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sabato 9 luglio 2011

Il lusso

Milano, via Padova

È molto probabile che abbiate letto o sentito lo slogan "Il lusso è un diritto". Testimonial di tale giuliva affermazione è un noto attore francese, accasato con una nota attrice italiana, che passa come una faccia da schiaffi, una canaglia insomma.

Nel ruolo giusto dunque per attirare clienti anche loro facce da schiaffi e canaglie ancora peggiori.

Adesso mettetemi in croce dandomi del moralista e, ancora peggio, del tonto che non capisce l'ironia provocatoria.

Ironia? Volete per caso togliere questo sacrosanto diritto alla signora dell'alta borghesia milanese che ogni settimana con un jet privato (per la precisione un Falcon 100) manda dal coiffeur a Parigi i due amatissimi barboncini?


Milano, metrò Cairoli

Grazie Marco per l'input.

28 commenti:

  1. No, lo avevo notato anch'io con una nemmeno tanto lieve irritazione al punto che ogni volta che trasmettono lo spot, cambio canale.
    Sembra davvero che ci prendano a schiaffi ogni volta.

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  2. La penso esattamente come te! Pensa che io mi irrito ( oddio "irrito", in realtà m'incazzo) quando sento che dei conoscenti spendono 180/200 euro a persona per il ricevimento di nozze dei loro figlioli, ricevimenti in cui oltretutto un buon 30% del cibo viene buttato, alla faccia di chi non arriva a fine mese, per non parlare di chi nel mondo muore letteralmente di fame! Oltretutto trattasi di lusso fasullo, perchè per poterselo permettere s'indebitano! Ma la nostra ormai è diventata una società dell'apparire e non dell'essere! Indovina a chi dobbiamo esserne grati?!

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  3. Io la vedo in un'altro modo. Il "Diritto al lusso" secondo me è sacrosanto: perhè le cose belle debbono sempre essere unicamente a pannaggio dei ricchi? Non parlo di quell'aborto di automobile che pubblicizzano o del tono volutamente indisponente dell'attore nello spot. Le cose belle dovrebbero permettersele tutti.

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  4. feste, ville, gioielli, vivere negli eccessi, ancora di più
    cos'è il successo? È ciò che possiedi?
    l'ostentazione è morta! …
    allora cos'è il lusso?
    è il piacere che ti dà una cosa o è il fatto di possederla?
    a volte il lusso sta nelle cose semplici.
    a cosa serve il lusso se non puoi godertelo?
    il lusso è un diritto.


    Il messaggio a me sembra condivisibile e la macchina è bella anche se un po' cara.
    Piuttosto rifletterei su come questo diritto al lusso sia stato prodotto restringendo altri diritti, quali ad esempio le pause degli operai, per i quali i diritti sono diventati un lusso che questo Paese non si può più permettere.

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  5. a proposto di pubblicità di automobili, ne propongo una esplosiva:

    http://berica-antennaparabolica.blogspot.com/2010/10/h-come-idrogeno.html

    http://www.malvestitigroup.it/ufiles/files/UID162CFA323GWR.pdf

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  6. Moralista? Perchè? Anche a me lo slogan è apparso come un grave insulto al buon senso.
    Un saluto

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  7. Trovo perverso, quasi crudele, mirare a generare una carenza, quindi una frustrazione, quindi un bisogno in chi già sta nella dimensione di lotte quotidiane per la sopravvivenza.

    Per di più ritenendo personalmente che il concetto di 'lusso' - concepito come spartiacque tra ciò che è desiderabile e ciò che non lo è in termini di una qualche 'proprietà' che fornirebbe uno status di distinzione - lo trovo in sé patetico, sempre.

    Le cose belle anche io ritengo che dovrebbero essere a disposizione di tutti indipendentemente dal reddito - quindi mi sono pure sentita in accordo con Tarkus e Pierangelo - ma appunto credo ci sia ormai una propaganda pluridecennale in merito a ciò che è bello e ciò che non lo è basata sul presunto prestigio conseguente dal valore economico della cosa. Che non è il mio concetto di 'bellezza', né di felicità, piacere ecc. Es. al volo: regalare 200 rose rosse a stelo lungo quando si poteva regalare una piantina di rose con le radici ancora nella terra e ben vive. Quale delle due cose è bella?

