sabato 1 novembre 2014
Per la difesa della biodiversità
Sarei veramente curioso di sapere di che varietà fosse la mela che Eva porse ad Adamo per addentarla, e che gusto e che profumo avesse. Ma forse era la sintesi magica della ricchezza primordiale della Natura che tutto nel suo seno conteneva prima di diversificarsi. Stiamo addesso assistendo al processo inverso, di impoverimento piatto. Poche varietà di questi frutti, pochi gusti, pochi profumi arrivano sui nostri deschi. E quelle che vedete sono ormai quasi un museo vivente. Antiche varietà coltivate con amore da appassionati contadini che ho fotografato all'ultimo Orticolario sul lago di Como.
Buon fine settimana.
QUI tutte le foto del sabato.
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la tua bella e istruttiva foto mi ha ricordato mio padre; in un piccolo pezzo di terra piantò tutti i tipi di uva, era una festa a solo guardare quelle varietà, ed era una delizia assaggiare i chicchi nella loro grande diversità di sapore. ciao
RispondiElimina@Francesco
EliminaDoveva proprio essere una bella festa, come lo è sempre la vendemmia.
Mela in latino si dice malum, che significa non solo mela ma anche male, per cui la scelta di rappresentare il frutto offerto da Eva ad Adamo come una mela fu strumentale per il doppio senso, nel medioevo. Nelle scritture originali era nominato un frutto, senza specificare quale: era il frutto di quell'albero, e quello era l'albero della conoscenza del bene e del male. Casomai, poteva essere, più che una mela, una melagrana.
RispondiEliminaBellissime, tutte quelle mele diverse una dall'altra! Un tesoro da non perdere! Siamo noi, ci fanno essere - perdere loro è anche perdere noi stessi.
@Romeo
EliminaSì, su quel frutto dell'eden c'è vaghezza.
peccato che in giro si trovino solo quei 4 o 5 tipi in vendita, però ci sono ancora i coltivatori eroici che pensano alla biodiversità, per fortuna!
RispondiElimina@Sara
EliminaSarebbe buono e bello che chi ha un pezzo di terra ne coltivasse almeno una varietà.
Continuo a perderti e a non ricevere i tuoi post. Mi accade anche con altri amici.
RispondiEliminaQualche consiglio?
Grazie e ciao.
Cristiana
@Cristiana
EliminaMa con che sistema li ricevi?
il mio browser è Google Chrome, ma non so se intendevi questo.
EliminaCiao.
Cristiana
@Cristiana
EliminaNo, intendevo come ti accorgi che ho scritto un post.
Sentivo qualche giorno fa che in Italia esistono circa 2.000 varietà di mele (e nel mondo intero circa 7.000 - quindi sono noi ne deteniamo oltre un quarto!): è un autentico patrimonio di biodiversità e di gusti, profumi, colori che merita di essere conosciuto, valorizzato e protetto. Bravissimo che ne hai parlato!
RispondiElimina@Viviana
EliminaE che anche i bambini lo sappiano.
A vedere le mele al supermercato nessuno penserebbe mai ne esistessero così tante varietà
RispondiElimina@Giulio
EliminaPurtroppo c'è grande ignoranza in merito.
Nel bellissimo libro di Gioconda Belli "L'infinito nel palmo della mano" il frutto colto da Eva era un fico. Io intanto comincio a gustare le mele Carle coltivate prima da mio nonno ed ancora oggi da mio padre, che negli anni ha continuato ad innestare......
RispondiElimina@Antonella
EliminaBello il libro che lessi poco dopo che era uscito. Oh le mele Carle, che ricordi.
meraviglia!
RispondiEliminail banchetto, la foto e le mele... vorrei assaggiarle tutte!
bravo al!
@Titus
EliminaMa come sono quelle di laggiù dove sei?
eh, niente a che vedere con le nostre...
Eliminain giro se ne trovano di 4-5 qualità differenti, tutte mediocri e apparentemente "dopate".
le biologiche che compriamo sono decenti, nulla di più...
decisamente meglio le frutta autoctone.
Questa tavolata è commovente.
RispondiElimina@Nou
EliminaEh sì, fanno quasi tenerezza.