Pagine

mercoledì 5 maggio 2010

La Spedizione dei Mille, 150 anni fa

Milano - Monumento a Giuseppe Garibaldi in largo Cairoli in restauro
Milano, largo Cairoli - Il sarcofago del monumento a Giuseppe Garibaldi in restauro fotografato ieri sotto la pioggia.
[clic sopra per ingrandire]


Oggi il presidente Napolitano è a Genova per la commemorazione del centocinquantenario della Spedizione dei Mille. Partirono infatti da Quarto il 5 maggio del 1860 sotto il comando di Garibaldi i valorosi idealisti che diedero inizio all'epopea che portò alla riunificazione dell'Italia sotto un solo Stato.

Il 18 aprile del 2008 pubblicai la foto sotto ironizzando sull'antipatia della Lega per quel condottiero e ipotizzando, sempre per ridere, la sostituzione di Garibaldi con Alberto da Giussano.

La sostituzione non è ancora avvenuta ma sta di fatto che da due anni questo monumento è oscurato in un sarcofago, e l'eroe dei due mondi è solo visibile riprodotto sui pannelli.

Cosa sta succedendo? La Impredcos, società casertana che aveva ottenuto l'appalto per il restauro dal ministero dei Beni culturali (e dal Comune), ha interrotto i lavori, lasciando i cantieri deserti. Motivo? Avendo superato il termine fissato per la fine dei lavori, che dovevano finire nell'ottobre del 2009, il Comune ha revocato la concessione degli spazi pubblicitari, intimando alla ditta di completare comunque i restauri.

E quindi adesso la parola è agli avvocati e ai tribunali.

Visto la posizioni dei rappresentanti della Lega, da Bossi in giù, che vedono come fumo negli occhi tutto ciò che sa di tricolore, col quale si pulirebbero volentieri il culo, come hanno più volte dichiarato, sia in maniera esplicita che sotto chiarissime metafore, niente di strano ci sarebbe che nel 2011 questo monumento fosse ancora nelle condizioni come lo vediamo oggi.

Milano - Monumento a Giuseppe Garibaldi in largo Cairoli
Milano, largo Cairoli - Monumento a Giuseppe Garibaldi.

17 commenti:

  1. Tempi duri per i Liguri...

    RispondiElimina
  2. Io sono un attimo più freddo per questa celebrazione. Forse per chi la celebra, forse perché mi sembra che alla fine poi tutti questi valori che si vogliono celebrare oggi siano del tutto assenti in questo Paese oggi. E forse perché vorrei vedere un impegno a migliorare il presente appellandosi anche al passato ed alla Storia di una nazione. Niente a che fare con le assurdità di Bossi, resto solo più freddo. Un po' come il clima oggi qui, un clima non primaverile ma piovoso e triste come lo sguardo di molti Italiani oggi di fronte alla loro vita ed alle loro speranze cancellate.

    RispondiElimina
  3. 150 anni fa uomini, donne e ragazzi partivano per fare l'Italia... oggi è già a pezzi, economicamente, politicamente e anche geograficamente. Perchè se anche sulla cartina siamo ancora uniti la nostra classe politica ha dato vita a più italie, e questo avvilente.
    La vicenda citi direi che è l'emblema leghisti ignoranti che non vogliono riconoscere la storiae e le nostre vere radici non quelle celtiche...
    un saluto

    RispondiElimina
  4. C'è poco da festeggiare... "Sciopero ad Atene: 3 morti in una banca in fiamme. Guerriglia al Parlamento: http://www.repubblica.it/. La Grecia è a due passi... anche la Spagna è vicina e anche lei è prossima alla bancarotta... Ho un amico in Spagna... mi ha raccontato che l'altro giorno ad una festa di compleanno ... su una quindicina di adulti presenti solo due avevano un'occupazione... tutti gli altri con il sussidio di disoccupazione... che a breve scadrà. Questo stato di cose mi mette molta angoscia... e il vedermi un Napolitano scorazzare per Genova a festeggiare lo sbarco dei Mille (oltretutto a me Garibaldi è stato sempre sulle scatole) mi provoca una forte pirosi gastrica.

    RispondiElimina
  5. ops... scusate ho dimenticato di firmarmi...

    Anna di Genova

    RispondiElimina
  6. Infatti, c'è ben poco da festeggiare. Lasciamo queste celebrazioni ai massoni, i "fratelli d'Italia".
    Ne ho parlato qui http://blackholestar.blogspot.com/2010/04/fardelli-ditalia.html

    RispondiElimina
  7. Sicuramente non avranno fretta di finirla questo no..

    RispondiElimina
  8. devo dire che tutte queste celebrazioni mi hanno un po' rotto nel senso che si celebra si celebra ma poi nella realtà non si fa un bel niente, altro che popolo di navigatori, santi etc.etc.

    RispondiElimina
  9. quella di Garibaldi è una figura da apprezzare, come il suo sogno di unificare la penisola, un po' meno, per quello che fecero, il re Vittorio Emanuele e i capi di governo che si sono succeduti.

    RispondiElimina
  10. Se solo il Risorgimento fosse stato preceduto da un processo di abbattimento del sistema feudale, forse oggi le condizioni dell'Italia sarebbero migliori.
    Certo, con i "se" e con i "ma" non si fa la storia. Ma qualche ragionamento forse sì.

    RispondiElimina
  11. Bè dai, se hanno fortuna possono prendersi ancora qualche anno di buono e festeggiare il 151mo anniversario... oltre non mi fiderei a programmare nulla!?!? :-S

    RispondiElimina
  12. sempre che poi lo lascino li dopo il restauro. Tempi bui, molto!

    RispondiElimina
  13. Hai fatto bene a ricordarlo. Fa parte della nostra Storia.
    Ciao, Stefano di Semplici Conversazioni

    RispondiElimina
  14. Della lega mi stupisce sempre l'opportunismo, quando gridavano Roma ladrona, per esempio, gli apprezzavo maggiormente.

    RispondiElimina
  15. Ho riletto il post, ed effettivamente come è scritto (valorosi, epopea) può far pensare che io avalli la retorica che si scatenerà nei festeggiamenti che verranno. Lungi da me, anche se questa retorica non ho condannato a chiare lettere. Chi mi conosce sa quanto abbia in odio le parole pompose e vuote che vengono pronunciate in qualunque occasione, compreso il 25 aprile.

    Vorrei ricordare che alcuni parlando e scrivendo di Resistenza la citano come secondo Risorgimento, non essendosi compiuto il primo. Visto la situazione in cui ci troviamo ce ne sarebbe bisogno di un terzo.

    RispondiElimina
  16. garibaldi e i suoi mille hanno rovinato il maridione . I mille erano tutti avanzi di galera, infatti sulle strade che percorrevano lasciavano morte sacchegiavano e rubavano , dicendo di incontrare solo briganti.Invece erano tutte brave persone. Garibaldi non sei un eroe ma un grande pezzo di M.

    RispondiElimina