venerdì 29 giugno 2012
Perdersi in città
Non sapersi
orientare
in una città
non significa molto.
Ci vuole invece
una certa pratica
per smarrirsi
in essa
come ci si smarrisce
in una foresta.
Walter Benjamin
Immagini di città
È poi che chi abita in città rischia di frequentare gli stessi posti e di ripetere fino alla monotonia gli stessi percorsi. Crogiolandosi passivamente in spazi solo familiari. Dovrebbe invece, quando ha del tempo da perdere, andare a perdersi in quartieri sconosciuti alla ricerca dell'insolito e dello spaesamento gradevole, ridiventare insomma straniero nella propria città.
E capitare, come succede spesso a me a Milano, in angolini inaspettati, come questo, a una decina di metri da una via molto trafficata, che con la sua tranquillità si fa beffe della convulsione scellerata dai ritmi contro natura.
Si accorgerà allora che non è tempo perso, ma guadagnato al giusto fluire della vita.
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Ho sempre amato gironzolare senza scopo (perdermi) in città che non conosco.
RispondiEliminaChissà perché non l'ho mai fatto a Milano, hai ragione tu: vale la pena.
A Venezia mi capita ancora di perdermi, nonostante ci viva da più di trent'anni. La cosa buffa è che uno dei posti in cui più facilmente perdo l'orientamento è quasi sotto casa. Mi succede ogni volta che mi addentro in quell'intrico che sta fra la Celestia e San Francesco della Vigna, e giro a vuoto fino a che non trovo un punto di riferimento.
RispondiEliminaChe bella questa condivisione! Sono assolutamente d'accordo con te...e fra l'altro anche io fino a 8 anni fa facevo lo stesso a Milano, quando ci abitavo ancora. Anche Roma ha una bellissima periferia...però ultimamente mi è capitato di essere in una via in città che per me era sconosciuta ma molto particolare, nonostante la ferrovia sotto alla mia destra...un arco inaspettato era lì. Anzi, aspetta che cerco la foto e la pubblico nel commento successivo :)
RispondiEliminaUna Milano da scoprire! Interessante riflessione.
RispondiEliminaBuona giornata
Questo è l'angolo insospettato...nulla di eccezionale, ma quell'arco è stato una bella scoperta!
RispondiEliminaProprio questo, Nico, cose insospettate che quasi per magia ti spuntano davanti. Ciao.
Eliminala casilina vecchia, poco dopo il circolo degli artisti!
Eliminabellissimo, soprattutto per il contesto.
Chissà che bello quel terrazzino quando sarà fiorito. Vasi strani. Ma quando ci sei passato?
RispondiEliminaLa foto l'ho scattata il 9 giugno. Se riesco ci ripasso nei prossimi giorni e se viene fuori una bella foto col terrazzino fiorito faccio un aggiornamento al post. Ciao.
Eliminahai perfettamente ragione bisognerebbe farlo più spesso, mi è capitato qualche tempo fa di passare per una mulattiera mai fatta ho avuto proprio la sensazione di essere turista in casa mia
RispondiEliminaMi perdo facilmente nelle grandi città senza bisogno di impegnarmi, forse perché ho scarso senso dell'orientamento. Ho notato che molte donne hanno lo stesso problema, mentre l'uomo esplora e domina meglio lo spazio che, atavicamente ,era il suo terreno di caccia e scoperta , la donna si orienta meglio nel tempo, ne è quasi la custode,infatti sono legati ala donna i cicli temporali della fertilità,della crescita dei figli,dei riti, dell'alternarsi delle stagioni,del giorno e della notte, delle fasi lunari. È un'idea che mi piacerebbe sviluppare. Ciao Al, buon fine settimana. :)
RispondiEliminaBalcone originalissimo ma mai avrei pensato ad un angolo del genere a MILANO! L'immagine mi fa pensare più ad una piazzetta di paese, e quel "perdersi in città" mi fa intendere che anche tu ne sia rimasto in qualche modo stupito.
RispondiEliminaInfatti proprio a una piazzetta di paese mi aveva fatto pensare.
EliminaMi piace molto esplorare a piedi Roma , dove ho dovuto attivare al massimo il mio senso dell'orientamento in distanze fino a qualche mese fa inimmaginabili.
RispondiElimina@filo e @skip
RispondiEliminaTempo fa scrissi un post sul senso dell'orientamento, anche il mio.
Ma dov'è questo incredibile posto milanese?
RispondiEliminaE' bello ed è vero quello che dici. Milano ha degli angoli splendidi e non tutti sono così conosciuti come ad esempio i fenicotteri di villa Invernizzi.
Enon sono d'accordo con l'affermazione di Lorenzo "Non ha spazi aperti, piazze e vie, dove ci si incontra." Al contrario, ci sono i nuovi luoghi d'incontro, proprio per la strada, corso Como ne è un esempio.
Adoro Milano, una città discreta che vuole essere scoperta.
E' all'inizio del naviglio grande, sulla parte destra.
EliminaL'unico modo di ritrovarsi in certe citta' e' perdersi, e' vero. Alberto ti devo chiedere scusa perche' utilizzando (male) una nuova diavoleria elettronica (il tablet) ho cancellato per errore il tuo ultimo commento oltre alla mia risposta e credo di averne cancellato anche un'altro!
RispondiEliminaNe sono più che convinto, di questo assioma!
RispondiEliminaquesti angoli di vita e di tenerezza dove il tempo scorre, forse, più lentamente, sono sempre più rari, quasi onirici..
RispondiEliminaMaistretu
tutto avrei detto tranne che il luogo delle foto fosse Milano!! A volte anche delle città in cui non abitiamo abbiamo delle immagini monotone e sempre uguali, abitudinarie.
RispondiEliminaTu sei speciale, come le tue speciali, risorse interiori - ciao
RispondiEliminaecco una deriva psicogeografica!
RispondiEliminasaluti
Ma pensa te, io pensavo ad un paesotto. Magari di montagna. Vedi come un (bel) dettaglio arricchisce uno scenario? :)
RispondiEliminaAll'inizio del Naviglio Grande sulla parte destra? hai detto. Allora sono cieca. Come mai non l'ho mai visto questo incanto? Questa sera giuro che ci passo, apposta per vedermi quest'angolo incantato che i miei occhi non hanno saputo vedere.
RispondiEliminaNon sono stato preciso, è Alzaia Naviglio Pavese.
EliminaCi sono angoli di Milano sorprendenti, io sono nata, cresciuta e vivo in un quartiere molto carino vicino al centro, cammino molto a piedi e ho scoperto di recente che nel quartiere Isola, ci sono delle botteghe di liutai, pellettieri e artigiani vari...
RispondiEliminaUltimamente mi manca un po' gironzolare. Ad ogni modo, una volta, l'ho scovato anche io un angolino tranquillo (ce ne sono, in effetti).
RispondiEliminaAppena ritrovo il post, magari vengo a lasciarti il link (o lo metto su GPlus!)
Anche nei paesi è bello perdersi addentrandosi in quei carugi in cui non si è mai passati... E sono tanti!
RispondiEliminaChe bello il post. E che delicati i commenti...
RispondiEliminaè bello perdersi in una città, lo faccio spesso
RispondiEliminaMi ricorda una via di una piccola città come Sarzana
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