Come tutti sapete ieri l'AgCom ha approvato il nuovo regolamento sui diritti d'autore, correggendo il tiro rispetto alle norme che aveva prospettato e lasciando parecchia materia in sospeso perché sta navigando a vista, essendo questi "esperti" completamente ignoranti sulla questione. Potete vedere QUI.
Sottolineo solo un particolare: sono esclusi da tutta la procedura del bavaglio i siti senza scopo di lucro.
E allora adesso pongo a voi una domanda che da tempo ho posto a me. Per quale recondito fine alcuni blogger, che a occhio avranno qualche centinaio di visite al giorno quando va bene, hanno inserito quegli antiestetici moduli di AdSense di Google da dove ricavano una manciata di cent al mese?
Sappiano questi blogger che il loro sito-blog è qualificato come commerciale e di conseguenza può subire le bastonate dell'AgCom.
Soprattutto da loro sarei curioso di sapere il parere.
Sottolineo solo un particolare: sono esclusi da tutta la procedura del bavaglio i siti senza scopo di lucro.
E allora adesso pongo a voi una domanda che da tempo ho posto a me. Per quale recondito fine alcuni blogger, che a occhio avranno qualche centinaio di visite al giorno quando va bene, hanno inserito quegli antiestetici moduli di AdSense di Google da dove ricavano una manciata di cent al mese?
Sappiano questi blogger che il loro sito-blog è qualificato come commerciale e di conseguenza può subire le bastonate dell'AgCom.
Soprattutto da loro sarei curioso di sapere il parere.
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E se uno togliesse adsense e stronzate simili dal suo blog?
RispondiEliminabe', grazie, una buona notizia ogni tanto... la passerò liscia allora, mai messo pubblicità e anzi, evito i blog che la mettono, per principio.
RispondiEliminaidem come Robydick..
RispondiEliminaConcordo con robydick e aggiungo che esistono blog che hanno pubblicità e contenuti interessanti.
RispondiElimina@Arc
RispondiEliminaSe uno toglie ridiventa vergine. Almeno credo sia così.
Io ho AD Sense e altre pubblicità perchè spero di fare una manciata di cent all'anno.
RispondiEliminaMi consigli di togliere tutto?
Giusta osservazione, per scelta iniziale non ho mai inserito pubblicità nei miei blog.
RispondiEliminaPer la verità, l'ho messo... per provare. A guadagnare qualche cent, dico. Però alla luce della nuova norma può darsi che faccia marcia indietro...
RispondiElimina@Ragno
RispondiEliminaMi puoi dire se ti va, con una mail, quanto attualmente incassi?
io credo che gli ad sense non li metterei neanche se avessi milioni di pw al giorno.
RispondiEliminaperò, detto questo, mi pare che una manciata di euro che si possono guadagnare mettendo banner o se proprio volete gli ad sense, non possono essere considerati lucro. Abbiate pietà, ci dovrà essere un minimale, no?
bah.
@polly aka vale
RispondiEliminaLo sai bene cos'è la burocrazia. Guadagni un cent? Sei commerciale. Punto.
Ebbene, appena aperto il blog ho inserito adsense per provare, ma l'ho levato subito perchè è un vero sfruttamento e non ci sto.
RispondiEliminaMai messo un banner pubblicitario o AD Sense per questioni di principio (e di privacy, perché per ricevere dei soldi devo dire nome, cognome, indirizzo e banca - a volte persino codice fiscale - a chi me li manda).
RispondiEliminaLa tua domanda io l'ho posta anni fa in un forum di webmaster usi a riempire i siti di 'sta roba, mi hanno risposto che, anche se pochi, erano soldi "gratis".
Ma tu Alberto hai parecchio di più di qualche centinaio di visite, potresti tirare su qualche euro...
RispondiEliminaGrazie Alberto,utile precisazione.Io non ho pubblicità per principio ma è una libera scelta e alla luce dei nuovi regolamenti credo convenca rifarsi la verginità,con pochi spiccioli.
RispondiEliminaAnche a me infastidiscono gli AdSense, anche se, come è stato detto, ciò non toglie che esistano blog con AdSense e contenuti validi.
RispondiEliminaMe lo sono chiesta: ma quanto guadagneranno? ;-)
g
Ho lavorato come blogger professionale, nel 2008 per un blog istituzionale di Telecom. Venivo pagata 150 euro al mese per una decina di pezzi. Per lavoro poi, ho una serie di animatori che preparano dei videoblog per il mobile, sono pagati dai 130 ai 150 euro al mese netti per 12 video da 1 minuto ciascuno. Per quanto riguarda l'attività di blogger amatoriale, quando scrivo per me stessa e per il mio piacere ho gli adsense nei due blog che co-gestisco con un'amica. I due blog non costituiscono un'attività giornalistica e non c'è nessuna periodicità, quando ci va scriviamo. Tanto che a volte non pubblichiamo niente per mesi, a volte riemergiamo entrambe! Non commercializziamo ne vendiamo niente. Non ho problemi a dire quanto mi hanno fruttato gli ad sense da quando li ho inseriti non ricordo esattamente se nel 2007 o nel 2008: 74€ luglio 2010, 78€ settembre 2010, 88€ dicembre 2010. Il prossimo mese dovrebbero arrivare altri 76€.
