"Questo testo non è un libro di ricette, forse non è neppure un libro, o meglio per rispettare e dialogare riccamente con Libereso non avremmo dovuto fare un libro. Ma sommessamente smettere di scrivere e parlottare e finalmente zappare, potare, sfrondare, lavorare con lui nel giardino. Si tratta di smetterla di fare libri, ed invece iniziare a coltivare e godere nel giardino."
Dalla prefazione di Oscar Marchisio.
Come non essere d'accordo, anche se però nel libro poi le ricette ci sono e quasi tutte abbastanza inconsuete. Eccone una scelta. Biscotti alle arance, omelette di tarassaco, carciofi al forno, conserva di rose, marò di fave, zuppa melokhia, conserva di fiori di borragine, zuppa di ortiche, gnocchi dolci di castagne, torta di patate, torta di carote e fichi secchi, crema di rose, fiori di sambuco fritti, fichi fritti, funghi in pagnotta, marmellata di banane, tagliatelle di castagne al pesto. Potete star certi che qualcuna la sperimenterò.
Di Libereso Guglielmi, mio guru per la botanica, ho già parlato varie volte in questo blog e solo da uno straordinario personaggio come lui, vegetariano dalla terza generazione, potevano venir fuori tutte queste conoscenze. Mi aspetto un seguito. E questa volta le erbe dovranno essere categoricamente selvatiche. Come quelle che andando in giro per la campagna lui raccoglie e poi consuma cotte o crude.
Il libro sarà presentato questo pomeriggio alle 17 a Grimaldi in quello splendido posto che è la SOMS (Società operaia di mutuo soccorso). Sarà presente Libereso e il curatore Claudio Porchia.
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Grazie del prezioso consiglio :-)
RispondiEliminaPasso a lasciarti i miei migliori auguri di buona Pasqua e, spero non me ne voglia, mi sono permesso di aggiungerci anche un piccolo premio.
Un abbraccio
Un saluto e tanti auguri pasquali.
RispondiEliminaSalve!
RispondiEliminaPassati per fare gli auguri a te ed ai tuoi cari di una serena Pasqua
azzurra
Ma che meraviglia questo libro, grazie per condividere la informazione.
RispondiEliminaCiao Alberto !
Un abbraccio.
Sill
Felice Pasqua. ;)))
RispondiEliminaLa nostra terra ci regala quello di cui vivere......basta saperle riconoscere.
RispondiEliminaPurtroppo le generazioni attuali e anche quelle più vecchie, la mia e la tua, hanno perso questa buona abitudine....bisognerebbe ricominciare a insegnarla ai più piccoli, mio figlio qualcosa sa , grazie a sua nonna, però bisogna lavorare ancora molto....chi lo deve fare?
Buona Pasqua, roberta.
Un saluto e tanti auguri pasquali.
RispondiEliminaVale
Il rinnovamento è un punto centrale della nostra vita, se riusciamo davvero a rinnovarci, il vecchio verrà eliminato…
RispondiEliminaBuona Pasqua, davvero.
I nostri prati e giardini nascondono dei veri tesori che ormai non sappiamo più riconoscere.
RispondiEliminaBuona Pasqua :-)
Di Libereso si può solo dire una cosa: straordinario!
RispondiEliminaLe sue conoscenze sulle erbe vanno assolutamente tramandate! Speriamo che scriva ancora e che continui a raccontarci le sue esperienze!
Sono veramente onorato di essere suo amico.
Ne approfitto per augurare a tutti Buona Pasqua!
Sandro Oddo
Tanti auguri di buona Pasqua :-)
RispondiEliminaho sentito Libereso l'altra settimana in sala consiliare di Ventimiglia ed è sempre una sorpresa, anzi, una bellissima sorpresa e la sua grande semplicità è un mare di preziosi insegnamenti di vita. Ciao, Alberto. Buona Pasqua
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione delle allettanti ricette di Libereso, un maestro in tanti campi.
RispondiEliminaAuguri di nuova luce e rinascita
ed ora non ci resta che leggere con vanga e mestolo alla mano ;)
RispondiEliminaciao Al,
RispondiEliminaquesta Pasqua che ho sentito strana, anomala... è così andata...,
auguri comunque.
g
evviva le ricette di guglielmi!
RispondiEliminaBellissimo il disegno in copertina! Opterò per i biscotti alle arance e la torta di carote e fichi secchi.
RispondiEliminaCiao Alberto.
Il mio libraio me lo ha dato ieri. Grande Libereso (ma anche il fratello Germinale non scherza).
RispondiEliminaSì, sono ricette, ma non solo. É un modo positivo di rapportarsi con la natura, che, a dispetto di Leopardi, non è affatto matrigna, perché ci dà di che nutrirci più di quanto immaginiamo. Siamo noi, semmai, ad essere figliastri...
Buondì,
RispondiEliminaho visto girovagando sulla rete il suo interesse per Libereso Guglielmi.
Mi permetto di segnalarvi che questo venerdì 9 ottobre, in occasione di una manifestazione nel nostro paese a Rocca Grimalda organizzeremo una cena con Libereso Guglielmi.
Se interessati potete trova re informazioni sul nostro blog http://cascinatollu.it
Grazie e cordiali saluti
Tomaso Armento