Bel quesito il tuo. Dipenderà da chi scriverà la storia di questo giorno e di questi giorni. Stiamo ormai quasi abituati a considerare la Storia sulla base di "Ventenni", e di ciascuno questa non è ancora stata scritta, o è stata scritta con visione parziale, un occhio chiuso e uno semiaperto, fingendo una ricerca di verità che non sarà mai completa. Senza arrivare ai cinquanta, fra vent'anni ne riparliamo... Potrebbe essere una riedizione della Guerra dei Trent'anni, stavolta in chiave tecnologica. Ciao.
Mi chiedo anch'io che ne sarà di questa giornata fra una manciata di anni. E perchè stupire di una eventuale abolizione di questa ricorrenza se già oggi pare un favore bussare alla porta dell'Anpi? Fra vent'anni, quando mancheranno le forze alle persone nate nel dopoguerra, che si sono svezzate a latte e racconti, nessuno lamenterà la scomparsa di un 25 aprile in quei tempi già ammutolito.
Sai che mercoledì mi facevo la stessa domanda? Fino a quando durerà? E quando non ci sarà più nemmeno una persona che c'era, saremo ancora capaci di festeggiare, di commemorare?
Capisco il dilemma e la questione. Non saprei pronunciarmi per il futuro, o forse dipenderà da oggi e da quanto siamo capaci di ricordare e non perdere la memoria. Un salutone
fra 50 anni? te lo saprò dire :) a parte le battute: penso che dovremo risolvere ben altri problemi. comunque in qualche misura collegati a certe logiche e valori. buon giorno
Io già comincio a chiedermi che ne è oggi di questa giornata.
RispondiEliminaOggi, per la prima volta, alla commemorazione non ho visto nessun partigiano.
RispondiEliminaMemoria, sempre.
RispondiEliminaBel quesito il tuo. Dipenderà da chi scriverà la storia di questo giorno e di questi giorni. Stiamo ormai quasi abituati a considerare la Storia sulla base di "Ventenni", e di ciascuno questa non è ancora stata scritta, o è stata scritta con visione parziale, un occhio chiuso e uno semiaperto, fingendo una ricerca di verità che non sarà mai completa. Senza arrivare ai cinquanta, fra vent'anni ne riparliamo... Potrebbe essere una riedizione della Guerra dei Trent'anni, stavolta in chiave tecnologica.
RispondiEliminaCiao.
Mi chiedo anch'io che ne sarà di questa giornata fra una manciata di anni. E perchè stupire di una eventuale abolizione di questa ricorrenza se già oggi pare un favore bussare alla porta dell'Anpi? Fra vent'anni, quando mancheranno le forze alle persone nate nel dopoguerra, che si sono svezzate a latte e racconti, nessuno lamenterà la scomparsa di un 25 aprile in quei tempi già ammutolito.
RispondiEliminaCosì come non passa il ventennio, non passa la Resistenza: al giro avranno apici e cadute, così vuole la storia, non certo io!
RispondiEliminaBuona Resistenza , Ciao
RispondiEliminaUn ricordo storico come il Risorgimento è per noi, oggi.
RispondiEliminaSai che mercoledì mi facevo la stessa domanda? Fino a quando durerà? E quando non ci sarà più nemmeno una persona che c'era, saremo ancora capaci di festeggiare, di commemorare?
RispondiEliminaCapisco il dilemma e la questione. Non saprei pronunciarmi per il futuro, o forse dipenderà da oggi e da quanto siamo capaci di ricordare e non perdere la memoria.
RispondiEliminaUn salutone
fra 50 anni? te lo saprò dire :)
RispondiEliminaa parte le battute: penso che dovremo risolvere ben altri problemi. comunque in qualche misura collegati a certe logiche e valori.
buon giorno
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