RispondiEliminaAh si il 15 settembre la mia azienda chiude e rimarrò a spasso, per l'ennesima volta. Perciò se l'AGCom mi volesse assumere, scriverò per loro, naturalmente a scopo di lucro!
grazie alberto
RispondiEliminamai messo pubblicità.
Rimane il fatto che anche se qualcuno avesse la pubblicità l'idea dell'agcom è assurda
un saluto
Quoto in toto Ernest, mai messo pubblicità nei miei siti e mai le metterò.
RispondiEliminaun saluto
Non mi è mai passato per la testa...
RispondiEliminanon ho adsense né alcun tipo di pubblicità commerciale sul mio blog :)
RispondiEliminaIo che odio la pubblicità televisiva, radiofonica e telefonica, figurati se la metto
RispondiEliminasul blog. E sì che mi farebbero comodo un po' di eurini.
Ciao e grazie dell'informazione.
Alberto, vado subito anch'io a scriverlo sul mio blog, anche se in Francia per il momento non ci siamo ancora. Sarkozy però ci sta pensando. Ma vogliono proprio imbavagliarci?
RispondiEliminaChe cosa curiosa :-) A parte che appunto è una scemenza visto che chi non ha pubblicità può fare comunque attività commerciale in senso lato promuovendo se stesso (e la propria attività) attraverso il proprio blog, ma gli escamotage potevano già essere sul definire 'didattico' il proprio blog, a mio avviso: voglio dire, se si fa informazione, su qualsiasi cosa, a rigor di logica si fa un'azione poedagogica (tutta l'informazione accresce il sapere degli esseri umani) ergo tutti i nostri blog - semplicemente parlando, esprimendo punti di vista, fornendo contenuti a nostro avviso interessanti e degni di nota - sono 'didattici' :-) quindi già non rientravano nella famigerata delibera... Ciao!
RispondiEliminaAvidità, Alberto.
RispondiEliminaPerò l'AgCom avrebbe potuto far qualcosa direttamente su questi adsense, senza questo panegirico: io li trovo odiosi e, direi, contrari alla logica del blogging.
Io, come avrai notato, non ho alcun badge o roba simile.
RispondiEliminaA me il blog costa tempo e tempo e tempo, credo sia sufficiente per autodefinirmi "senza scopo di lucro".
Ciao
Zac
Non ho pubblicità, sono vergine. :P
RispondiEliminaApprendo con piacere di non essere suscettibile di imbavagliamento ma ancor di più il fatto che si possa riacquistare la verginità :)
RispondiEliminabiblioceca.ilcannocchiale.it
Ciao Alberto! Sul "minestrone" messo su dall'Agcom, abbiamo letto e sentito di tutto! Peraltro, la cosa che mi ha preoccupato non è tanto la possibilità di veder oscurato il mio blog o quello di qualcun'altro, visto che le norme per la salvaguarda dei diritti d'autore e del copyright già esistono e siamo tenuti ad osservarle... quanto il fatto che si ipotizzava un'intervento "censorio" ed il "censurato" non aveva alcun diritto di difesa, nelle sedi preposte: i tribunali! Almeno questo, sembra scongiurato e l'Agcom dovrà sempre rivolgersi alla magistratura per chiedere l'oscuramento di un blog.
RispondiEliminaSulla "pubblicità" esposta nei blog... beh, personalmente rifuggo i messaggi pubblicitari come la peste! Figurarsi se potrei proporli in, visione, ad altri!
Io, Io, Io, quanti io....
RispondiEliminaComunque. é un AGCom ... farfallino!
RispondiEliminaAnch'io non ho mai capito i blog che inseriscono la pubblicità. Non è neanche una questione economica perché il guadagno è talmente limitato!
RispondiEliminaE poi vuol dire farsi promotori di qualcosa che ci viene imposto e ci opprime da mattina a sera, tv, cartellonistica, radio, pubblicità su tram, autobus dentro e fuori. No, grazie.
Alberto, guadagno talmente tanto che non ho problemi a pubblicarlo :)
RispondiEliminaAdSense, da marzo 2010, mi deve 2,15 € mentre Sprintrade me ne deve 0 (infatti ora lo tolgo che mi ha rotto le balle...).
