Sono al paesello. Giro per la campagna che non è né carne né pesce ancora, tolto timide e isolate fioriture di quegli alberi che sempre i primi sono a scrollarsi dal letargo invernale.
Fotografo in terra incolta questa orchidea spontanea che preferisco chiamare selvaggia, perché è nata e cresciuta dove ha voluto lei. Non dico nemmeno di che specie è, visto, come ho già scritto, che inseguo la bellezza della Natura senza incasellarla nelle celle botaniche.
Giro per la campagna alla ricerca del mio filo d'erba. Forse tutti voi vi siete dimenticati di ciò, ma l'amica Filo no, ne sono sicuro. E sono sicuro che prima o poi questo filo d'erba troverò.
Domani ritorno a Milano.
Ieri, salendo da Dolceacqua verso l'Addolorata
Queste meravigliose fotografie rendono molta più giustizia alla tua orchidea selvaggia che, io chiamerò però con il suo nome e cioè Barlia robertiana. Infatti a causa della siccità, il loro colore quest'anno è decisamente un po' sbiadito, la loro abbondanza nei nostri incolti invece è stata molto generosa. Cerca Alberto il il tuo filo d'erba ma non farti attirare solo dai quelli colorati.
RispondiEliminaRoberta
Barlia robertiana :-)
RispondiEliminaInvece la mania del sottoscritto di dare un nome alle cose che fotografo mi ha recentemente regalato una piacevole sorpresa.
La bellezza però non si sposta di una virgola né se si conosce il nome né se lo si ignora.
Ciao
Ho messo da parte la poesia per quando troverai il filo d'erba.
RispondiEliminaCiao Al. Grazie :)
Bellissima!
RispondiEliminaL'immagine è splendida, ma da quando mi hanno detto che le orchidee sono carnivore, le guardo con sospetto.
RispondiEliminaMi spiego, io, a detta di mio marito, sono capace di far morire anche una pianta di plastica, basta solo che la guardo un minuto di troppo, non ho il pollice verde e mi devo fidare di quanto mi hanno riferito.
Ma sul serio le orchidee si nutrono di insetti?
Sabato sono rimasta incantata di fronte a un minuscolo pezzetto di verde tempestato di margherite, incastrato tra un marciapiedi e una stradina sembrava caduto giù dal cielo.
RispondiEliminaMeravigliose foto.
RispondiEliminaE apprezzo molto il tuo "non incasellare": persino io, che vivo di parole, non sento mai il bisogno di collegare un Albero o un Fiore al nome scientifico che altri gli hanno dato (se legge 'sto commento mio fratello, giardiniere appassionatissimo, come minimo mi mena... :D)
Ma cosa vai a fare a Milano ? Rimani al paesello e con Roberta continuate ad offrirci le magnifiche foto della nostra natura selvaggia.
RispondiEliminaQuest'anno, la natura sembra aver accellerato. Un mese fa c'erano crocus e bucaneve (ibridi) che sbucavano ovunque. Oggi, è un'eplosione di margherite, violette selvatiche, narcisi, muscari, fresie, iris da quelle nane a quelle barbate... un'esplosione di colori che ti rapisce e ti confonde.
RispondiEliminaTi auguro di trovare il tuo file e, per ora, saluto te e le tue meravigliose foto.
Le foto sono bellissime...ma la prima è meravigliosa!!!
RispondiEliminaSolo Madre Natura è capace di creare tanta bellezza!
RispondiEliminaammazza che bella che è!
RispondiEliminaCiao Alberto, scusa se non vengo più tanto spesso come una volta, ma, in questo periodo, sono impegnato. Le foto dell'orchidea selvaggia sono molto belle e penso che il ritorno a Milano sia stato molto triste dopo tanta bellezza.
RispondiEliminaMi è piaciuta molto la storia dell'aspersione con l'acqua benedetta e penso che se un parroco mi mettesse le mani addosso dovrebbe immergermi in una vasca pienna di detta acqua per purificarmi.
Ottime anche le vignette della flessibilità. Un caro saluto.
certo che su un terreno così aspro il coraggio del violaceo fiore è ammirevole, potremmo prenderlo ad esempio per una rinascita italiana? ciao
RispondiEliminacerto che quelle immagini sono proprio uno spettacolo
RispondiEliminaDa brava cittadina, non sapevo nemmeno che crescessero nei campi delle orchidee selvagge, che vedendo le tue foto, sono di una bellezza "selvaggia" e sconvolgente.
RispondiEliminaE poi quella "scalinata" è qualcosa di unico e particolare,anche lei bellissima.
Ciao Alberto, riesci sempre a rendere merito alla bellezza della natura. La prima foto e' meravigliosa.
RispondiEliminaQuesti petali sono un piccolo scrigno di bellezza, che hai saputo dischiudere gentilmente ai nostri occhi con le tue foto.
RispondiEliminaE'importante catturarla solo con lo scatto fotografico.
RispondiEliminaTornare.... Che peccato!
RispondiEliminasi sta proprio bene quassù tra gli ulivi, anche se la siccità si fa sentire..speriamo venga la pioggia così anche le orchidee possono rintemprarsi nei colori..
RispondiEliminaMaistretu
Per quanto riguarda la botanica mi spiego meglio, perché qualcuno in privato mi ha chiesto se della botanica me ne frego.
RispondiEliminaNo, non me ne frego, tanto che ho molti libri sull'argomento, e ho parecchi amici in quell'ambiente. A proposito di libri ho anche l'edizione anastatica del Mattioli, non so se mi spiego. E quindi? Quindi è che quando fotografo la Natura, e i fiori in special modo, non ho nessun intento di produrre immagini didascaliche atte a identificare quella pianta. Ho solo lo scopo di far venire fuori la bellezza, di più ancora se a una prima occhiata una pianta appare insignificante.
Splendida!
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