La donna angelicata
Non me ne meraviglio, donna fina
se intra l'altre mi parete il fiore,
o se ciascuna beltade declina
istando presso del vostro valore;
che la stella, ch'appare la mattina,
mi rassomiglia lo vostro colore
come più vi riguardo più vi raffina
lo vostro dritto natural amore.
Ond'io credente sono, ogni fiata
ch'io bene avviso vostra chiaritate,
che voi non siate femina incarnata:
ma penso che divina maestate;
a somiglianza d'angelo formata
aggia per certo la vostra beltade.
Non me ne meraviglio, donna fina
se intra l'altre mi parete il fiore,
o se ciascuna beltade declina
istando presso del vostro valore;
che la stella, ch'appare la mattina,
mi rassomiglia lo vostro colore
come più vi riguardo più vi raffina
lo vostro dritto natural amore.
Ond'io credente sono, ogni fiata
ch'io bene avviso vostra chiaritate,
che voi non siate femina incarnata:
ma penso che divina maestate;
a somiglianza d'angelo formata
aggia per certo la vostra beltade.
Chiaro Davanzati
Firenze 1200 (?)
Firenze 1280 (?)
Cos'è, in occitano? Fatela leggere a quelli di Realdo
RispondiEliminaEh magari se ne prendono un'idea...
RispondiEliminaScherzi a parte, mi sembra di una finezza e delicatezza veramente impagabile. E pensare che è stata scritta 800 anni fa....