Mi chiuderanno?
È un dibattito interessante, non posso non partecipare, anche perché, fin da quando ho cominciato con il mio blog (febbraio 2011), ho sempre avuto adsense...
RispondiEliminaMettere sullo stesso piano internet da una parte ed il resto dei mezzi di comunicazione dall'altra mi sembra un errore di metodo (tra l'altro, è quello che vuole fare l'Agcom, dando lo stesso trattamento ad un media nato libero come internet ed a tutti gli altri che hanno scopi prettamente commerciali).
Non capisco perché non si possano coniugare contenuti interessanti e pubblicità (che su internet non è invasiva come in tv: se non la clicchi, uno nemmeno se ne accorge che c'è) senza suscitare l'ira di tutti i "puristi della rete", che si dichiarano "invasi" dalla presenza dei banner... io sono talmente libero che i banner non mi invadono automaticamente per la loro mera presenza, che non pregiudica la mia esperienza di lettura...
lo so, può sembrare ipocrita parlare di libertà per poi mangiare (poco) dalla mano di google... ma quegli spiccioli a volte fanno anche bene all'autostima, visto che il portafogli non lo riempiono...
Quasi quasi la norma mi piace visto che AdSense mi sta fortemente sulle palle :-)
RispondiEliminaNon ho Ad Sense-
RispondiEliminaEgill
Discorsi fra pezzenti mi sembra di capire. C'è chi fa il purista e tiene su un blog di opinione senza AD, tanto la pubblicità dà poco. Questo perché un blog personale è un hobby a tempo perso, per chi tempo ancora ne trova, e se pure facesse successo non porterebbe che spiccioli di pubblicità.
RispondiEliminaIl vero blogging è questo vero? Un'attività "pura" fatta da persone pure. E chi l'ha detto? Il Concilio Ecumenico dei Blog?
Nel mondo civile (fuori dall'Italia) internet è popolare quanto Maria De Filippi. Esistono blogger autorevoli che pubblicano inchieste, interviste, video, recensioni, tutte cose che costano in termini di tempo, denato, viaggi, attrezzature. Ma all'estero un blogger bravo riesce a guadagnare con gli AD abbastanza da farlo per lavoro. In tutta libertà.
Con questa legge in Italia resteremo annegati nel mare del blogger da dopolavoro, che spesso è autore di blog eccezionali. Ma con la scusa del copyright nessun blogger potrà mai arrrivare a competere con l'editoria di sistema.
Il blogging può diventare una professione. Ma no!! C'è l'Inquisizione della blogosfera con i roghi già in piazza.
Ehi, Art, del pezzente dallo pure a tua sorella.
RispondiEliminaMa chi cazzo sei, Assange?
E non hai neppure il coraggio di firmarti.
Ma va' a lavorare invece di spendere il tuo preziosissimo tempo qui.
Buffone.
P.S.
Scusami Alberto, ma non potevo esimermi.
Ciao
Zac
Zac, non vedo perché te la prendi... il post sopra al tuo (quello di art) dà una prospettiva costruttiva del "mestiere" di blogger, in cui si ha la fortuna di non dover rendere conto a nessun editore, ma solo alla legge ed alla propria coscienza...
RispondiEliminaNon riesco proprio a capire questa dicotomia tra pubblicità (per fare soldi= male assoluto) e purismo da blog... il riferimento a Maria De Filippi mi sembra veramente "azzeccato"...
Professionalizzare un po' il mondo dei blogger non farebbe del male a nessuno (e soprattutto non si imporrebbe mai a tutti i blogger di farlo in modo professionale, vige la libertà assoluta)...
@Art
RispondiEliminaCi sono cose che dici e che condivido. C'è, per fare un solo esempio, metilparaben che leggo sempre con grande interesse e che ha la pubblicità. Lui dice quello che vuole e io la pubblicità non la vedo.
Ma, caro Art, le cose c'è modo e modo di dirle. Quando cominci il tuo commento dandoci dei pezzenti ti tranci le gambe da solo. Sarebbero belle le tue scuse, anche se provengono da un fantasma, che non si è nemmeno dato la briga di inventarsi un nome un po' più originale.
Ops, potrebbe anche essere
RispondiEliminaCara Art, eccetera...
Caro Alberto, l'esempio di Metil è calzante...
RispondiEliminaTi diro di più, nel suo blog clicco spesso e volentieri la pubblicità come forma di "riconoscimento indiretto" (o anche "diretto" in termini economici) per il grande lavoro che fa... anzi, in qualche modo, cliccare la pubblicità dovrebbe significare anche questo: che si apprezza il lavoro di qualcuno tanto da dargli un piccolo tornaconto (piccolo come contributo singolo: ma se tutti quelli che apprezzano un blog contribuissero...)