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  8. E la maggior parte delle persone dovrebbe, come Totò, dire:"Ed io pago!", intendendo con ciò le imposte dirette ...

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  9. È solo una dimostrazione cosmica di cattivo gusto, che negli ultimi tempi sta tornando tanto di moda...

    tipo il grande progetto editoriale de "Il Giornale", che pochi mesi fa ha lanciato l'imprescindibile "Il Giornale del Lusso"...

    http://notiziedelfuturo.blogspot.com/2011/05/ci-va-di-lusso.html (scusate l'autoreferenzialità)

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  10. il messaggio però è molto astuto, una sorta di minotauro concettuale, che innesta due prospettive diverse

    da un lato si proclama che quell'auto è un bene di lusso, e questo è banale, giacchè è arcinoto che se mi compro una lamborghini non è solo per andar veloce ma è anche per parceggiarla davanti al mio bar preferito, e farla vedere, è un simbolo di potenza

    però che lo slogan, mutuato ironicamente dal pensiero egalitario, che questo lusso è un diritto, e che quest'auto permette a te, che sei uomo di gusto, ma forse non hai le palanche per una ferrari, di rimediare con quest'auto di lusso «per tutti»

    come dire, diamo il lusso a tutti, in una però insanabile contraddizione fra l'esclusività ed il mercato «di massa»

    ebbene, molto astuti i pubblicitari, nell'individuare nel lusso di chi «vorrei ma non posso» il proprio target

    quell'auto è un status symbol al rivescio: ti sei preso quella lì perchè non hai i soldi per la rolls

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  11. Uno slogan molto cervellotico che da' luogo a molte interpretazioni.
    Io non posso soffrie lui, come attore.
    Cristiana

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  12. Il lusso in mano all'essere umano è un crimine.

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  13. Non trovo affatto moralista la tua riflessione; infatti, NON è vero che il lusso è un diritto, al momento è un privilegio di pochi ottenuto rapinando il necessario a molti. Se prendiamo atto, senza moralisti o ipocriti sensi di colpa, di questa semplice evidenza, allora possiamo anche evitare scivoloni di cattivo gusto come quello di questa e purtroppo molte altre reclame!

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  14. L'ho trovata sgradevole e fuori luogo per molte ragioni, ma una su tutte:

    "i destinatari del messaggio oggi hanno diritto a un solo lusso, sperare di farcela ad arrivare alla fine del mese"

    Lui è pagato per dirle quelle parole, ma i creativi che le hanno messe assieme in quale dimensione vivono?

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  15. Che che se ne ne dica,di questi tempi, il lusso è veramente un delitto - un delitto contro i poveretti che,essendo onesti,faticano atrocemente ad avere SOLO il minimo indispensabile.
    Chi di suo è ricco,molto ricco,non dovrebbe,NON DEVE ostentarlo.
    Per quanto io ricordi,mia madre mi diceva sempre che: chi lo fa (l'ostentazione)o era un cafone arricchito o era un "fasullo"e se ne serviva,de l'ostentazione per ; attirare il "piccione"di turno.
    Ribadisco,il vero ricco e non l 'arricchito, non ostenta ,e certamente aiuta,mai il contrario,come il Berlusconismo (in questo molto simile al fascismo)quasi ventennale va sparlacchiando. eprofetizzando.
    Essere ricchi non è un peccato di per se,lo diventa quando è strumento per accaparrarsi potere e sottomettere gli altri,oltre all'ostentazione su su ,fino al fanatismo cafonesco!!!!

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  16. Alberto, anche questa volta hai colpito giusto. Questa pubblicità, quando è uscita in Francia mi ha subito irritato (pardon, raggiungo Ornella con incazzato). Ma non si rendono conto che il lusso potrebbe anche essere un diritto, ma dovrebbe essere anche un dovere di aiutare chi non ce la fa neanche a mangiare. Qui il 38% della spazzatura è composto da alimenti imballati che sono giunti a perenzione nel frigo. Solo su una cosa sono d'accordo con Tarkus ed è l'ultima frase, ma la maggior parte della gente non può permettersi le cose belle, quando non ha neanche i soldi per comprare quelle durante i saldi di fine stagione. Mi fermo qui perché altrimenti diventa un trattato su ricchezza e povertà. Buona giornata.

