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sabato 15 settembre 2007

I 25 anni di Pulcinoelefante

PulcinoelefanteQuesto sabato non inserisco, come d'abitudine, una poesia ma parlerò di poesia, o meglio di chi le poesie le stampa.

Ieri sono stato al castello del Roccolo a Busca (CN) dove, nell'ambito di il Roccolo della Poesia si è aperta una mostra per i 25 anni delle edizioni di Pulcinoelefante. Casa editrice unica nel suo genere in Italia fondata da un personaggio multiforme, a sua volta poeta, Alberto Casiraghi che ha il vezzo innocente di firmarsi Casiraghy.

Venticinque anni fa, quando la tecnica tipografica inventata da Gutenberg cinque secoli prima veniva abbandonata e sostituita dalla fotocomposizione computerizzata, il cosiddetto passaggio dalla stampa a caldo alla stampa a freddo, Alberto decise che no, non si poteva abbandonare una delle invenzioni che avevano determinato la nascita dell'era moderna.

Così impiantò a Osnago (MI) una piccola tipografia come quelle di una volta, con i caratteri mobili di piombo, e cominciò un'avventura sempre più entusiasmante che adesso festeggia le nozze d'argento ed è arrivata alla bellezza di 7015 titoli.

Sono preziosi libretti di sole otto pagine, formato 13 centimetri e mezzo per 19, tiratura dalle 30 alle 35 copie, carta che toccandola ti dà già emozione. Ognuno contiene una poesia e un'opera originale di un artista incollata sulla quinta pagina.

Alcuni autori, alla rinfusa tra poeti e artisti: Gadda, Ginsberg, Baj, Pontiggia, Merini (oltre mille titoli), Nespoli, Penna, Munari, Pasolini.
Alberto Casiraghy
Alberto Casiraghy


Lo sapete perché i font del computer si chiamano così? A tutta prima sembra una parola inglese, in realtà deriva da un verbo francese, fondre, fondere, fondere appunto i caratteri. E le aziende di software che li progettano si chiamano, per lo stesso motivo, fonderie. In informatica sembra non ci sia spazio per il presente. O ci si attacca al passato o ci si slancia, parlo naturalmente di termini, verso il futuro.


2 commenti:

  1. Vado così a naso, ma sono quasi sicura che l'Alberto Casiraghy non ha mai ricevuto, per questa sua attività encomiabile, una lira dallo Stato.

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  2. Fa bene a firmarsi con la y finale, per non essere confuso con un parente di Carolina di Monaco...

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