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mercoledì 14 marzo 2012

Gettone di presenza

Nemmeno il casco si è tolto mercoledì scorso il consigliere Pdl al Comune di Genova Aldo Praticò. È entrato in commissione ed è uscito dopo un minuto. Tanto tempo è bastato per incassare 97 euro e 61 centesimi netti come gettone di presenza. E per fortuna che non si viaggia a tassametro ché sarebbero 5856 euro l'ora. In un minuto ha messo in saccoccia quello che tanti non racimolano in una giornata di lavoro.

È emerso questo andazzo (Praticò ha parecchi altri colleghi consiglieri che praticano in tutta naturalezza il mordi e fuggi) da un'inchiesta uscita ieri su Repubblica che ha creato scompiglio e tutti a cascare dal pero come se non sapessero.

Si parla di "costo della politica", che qualcuno in palese malafede, rimescolando le carte, trasforma in "costo della democrazia", per dare una parvenza di onorabilità all'evidente spreco del nostro denaro. E infatti è una bella gara di arrampicamento sugli specchi che i consiglieri genovesi beccati hanno messo in campo senza alcun pudore.

Mi chiedo se mai, e quando, questo nostro Paese avrà un sussulto e riuscirà a scrollarsi dal groppone le mille, diecimila, centomila e oltre zanzare fameliche che gli stanno succhiando il poco sangue che gli rimane.

17 commenti:

  1. Da dove credi che vengano 'sti figuri, da un altro pianeta? No, sono tutti italiani, per cui dubito che il popolazione avrà mai un qualsivoglia "sussulto".

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  2. Non posso commentare. Se lo facessi ti chiuderebbero il blog, e mi sentirei in colpa.
    Una cosa, pulita, però la voglio dire: Praticò, e le migliaia come lui, una volta fatta la barba, ogni mattina si risciacquano a sputi?
    Se hanno la gola secca, siamo milioni disposti a questa operazione. Gratis.

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  3. Quoto, in toto, Gattonero.

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  4. Già, hai proprio ragione, ma quando ci sveglieremo veramente e tutti?

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  5. Maistretu14/3/12 13:54

    il problema credo sia monumentale, ma stiamo attenti a non attaccare l'intero sistema della rappresentatività democratica. un conto sono i "gettoni" e come vengono corrisposti, un conto sono le commissioni che restano il centro del governo degli enti in oggetto.una campagna di discredito è in atto da molto tempo, chi vi sia dietro è un mistero, ma noi d'antan ci ricordiamo del discredito gettato sulle Istituzioni nei primi anni Ottanta, giunti fino ad arrestare e ammazzare due dirigenti della Banca d'Italia.. il tutto condito da un terrorismo manovrato ad arte. essere schifati di questo sistema è un dovere civile, ma straparlare senza sapere di quello che si parla è altra cosa. le pensioni non si cumulano le indennità si, tanto per rimanere in tema, e di magistrati che arrotondano con gli arbitrati sono una minoranza, ma parlare del magistrato così come parliamo di un politico corrotto è storia vecchia, che produsse l'isolamento dei Caponnetto e dei suoi Sostituti a Palermo, i professionisti dell'antimafia, ricordate? ricordo che quelle istituzioni screditate da comportamenti scorretti e da campagne giornalistiche ad obbiettivo, sono nate dal sacrificio di giovani uomini e donne in quella stupenda pagina di storia che fu la Resistenza.
    Maistretu

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  6. Come l'amica Dalle8, quoto in toto Gattonero.

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  7. come ha detto Crozza, è andato a fare un prelievo al bankomatt! purtroppo la banca siamo noi! ciao

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  8. ...evviva il paese delle banane

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  9. Concordo con Arcureo: tutto sommato è la mentalità italiana media. Gli onesti sono la minoranza

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  10. La democrazia dovrebbe costare in proporzione ai risultati che produce in termini di qualità della vita e benessere dei suoi cittadini.

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  11. http://www.musictory.it/musica/Franco+Battiato/Povera+Patria

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  12. Maistretu14/3/12 20:15

    che la politica abbia abdicato al suo ruolo non è da ieri, quando in Parlamento entrarono asini e conducenti agli inizi degli anni novanta il risultato non si fece attendere. che il sistema si regga e si è retto per 40 e oltre anni sul consociativismo non è che la scoperta dell'acqua calda, il problema rimane, una democrazia giovane, un paese che ancora si sente suddito e non cittadino, il continuo dileggio delle Istituzioni e dei poteri fondamentali che determinano la vita stessa della democrazia..si potrebbe continuare,senza scomodare gli equilibri tra i vari poteri, ma vediamo tutti come si è ridotto il potere legislativo in questo tempo, un potere che ha delegato in toto la gestione del paese ad un gruppo di persone, almeno rispettabili sotto il profilo etico, non condivisibile sotto l'aspetto politico, ma la Politica oggi non esiste.mi chiedo se oltre il 45% degli elettori non esprime una scelta di voto, non dico di appartenenza, di voto, vuole dire che siamo messi male, molto male, vedere un Bossi quasi afasico che gira con la macchina con lampeggiante ex ministro di chissà cosa, scortato come un quadro di Monet.. che ha piazzato suo figlio a 10 mila euro al mese... e questi dovrebbero legiferare? questi prendono il gettone e via di corsa...
    Maistretu

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  13. Ogni giorno il livello della puzza (per non dire peggio) è sempre più alto....

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  14. pienamente d'accordo con Lorenzo

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  15. Ciao Alberto e buona serata. Ti chiedi "...quando questo nostro Paese avrà un sussulto e riuscirà a scrollarsi dal groppone le... zanzare fameliche che gli stanno succhiando il poco sangue che gli rimane..."?

    Io penso che accadrà quando non avremo più bisogno di leaders ma riprenderemo in mano la gestione della nostra vita, partecipando all'organizzazione della società in cui viviamo, in prima persona.

    L'alternativa, prima o poi, sarà una rivoluzione di sangue e morte e la nascita di un nuovo "uomo forte" al comando, unico, indiscusso. Non siamo nuovi ad "esperienze" del genere!

    Sta a noi decidere che fine fare ma non l'abbiamo ancora capito.

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  16. guarda mi ha fatto talmente incaxxare questa notizia che non ho neanche scritto un post sopra

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  17. santograal15/3/12 17:29

    Nel concordare con Lorenzo, faccio presente che ci sono molti paesi, anche piccolissimi, in cui si fanno liste tanto per fare i propri comodi, senza alcuna esperienza amministrativa e tanto meno politica. Questi personaggi con le loro decisioni, talvolta veramente incredibili, creano un danno incalcolabile, distruggendo anni di fatica e di sacrifici. Se poi aggiungiamo che per farlo sono anche pagati...Ben vengano le limitazioni, gli accorpamenti, i ridimensionamenti, ecc.

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