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  17. potrebbe essere vero che la bellezza è un diritto (cosa peraltro tutta da dimostrare).
    il lusso, mai.
    e non perché siamo moralisti, ma perché è il concetto stesso di lusso ad essere una deviazione, oserei dire una cosa contro natura.

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  18. L'ho visto anch'io l'altro giorno a Milano sto pezzo di faccia da schiaffi che ammicca sul diritto al lusso e mi ha dato fortemente fastidio. Concordo con te, Alberto, e con quanti hanno detto che questo manifesto è un insulto a chi non può permettersi nemmeno di mangiare o vivere una vita dignitosa.E comunque le cose belle sono un concetto relativo, a me di un'automobile di lusso non me ne frega niente.
    Ciao Alberto :)

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  19. Concordo con l'analisi fatta da Diego: per quanto riguarda la comunicazione pubblicitaria lo slogan è una furbizia, per convincere di quanto sia giusto e per vendere questo moderno lusso da poveracci. Mentre resta un insulto per chi vorrebbe potersi permettere almeno il necessario per vivere.

    Il lusso non è un diritto, è un privilegio, e come ogni privilegio genera ingiustizia. Per questo non mi convince nemmeno l'ossimoro provocatorio "vogliamo il lusso di massa" che di tanto in tanto vedo scritto sui muri o ripetuto in qualche corteo. Molto meglio la correzione a pennarello.

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  20. L'ho vista la pubblicità.
    Idiozia più idiota di questa non potrebbe esserci. E sì che quanto a stupidaggini pubblicitarie ne abbiamo già viste di ogni genere.

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  21. Appena ho visto quella pubblicità ho pensato che una cretinata più grossa proprio non potevano pensarla. Se la pubblicità è la fotografia della società allora questa mostra che il problema dei miserabili arricchiti o dei ricchi è che hanno bisogno di crearsi l'alibi per continuare ad essere stronzi perché in tempi di crisi si vergognano pure del loro lusso e allora tentano questi ignobili sotterfugi.

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  22. Antonella Viale10/7/11 18:57

    E' che... devo far sistemare il cane, un semilabrador, non un barboncino. mi dai nome e cognome della signora? qui nel uestlighiuria i coiffeur sono snob e tutt'altro che cinofili. grazie.

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  23. Certe pubblicità lasciano senza parole.
    Che dire...
    Ci prendono per i fondelli???

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  24. Grazie a tutti per i commenti, alcuni dei quali veramente articolati. A questo punto mi sa che converrebbe fare un post di là dai ladri su lusso e bellezza.

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  25. E poi si meravigliano quando la gente prende randelli e fucili e va a fare la rivoluzione.

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  26. Certo, che definire il lusso un diritto in una realtà in cui vi sono persone cui non viene neppure garantito il diritto alla sopravvivenza, è un bello schiaffo.
    "I cittadini non hanno più pane..." - "E allora che mangino le brioches!".

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  27. Devo dire che questa pubblicità ha suscitato una certa ammirazione in me. Intanto si parla di lusso in relazione ad un auto che non è al di fuori della portata di molti e da l'illusione che comperandosi quell'auto si sta acquistando del lusso quando non è così. Quella non è una Ferrari, Lamborghini o Rolls Royce...
    Lo fa in maniche di camicia, simboleggiando un certo archetipo dell'uomo di sinistra a metà tra il grande lavoratore ed il filosofo...
    Ingaggia un dibattito con se stesso dicendo cose anche vere "il lusso non è ostentazione" dando questa idea di raffinatezza, che fra l'altro è tipicamente francese. Infine lo fa con uno slogan quasi da sciopero generale "Il lusso è un diritto". Non so quanto sia stata efficace la pubblicità ma è decisamente geniale e, tutto sommato, la preferisco a certe pubblicità volgari o filo erotiche...
    Neanche a me è particolarmente simpatico Cassel ma credo sia per via dei ruoli da cattivo, pazzo delinquente etc. che gli si sono cuciti addosso come una seconda personalità, come spesso capita agli attori...

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