Caro notiziedalfuturo, io avrei voluto commentare il senso di questo post, molto interessante, e la mia idea di fondo e' che la pubblicità e' un cancro, al punto che l'ultima che ho seguito per intero dev'essere stata l'ultima edizione de "il carosello", sono famoso per riuscire a cambiare canale in un decimo di secondo ogni volta ne compare una, ma su SKY sono molto meno.
RispondiEliminaMa quando ho letto "pezzente", allora le idee se ne sono andate per lasciare spazio alla reazione.
Mi scuso con Alberto per aver proferito qui.
Ciao
Zac
P.S.
Conosco valanghe di giornalisti con le contropalle che scrivono di cose e indagini puntigliose e serie, che spendono tempo e danaro, che vengono minacciati, e che vengono pagati dal proprio editore per il proprio lavoro, non confondiamo il sacro con il profano, per cortesia.
E l'editore può avere introiti dalla pubblicità, dalle copie vendute, da finanziamenti statali e privati, non e' compito di chi scrive interessarsene.
E dopo essermi fatta una cultura sugli AD e su quanto rendono...posso dire di aver smesso di entrare in alcuni blog per evitare di vedere la finestra pubblicitaria che si apriva non appena chiudevo il contatto.
RispondiEliminaPer il resto...concordo con Zac, sia il primo che il secondo intervento...fermo restando che non voglio fare i conti in tasca a nessuno, i miei banner li conosci Alberto ;-))
Comunque, grazie della notizia, posso continuare a fare la blogger "a tempo perso" senza rischiare la censura...;-))
Alberto sono il pezzente di prima. Dici che 2 euro ogni anno potrebbero essere considerati "lucro"?
RispondiElimina@Ragno
RispondiEliminaPurtroppo sì, la burocrazia è cieca, e diranno che se hai solo guadagnato due euro la colpa è tua che non hai saputo fare di meglio.
E io che illusa speravo di farmi la villa con piscina...come Zac a me costa tanta piacevole fatica e tempo, tanto tempo - sono anch'io sicuramente non a scopo di lucro ma io una porticina aperta me la lascerei, anche se non conosco adsense...ciao
RispondiEliminaUnknown hidden beind the wall of mud-
RispondiEliminaEgill
A me non piacciono adsense bannerini e similaria - sul mio blog ho addirittura tolto i commenti così chi vuole guarda le foto e si risparmia pure la fatica della scrittura :-) eppure questa distinzione tra blog più o meno lucranti non mi sembra abbia molto senso...
RispondiElimina:-)
Ma che succede se il blog è costretto ad avere la pubblicità perché il sito che lo ospita la mette?
RispondiEliminaIo ad esempio in alto ho mio malgrado gli annunci google.
@Milda
RispondiEliminaNo, tu non c'entri perché non incassi niente, e quindi il tuo blog è senza scopo di lucro.
Non è possibile che oscurino un contenuto di un blog per punire il sito che lo ospita che, poiché ha la pubblcità, diventa bastonabile?
RispondiEliminaogni minimo orpello in più rende un blog meno bello, meno vero, meno essenziale
RispondiEliminaforse, gentile alberto, coloro che mettono i moduli per recuperare pochi spiccioli lo fanno per un motivo inconscio, una sorta di «giustificazione», in quanto la loro coscienza è statà deformata dal concetto che vale solo ciò che rende denaro
però, non c'è nulla di male ad avere per scopo anche una remunarazione, giacchè a volte si fanno cose moralmente buone guadagnandoci anche e cose moralmente tristi senza averne alcun profitto
io credo più che altro che anche un solo pixel in più sia una caduta di stile, più si è minimali meglio è
pulizia dello sguardo, pulizia della mente
@Milda
RispondiEliminaForse non hai capito bene. Tu non corri nessun pericolo. Ciao, e buon fine settimana.
@Diego
Interessante argomento. Che potrebbe anche tradursi in "L'abito fa il monaco". Ciao.
D'accordo su tutto,riguardo al menzognero e superficiale "spot" del "lusso è un diritto"...però io eviterei di tirare in ballo i barboncini animali, perchè c'è chi non aspetta altro per dare addosso agli animali, come fossero la causa del deficit de Paese o per tirare fuori il solito odioso paragone con i bambini.E' più utile parlare di come questa gente spenda per se stessi cifre enormi per indicibili cazzate.
RispondiElimina@Salvina
RispondiEliminaGli animali non ne possono niente. Ma secondo te non è un'indicibile cazzata spendere tanti soldi per due cani?
@Salvina e Precario
RispondiEliminaMi sa tanto che abbiate sbagliato post.