceva spontanea in zone umide e cresceva ad una altezza di 60-80 cm-
    Maistretu

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    1. Niente rabarbaro, siamo ancora distanti.

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    2. hahahaha roberto,provane ancora una!!!!

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  14. in pignasco "lampurde"
    maistretu

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    1. Noi li chiamiamo baticristi, ne parlai ampiamente QUI.

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  15. da friggere in pastella Alberto Slurposissima;)

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  16. Sarà mica un Aconitum, attenzione che è velenoso!

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  17. Ho fatto un'aggiunta e ho detto che pianta è.

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  18. Ho fatto un'altra aggiunta. Ho inserito una delle foto che mi ha mandato poco fa un amico scattate stamani ai papaveri da oppio nostrani già in fiore.

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  19. Difficile che qualcuno possa aver qualcosa da ridire a meno di trovarsi davanti ad una coltivazione intensiva...

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  20. che umano bizantinismo, arrivare a rendere una pianta «colpevole» perchè cresce!

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  21. "L'oppio rimase sino a questi ultimi anni un prodotto esotico, l'Oriente solo aveva il privilegio di procurarcelo; ma recentemente si sono fatti ottimi tentativi per raccogliere oppio in Francia (…) L’oppio indigeno è anche più ricco di morfina e per conseguenza più attivo dell’oppio esotico. (…)"
    Da "La scienza in famiglia – Nozioni scientifiche sugli oggetti comuni della vita", del medico, insegnante di scienze e divulgatore scientifico francese Louis Figuier (1819-1894), pubblicato in Francia nel 1862 e in Italia nel 1876 da Treves, con la traduzione e le note di Carlo Anfosso.

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    1. Grazie per la segnalazione di questo bel libro che hai recensito sul tuo blog. Ho visto il post di corsa, adesso lo leggo con calma.

      ops
      Ho un amico d'infanzia omonimo del traduttore.

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  22. Pare sia meglio non seminarne un campo...

    http://video.repubblica.it/edizione/firenze/grosseto-migliaia-di-papaveri-da-oppio-in-un-campo/95183/93565?ref=HREV-3

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    1. Grazie molte Nik. Anche Marco, di là su Google+, ha citato lo stesso articolo.

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