Il monte Toraggio visto da Melosa. QUI il monte Toraggio e la mia età dell'incoscienza.
Sabato scorso sono sceso da Milano in Liguria per svariati motivi. Non ultimo tra questi la possibilità di fotografare una mandria di vacche che transumavano (si può dire?) da Testa d'Alpe sul confine francese all'altipiano (2000 metri sul mare) di Marta sempre sul confine.
Conosco queste montagne meglio delle mie tasche confuse e quindi avevo in mente, se le condizioni atmosferiche lo avessero permesso, le inquadrature.
Mi sarebbero bastate due foto.
L'immagine degli animali che attraversavano l'abitato di Pigna, e uno scatto dal passo di Langan sui tornanti sottostanti tra i prati quest'anno verdissimi.
Domenica nel pomeriggio ero appunto a Pigna e avevo trovato una postazione ideale all'ultimo piano della casa di Rina e Nino, i genitori di Enrico. E c'era anche Maria Giovanna che saluto. Così assieme a Giorgio Cane e Giannino Cane ci siamo avviati per la strada di Gouta ad aspettare gli animali. Inutilmente. Il capo mandriano, che è anche il proprietario, stava scendendo su un furgone con un carico di vitelli e ci ha avvertito che il passaggio nel paese sarebbe avvenuto di notte e non al tramonto come nelle previsioni. E quindi foto impossibili.
Così assieme ai due Cane, che per inciso non sono miei parenti ma amici, siamo andati a cena nel casone di pietra ristrutturato in Bonda, dove Graziella aveva preparato, tra altre cose, un velouté de courgette, che proprio ci voleva.
Il mattino successivo avevo appuntamento alle otto in punto con Gian Paolo al bar Piombo, dove Nico Orengo ha ambientato buona parte di Islabonita. Arrivo come un orologio svizzero e subito vengo a sapere che le vacche che avrebbero dovuto pernottare a Pigna in realtà avevano continuato, o meglio avevano fatto continuare loro la marcia per le montagne. Partiamo subito all'inseguimento.
Saltano così tutti i nostri appostamenti previsti. Saltano gli orari, saltano gli itinerari. Salta tutto. Incontriamo vitelli e vacche spersi nei boschi. Sono scappati anche quattro cavalli che avrebbero dovuto accompagnare la transumanza. Assieme a Gian Paolo aspettiamo inutilmente a 2000 metri, proprio davanti alla piattaforma degli UFO (è l'ultima foto che vedete giù in basso) che questa mandria si faccia viva. Inutilmente. Ne avremo una visione quasi surreale in mezzo alla nebbia qualche ora dopo risalente la mulattiera appesa che arriva ai Gray. Non scatto nemmeno una foto a questi animali. In compenso, tanto per non ritornare a casa a mani vuote, ho scattato alla fioritura che mi sembra un po' in ritardo, farfalle comprese.
Ridiscendiamo alla Melosa e ci consoliamo al rifugio Allavena con polenta e funghi e anche salsiccia, e visto che ci siamo mi prendo anche una grappa, tanto non guido io. Non demordo. Riprovo l'anno venturo. E intanto sono ritornato a Milano.
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Pensa te se alla fine la foto la scattavi davvero ad un Ufo, alla faccia della mandria malandrina. No, non ti chiedo cosa ne pensi. Sempre suggestive le tue foto.
RispondiEliminache bel posto
RispondiEliminaNon amo la montagna ma la transumanza ( si potrà dire ancora?) merita, soprattutto per chi è abituata a quella umana, della metro.
RispondiEliminaUn saluto, bellissima la farfalla (la preferisco alle vacche, lo confesso).
Bei posti... Mi sarebbero piaciute delle foto della transumanza, animali vivi nella natura e non, come accade sempre più spesso, nati, vissuti e macellati senza uscire dal metro quadrato di stalla industriale...
RispondiEliminaSono dei posti meravigliosi.
RispondiEliminaRicordano molto le montagne Venete, nel loro complesso. Bravo, credo che mi comprerò una macchina fotografica.
RispondiEliminaBegli scatti, anche se non erano quelli che ti eri prefisso. E poi, con quella "consolazione" che ti sei concesso, non puoi lamentarti proprio, eh?!
