Gladiolo dei campi nella luce dell'alba.
Questa mattina sono andato a colpo sicuro. Sapevo dove avrei trovato parecchie piante di Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum e anche scacciadiavoli), lassù nel dirupo assolato della mulattiera in disuso e anche un po' franata. E difatti c'erano, ma ormai "passate". Solo pochi petali ancora che pare mi dicessero «siamo rimasti per te, per le tue foto».
Per il resto le piante erano in perfetta forma per donarci i portenti medicamentosi . Non solo i petali si usano infatti per ricavare l'olio medicinale, ma tutto il rametto, per infusione di un mese circa.
Nella tradizione veniva adoperato come cicatrizzante e antireumatico, recentemente si è scoperta una suo principio antidepressivo, e quindi quel nome di scacciadiavoli se lo merita proprio tutto. E proprio per scacciare gli spiriti maligni mia nonna Bianca ne aveva sempre appeso un po' sopra il comò.
Migliore pianta di questa dedicata al santo di oggi non poteva esserci. San Giovanni che prima battezza Gesù Cristo e che poi finisce decapitato per i voleri capricciosi di una ballerina del ventre, ancorché figlia di potenti.
Il caos sempre più intricato di questo nostro povero mondo.
La mia bici è ecologica. Quanto ecologico sia il bosco verticale non saprei.
Sulla vetrina di un ristorante cinese a Milano. Mi immagino il cameriere che mi snocciola le varie ricette in cinese😀
Il papavero da oppio (Papaver somniferum) cresce spontaneamente nelle campagne europee. Le nostre bisnonne ne facevano infusi per calmare bimbi irrequieti.
Queste foto sono state scattate in zona Brera alla torre di largo Treves, costruita dal Comune nel 1955 e ceduta nel 2021 al gruppo Stella Re per 52,75 milioni di euro. Molto presto sarà abbattuta per essere ricostruita e adibita ad appartamenti di lusso. La torre è stata trasformata in occasione del fuorisalone in un'enorme installazione “Dry Days, Tropical Nights”, che sta a rappresentare come potrebbe diventare la nostra penisola con l’attuale gestione del Pianeta.
Intanto penso che io abito in una casa costruita nella seconda metà del Quattrocento ed è tuttora valida, mentre questa torre costruita 68 anni fa è già giunta al capolinea.
Qui i post sui fuorisalone precedenti
Ogni anno quando vengo in questa campagna che ho in Liguria rimango estasiato. Perché la fioritura del pero che piantò mio nonno Antonio mi conduce a piccoli e remoti pensieri privati che poi si allargano e sfociano in riflessioni più alte, sul fluire del tempo e sulla continuità della Natura nella sua esistenza.
Qui a Milano davanti ai supermercatri c'è sempre una rastrelliera per le bici. Sono comode e la bici si lega facilmente, senza alcuna fatica. E poi ecco questa davanti al Lidl vicino a casa. Improponibile. La bici rimane incastrata di sbieco e si fa vermante fatica a legarla. Tanto che raramente ho visto delle bici parcheggiate. E così uno si arrangia ad attaccarla a qualche palo o ringhiera nei paraggi. Mi chiedo: ma chi è il designer incapace che l'ha progettata e il manager del Lidl altrettanto incapace che l'ha approvata?
Sceso dal metrò mentre attraverso il sottopassaggio per tornare a casa mi colpisce questa pubblicità capovolta. Errore degli attacchini? Tutto può succedere. Così l'ho fotografata e ho potuto leggere cosa dice. Non si tratta di errore, ma mi chiedo: senz'altro può incuriosire ma quanti come me andranno a fondo per vedere cosa dice?
Queste fragole, che ho fotografato al mercato rionale vicino a casa, quasi quasi mi sembrano uscite da una stampante 3d. La bellezza e la sostanza della Natura stanno nella sua varietà e non nell'uniformità. Anche la specie umana è bella perché è varia.
È fiorito il pesco giapponese (Chaenomeles Japonica) nel giardino di casa.
Circondati da tante situazioni orrende ringrazio la Natura che ci regala bellezza.
Milano, via Padova scattata questo pomeriggio
Quasi archeologia metropolitana. I giornali è da un po' che sono defunti ma la tenda resiste e ricorda.
Continua ormai da parecchi anni nelle librerie Feltrinelli questa iniziativa. Comprare un libro al buio, cioe senza sapere che libro è. Solo una vaga indicazione sulla carta da pacchi che lo avvolge. Vi fareste tentare? Io no.
Libreria di corso Buenos Aires a Milano.
Oggi verso l'una. Il termometro sopra è quello della farmacia vicino, Quello sotto è nel giardino di casa.
È normale tutto ciò?
Stavo passando e sono stato incuriosito da alcuni cartelli (cannabis) fuori da un locale di distributori automatici di prodotti vari. Così per curiosità sono entrato. E ho visto quello che vedete anche voi. Però non ho capito di che prodotti alla cannabis si trattino. Sono anche andato sul sito e nemmeno lì. Voi avete qualche idea?
«Finalmente prima di morire vedo la mia Milano con il mio tram travestito con scritto "Giorno della memoria” e i papaveri rossi, su cui non posso salire perché ho la scorta e do fastidio. Tra poco non lo darò più». Pur conservando la sua tempra, la senatrice a vita Liliana Segre, 92 anni, sopravvissuta ad Auschwitz, è felice perché da martedì 24 gennaio e per le prossime due settimane in città un tram della linea 9 (che dalla stazione di Porta Genova va alla Stazione Centrale) contribuirà a far conoscere il Memoriale della Shoah, museo nato nel 2013 in corrispondenza del Binario 21 della Stazione Centrale, da cui partivano gli ebrei deportati al campo di concentramento.
Voi da che parte ritenete di stare? Ordine o disordine?
Rocchetti di filo al mercato rionale vicino a casa.