La scorsa settimana sono sceso da Milano nelle mie terre di Liguria. Biglietto del treno su internet. Arrivato in stazione Centrale non vedo sul tabellone il Milano-Ventimiglia. Ohibò, cosa succede? Poi, allo stesso orario ne scorgo uno che si ferma a Genova. Chiedo. Sì - mi dicono - è lo stesso per cui lei ha la prenotazione ma si ferma a Genova; però non si preoccupi perché dopo un'ora c'è un regionale. Il motivo di tutto ciò? Non sappiamo è la risposta.
Salgo su. Dopo un po' passa il controllore (che poi è una controllora) e chiedo cosa succede. A Genova mi dice non c'è il macchinista e nemmeno il capotreno che dovrebbero far proseguire il convoglio fino al capolinea. Sarebbe da ridere ma mica tanto. E così mi balena l'idea che al posto di ripartire dopo un'ora potrei fermarmi un po' di più, farmi un giretto in città e prendere poi un regionale nel tardo pomeriggio. Si può? non si può? Interpellati mi informano che per regola dovrei prendere il primo treno, ma forse l'assistenza a Genova potrebbe dirmi qualcosa.
A Genova sul marciapiede ci accoglie questa assistenza e di fronte alla mia richiesta mi mandano all'altra assistenza, quella della biglietteria. Qui bisogna prendere il fatidico numerino ma per fortuna passo quasi subito. Non ho un biglietto cartaceo, il mio biglietto consiste in un sms di Trenitalia. E così dopo aver copiato il PNR, che è il codice di prenotazione, stampano il biglietto. Ma la stampante non ne vuole sapere. Gli viene il dubbio di aver copiato male il codice, e infatti è così. Ricopiatolo giusto mi stampano il biglietto, mettono un timbro, due firme, e scrivono l'orario del treno che dovrei prendere.
Lascio il trolley al deposito bagagli e mi incammino nel centro storico dove scatto un po' di foto. Alcune mi sembrano interessanti. Mangio in un ristorantino che ha un bel dehors che dà sul Palazzo delle Compere prospiciente il mare. Menu a prezzo fisso: 12 euro. Penso a delle schifezze e invece è tutto buono, primo secondo contorno un quarto di vino caffè. Mi complimento col cameriere per la qualità e per il prezzo. Guardi, mi ragguaglia, che questo prezzo è solo a mezzogiorno e in mezzo alla settimana. La sera e nel weekend il prezzo è un altro. Ah, mi pareva.
Pubblico per ora solo questa immagine. Magari altre in seguito.
Buona domenica.
Genova, antica barberia Giacalone, via Caprettari
QUI tutte le foto del sabato.
Accipicchia!e'un salone da film!
RispondiElimina@Sara
EliminaCi vedrei bene un padrino.
Esistono ancora i saloni alla "c'era una volta in america" o alla "il marito della parrucchiera" allora!
RispondiElimina@amanda
Eliminaesistono ma sono delle rarità assolute.
Molto bello il salone ma è ancora funzionante?
RispondiElimina@Sì sì, funziona ancora.
EliminaLa conosco quella bottega! Che meraviglia! Così come è una meraviglia Genova e la Liguria tutta, invidio le tue origini :)
RispondiElimina@Cri
EliminaMa ogni regione ha le sue bellezze.
Mamma mia, questo salone art decò è bellissimo!
RispondiEliminaSegno tangibile che "le buone cose di una volta" reggono all'usura del tempo e funzionano ancora.
Trenitalia, internet, stampanti, invece... hem...
Quasi quasi mi farei tagliare i capelli anche io ;)
RispondiEliminaTutte le belle cose (purtroppo) in Italia durano poco ...
RispondiElimina@Fausto
EliminaL'hai detto, durano poco. Grazie per l'aggiornamento.
to be continued
Elimina@Fausto
EliminaBella notizia, e quindi solo cambio gestione.