RispondiEliminache bel racconto..
RispondiEliminama le hanno recuperate le vacche, alla fine?
ciao!
in realtà, sono transitate da Pigna verso le 21... e quindi ancora con buona luce per le foto.
RispondiEliminaho però avuto l'impressione che ci fossero meno vacche rispetto all'anno scorso.... ma forse era solo un'impressione! le tue foto sono stupende, come sempre....
ciao
Beh, gli ingredienti per un film alla
RispondiEliminaBuñuel ci sono tutti, compresi gli originali pastori vaganti con gli altrettanto originali mezzi e la fitta nebbia, fino ai 1000 m, durante la discesa.
Chissà poi se le mucche sono arrivate in Marta o hanno continuato a "transumare".
Saluti.
Rinuncio volentieri alla mandria per la farfalla sul fiore e il Toraggio con la nebbia che sfuma!Dietro l'obiettivo il tuo occhio coglie l'attimo fuggente.
RispondiEliminaCiao Alberto.
béh, peccato per la mandria mancata,
RispondiEliminale foto sono comunque suggestive!
Monte Toraggio e farfalla poi... che spettacolo.
ciao, Al
g
Cmq ne è valsa la pena, splendida la farfalla.
RispondiEliminaGiornata movimentata alla ricerca di una mandria in fuga nella nebbia. In compenso ci hai regalato il superbo incanto del Toraggio e l'incantevole leggiadria del microcosmo ( e anche la piattaforma degli UFO, che non avevo mai visto :D )
RispondiEliminaAlberto, dal tuo racconto posso dedurre che sei stato travolto dall'organizzazione del capomandria.......haiahaiahai
RispondiEliminaGiulio
RispondiElimina"animali vivi"
Guarda cosa dice Francesco Biamonti, un grande scrittore della mia terra.
"...Era seguito e preceduto da capre e pecore a frotte. Andava lento, ma andava, in mezzo a tutto quel sangue di dio la cui vita si muove. Sparì fino alla cintola oltre il crinale, poi fino alle spalle, poi tutto quanto. S'inforrava dall' altra parte, nei gerbidi rocciosi, nelle macchie di lentischi..."
L' Angelo d' Avrigue, Einaudi 1983 pag. 54.
Titus
Sì, poi tutto è andato a finire, con grande fatica, per il meglio
bellissime foto... ho dato un'occhiata al tuo profilo è ho visto che tra i tuoi interessi cè l'apicoltura.... sono una curiosona e siccome mio padre è apicoltore e io l'ho aiutato per tanto tempo volevo chiederti come mai quest'interesse???
RispondiEliminale foto che posti sono sempre spettacolari così come i luoghi
RispondiEliminaCiao Alberto, mi è capitato di vedere la discesa dall'Alpre di Rezzo verso Pompeiana... Una fila di mucche che durava mezza giornata. Mi ricordo da piccolo il massimo del divertimento: veder passare la "sciorta" delle pecore. Ciao fabrizio
RispondiEliminaAl, peccato per la mandria, ma le foto sono strepitose!
RispondiEliminaScusa la latitanza, ma sono al mare con connessione mobile.
Grazie delle visite e dei commenti.
Un bacione salato.
annarita
Complimenti per le foto, sono bellissime anche senza mandria :-)
RispondiEliminacalendula
RispondiEliminaPer l'apicoltura guarda le prime righe di questo post. Ciao.
Mi spiace che tu non sia riuscito a fotografare la mandria ma cmq hai fatto un'escursione molto bella e con amici importanti per te. Direi che é stato cmq una giornata viva e speciale.
RispondiEliminaCiao Alberto
Daniele
Bello, bello: un piacere da leggere ed immaginare.
RispondiEliminaGrazie.
:-)
p.s.
In fondo un anno passa presto. Aspetterò.
:-)
Non sarà bella come le foto di Alberto, ma qui http://icoit.wordpress.com/2007/09/02/val-nervia-settembre-2007/
RispondiEliminapotete vedere un'immagine della mandria fantasma scattata due anni fa.
ciao a tutti
Oh my. These are beautiful photographs. I also enjoyed a look at your other posts. Nice work.
RispondiEliminaThanks for helping me to make history.
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