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sabato 31 maggio 2014

Rosso di frutti, rosso di fiori



Il ciliegio sopra l'ho fotografato al paesello, ma non è quell'altro. Quell'altro me lo vendettero anni fa per un durone e mi fidai. Feci male a fidarmi. Dopo due stagioni si caricò di ciliegie selvatiche, aspre e minime di grandezza. L'albero era bello, con un bel palco basso di rami. Cosa facciamo cosa non facciamo? E Gianni (il Fiero) che è un botanico creativo, decise per un innesto multiplo. Su cinque rami cinque innesti di varietà diverse. E divenne così multietnico questo albero: cinque razze di ciliegie che convivono pacificamente. Almeno credo.

Sotto il grande melograno che è in un angolo del primo cortile (il chiostro) della casa a Milano. Forse qualcuno si ricorda del nespolo, nel giardinetto dove teniamo le bici. Sarebbe da fare, lo farò, un elenco di tutti gli alberi che abbiamo, ulivi compresi.

Buon fine settimana.



4 commenti:

  1. Beato te, ma non ti invidio, ti ammiro perché soltanto persone sensibili come te ottengono simili doni.

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  2. Io ne ho cinque ma guarda caso piacciono a merli, rigogoli,scoiattoli e soprattutto stormi solo qualche rametto salvo avvolgendolo con la rete, poi: come dice la bambina del mio vicino: gli uccellini non vanno alla Coop.....

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  3. Quest'anno le ciliege non mancano...
    Un' integrazione ben riuscita, gli effetti li vedremo con il tempo.
    Ciao Al dal paesello ;)

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