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venerdì 24 maggio 2013

Italiano vs inglese

Il Tar ha accolto il ricorso presentato da 150 professori contro il provvedimento approvato a maggio dello scorso anno dal Senato accademico del Politecnico di Milano, che prevedeva l’inglese come unica lingua delle lauree di secondo livello (ovvero i due anni dopo la triennale) e dei dottorati a partire dal 2014.

La sentenza è molto complessa e articolata per un semplice motivo: in tutta la Costituzione non è scritto da nessuna parte che la lingua ufficiale è l'italiano.

Che sia anche questo uno dei motivi per cui il nostro bello idioma sta andando a ramengo? Naturalmente no, ma chissà perché i padri fondatori della Repubblica se la sono dimenticata.

10 commenti:

  1. Perchè nelle varie regioni si parlava il dialetto e l'italiano era un optional! Però a casa mia i miei genitori parlavano in sardo tra di loro ma a noi figli si rivolgevano sempre in italiano. Così come non ho mai parlato in dialetto con compagni di scuola ed amici, giusto qualche intercalare. Ecco perchè capisco il campidanese alla perfezione ma non lo so parlare in modo spontaneo e fluente. Se poi penso che in Sardegna c'è chi lotta perchè all'università si possa conferire in lingua sarda e non in italiano, mi vien da sorridere davanti all'eventualità che a queste stesse gli si possa un giorno imporre di conferire solo in inglese!

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    1. E dai, l'inglese con forte accento sardo sarebbe uno spettacolo!

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  2. decisamente possibile direi.

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  3. Sono contenta di questo provvedimento.
    Dobbiamo difendere l'italiano nel nostro quotidiano da contaminazioni estere di pessimo gusto proposte dai media e dagl iambienti commerciali: basta con spending review, problem solving, networking, workshop, marketing, brain drain ...
    Negli altri paesi traducono tutto, anche la parola "computer".

    Io parlo inglese almeno 8 ore al giorno con Vikingo, ma quando parlo italiano parlo italiano e basta. Se non difendo la lingua madre dalle incursioni britanniche, un giorno i miei figli in casa parleranno una specie di slang ITA/ENG/NORSK e saranno delle scimmiette!

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  4. Penso che l'abbiano dato per scontato al punto che non gli è venuto in mente di dirlo; un po' come dire "quando piove si piglia l'ombrello". Non si sono immaginati di cosa poteva accadere. E invece è accaduto. Ora la lingua italiana va protetta dagli italiani che non si sentono italiani. Per qualsiasi posto di lavoro in Italia ti chiedono inglese fluente, anche per lavorare in un ristorante di periferia dove passerà forse un solo inglese in un anno e basterebbero due gesti e 4 parole.
    Buona questa sentenza del TAR domani la pubblicizzo anch'io sul mio blog. ciao

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  5. Concordo in toto con Ornella... e non solo per le comuni origini sarde e campidanesi.
    Benchè la diffusione e l'importanza dell'inglese siano indiscutibili, è però evidente il fatto che soprattutto a livello universitario temi e concetti altamente complessi debbano essere trasmessi e recepiti nella lingua madre....
    Altrimenti? Altrimenti nessuno ci capisce one onion, 'na cipudda, insomma: una cipolla!
    Ovviamente sarebbe possibile o auspicabile fare un'eccezione per laureee o specializzazioni centrate proprio... sull'inglese.
    Ma allora analogo discorso andrebbe fatto anche per corsi o specializzazioni centrate su lingua e letteratura tedesca, spagnola, francese, neerlandese ecc.
    Concordo anche con banasrepublik: l'inflazione di anglicismi (spesso evitabili) denota solo il nostro provincialismo culturale ed un certo complesso di inferiorità.

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  6. "Il nostro bell'idioma va a ramengo": tremo, se penso a come scrivono e come si esprimono i ragazzi ... :-(
    g

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  7. Devo dire a Giovanna che se è per quello non sono solo i ragazzi a non conoscere la lingua italiana, basta girare un po' sul web.

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  8. Condivido. L'Italia è tra i pochi paesi che conosco che sembra avere una smania irrefrenabile di usare parole straniere, ma sempre solo inglesi, come se tutti si sentissero belli e bravi solo perché parlano (male) inglese; non viene mai a nessuno di usare parole francesi, spagnole, portoghesi. Da frenare la proliferazione di termini inglesi dove non sia specificamente un linguaggio tecnico, per esempio, perché dobbiamo parlare di welfare e non piuttosto di securité sociale? Anche io vedo negli altri paesi che gli inglesismi sono molto più ridotti, per loro fortuna. Ma è anche vero che l'Italiano va protetto a volte dagli italiani stessi: passati i tempi dei congiuntivi sballati, ora è il tempo degli accenti a casaccio.

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  9. credo il problema di inserire in Costituzione l'italiano come lingua ufficiale nel 1948 fosse noto e praticamente impossibile: era appena finita la guerra, e gli Alleati consideravano il territorio riconosciuto all'Italia non tutto di lingua italiana. Lo stesso referendum monarchia-repubblica aveva schede bilingue in italiano e tedesco, e nella Costituzione c'è la tutela delle minoranze linguistiche all'articolo 6. Ora come ora dovremmo considerare che oltre all'italiano ci sono zone italiane madrelingua tedesche, francesi, ladine o sarde, quindi se ora dovessimo introdurre in Costituzione l'italiano come lingua ufficiale, sarebbe discriminante per le minoranze e a rischio violazione dell'articolo 3. La soluzione sarebbe riconoscere come lingue ufficiali tutte le madrelingue del popolo italiano, ma diventa assurdo e complicato. (Poi gli atti dello Stato andrebbero tradotti in tutte le lingue ufficiali)

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