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venerdì 2 ottobre 2015

I quattro casinò italiani sono carichi di debiti


Sanremo, Venezia, Saint Vincent, Campione (enclave italiana in Svizzera) sono le quattro case da gioco legali (quelle illegali chi lo sa?) in Italia. Tutte in mano a Regioni Province Comuni. In dieci anni hanno accumulato debiti per 300 milioni. Inutile dire perché lo avrete già capito che i colpevoli di questa cattiva gestione sono gli amministratori locali che hanno fatto di questi luoghi non proprio cristallini le loro piazze per il voto di scambio con la creazione di posti fasulli ma con stipendi veri.

Ora mi chiedo, siccome esiste da oltre un anno una legge che impone a Regioni Province e Comuni di razionalizzare le proprie partecipazioni societarie, cedendo le attività che niente hanno a che vedere col servizio pubblico, perché nessuno di quei casinò è stato messo sul mercato?

Ripeto, perché?


Una curiosità. Tempo fa pubblicai un post, con alcune foto,  su un casinò particolare con una storia particolare che sorgeva, nei primi anni del Novecento, dove adesso si sta dipanando tra alti e bassi la vicenda del presidio sugli scogli dei migranti e dei No Borders sul confine francese a Ventimiglia. È QUI.


5 commenti:

  1. eh già perché? non ha alcun senso...

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  2. semplice sono un covo illegale.

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  3. Evidentemente un senso ce l'ha. Non sappiamo (o possiamo immaginare) come si giustifica tutto questo.
    Curioso il casinò dei Balzi Rossi!

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  4. Credo che ai Balzi Rossi ci sia il museo preistorico piu'importante d'Europa. In Liguria non ci facciamo mancare niente!

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  5. eh ora i casinò hanno la concorrenza di tutte la macchinette mangia soldi non hanno più l'esclusiva di rovina famiglie

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