La sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce l’importanza determinante dell’insegnante di religione «ai fini dell’attribuzione del credito scolastico» intacca di fatto un principio d’eguaglianza sancito dalla Costituzione e introduce un criterio di esclusione per chi quel «credito» non può (o non vuole) accumularlo.
Mi ricordo che avevo due compagni, Renato ed Erberto, entrambi esonerati dall'ora di religione perché valdesi della casa di Vallecrosia. Erano anche loro cristiani, ma non di Roma. Oggi, ragazzi come questi e molti sempre in continuo aumento di altre religioni hanno dunque sulle spalle, senza nessuna colpa, questo handicap.
C’era forse modo migliore per rinfocolare le interminabili polemiche sull’ora di religione a scuola e per riaprire la contesa sull'importanza della religione nella scuola pubblica?
Il Consiglio di Stato è ricorso a un trucco, degno di migliori cause, applicando gli stessi parametri ai corsi «alternativi». Ma tutti sanno che quei corsi sono assenti nella grande maggioranza delle scuole. Solo una chimera sbandierata per pura propaganda.
Succederà quindi che gli studenti che frequentano il corso di religione avranno una marcia in più, un credito in più, un contributo in più che farà «media» con le altre materie. Mentre gli altri malediranno l’ora di religione, di quella religione dominante nel nostro Paese. Si dividerà il corpo studentesco in due blocchi, quello «laico» e quello «cattolico», che si guarderanno ancor di più con reciproca ostilità.
Bella maniera di fare integrazione.
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evviva.
RispondiEliminaassurdo.
RispondiEliminaperò io parto sempre dal presupposto che alla media va data l'importanza che merita.
ho sempre adorato studiare e leggere, ma da quando mi sono liberata dalla scuola e dai suoi conformismi (vedi l'ora di religione), sto molto meglio.
allucinante... e intanto la scuola pubblica va sempre più giù!
RispondiEliminaun saluto
a me non p mai piaciuta nemmeno la storia dei crediti formativi che si usavano quando Valentina ha fatto la maturità, si creavano delle discriminazioni enormi rispetto a chi aveva la possibilità economica di frequentare corsi di lingua o di sport e chi no, e Valentina era tra i fortunati che poteva farlo
RispondiEliminaMa io mi chiedo soltanto se ,come al solito, certe idee brillanti non vengano al solo scopo di creare ancora piu' confusione di quella che c'e'.
RispondiEliminaVi immaginate fra un po' le trasmissioni tipo "porta a porta" con il nuovo tormentone dell'ora di religione? e intanto della riforma della scuola non se ne parla o perlomeno non ha ancora capito nessuno come dovrebbe funzionare........
L'introduzione di termini squisitamente bancari come "crediti" o "debiti", nella scuola pubblica, ce la dice lunga su cosa stiano realmente facendo della (nostra?)scuola, che va avanti, grazie al contributo "volontario" delle famiglie, perché ormai lo stato (lo stato?)non eroga più un euro. I soldi, e tanti, però si trovano per finanziare le scuole private, che, guarda caso, sono quasi tutte cattoliche. A questo aggiungo che i "docenti" di religione non sono tali, perché vengono reclutati dal loro vescovo che li segnala alla scuola statale, vengono assunti e pagati dallo stato italiano. Inoltre, attraverso un cavillo, una volta ottenuta la cattedra, possono scegliere di smettere la docenza di religione e insegnare la materia per la quale si sono specializzati. In barba a tutti gli insegnanti regolari, che oggi sono senza lavoro.
RispondiEliminaMa che bel paese, caspiterina!
Fortuna che ho finito gli studi da tempo, sai che medie avrei altrimenti!
RispondiEliminaTantum religio potuit suadere malorum.
RispondiEliminaA tali misfatti poté indurre la religione. Tito Lucrezio Caro
@ concordo con Tina o, per meglio dire con Tito Lucrezio Caro.
RispondiEliminaCuriose queste sentenze del Consiglio di Stato (Vaticano?): ricordate quella che per giustificare la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche, in palese contrasto con la laicità dello stato, ricorse a definirlo parte dell'arredo scolastico?
Ecco cosa si fa per la Scuola e per l'Educazione: solo danni, questo l'ennesimo!
RispondiEliminaL'hai detto, Al: integrazione, educazione al rispetto di idee - e rispetto! - di scelte, convinzioni religiose e non....
Sempre più triste.. non vedo l'ora di andarmene! :-) (in pensione!)
g
Le mie figlie non hanno fatto religione... Per fortuna erano brave e non avevano bisogno di una materia inutile per alzare la media
RispondiEliminaSono convinto che si tratti di una assurdità.
RispondiEliminaPerò constato che quando si parla di religione e quando si parla di matematica (anche ai quiz televisivi) spesso ci si accorge di essere poco competenti.
Infatti è profondamente sbagliato pensare che aggiungendo un termine ad una media aritmetica il risultato debba necessariamente crescere, perché ci si scorda che alla fine del calcolo si deve dividere la somma dei termini per n, che è il numero dei termini.
Quindi gli studenti che fanno religione possono anche subire un danno rispetto ai loro compagni che non se ne avvalgono. Tant'è che secondo me conviene a questo punto non avvalersi.
Infatti, considerando che, specie alle superiori, l'ora di religione è un'ora di totale nullafacenza, è assai poco trasparente la griglia di valutazione utilizzata dal collega di religione per attribuire i suoi giudizi, che, tradotti in numeri, potrebbero rivelarsi dei pericolosi numeri al lotto.
ciao sono skiatto
RispondiEliminati andrebbe uno scambio link?
io ho un blog di satira politica:
http://www.skiatto.blogspot.com
se ti piacciono i contenuti puoi anche pubblicarli sul tuo blog...
Unito il mio personale dissenso ai vostri, mi parrebbe dalle poche notizie che ho, che la sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che l'insegnante di religione partecipi agli scrutini, ma non che il voto di religione, che tra l'altro come cifra proprio non esiste, farà media: però, non escludo che sia io a sbagliarmi (ho notizie di "seconda mano").
RispondiElimina@skiatto
RispondiEliminaMi dispiace ma non faccio scambio link. Se c'è un blog che mi piace lo linko, tutto lì, non chiedo niente in cambio. Così bisognerebbe fare.
@Vincenzo
QUI (pdf) la sentenza.
fa media alle medie...
RispondiEliminama come dice pierangelo, potrebbe anche abbassarla.
il fatto però è che fa crediti, che sono tali indipendentemente dal voto ottenuto.
ossia, basta avere seguito l'ora di religione (pardon, di cattolicesimo) per avere il credito.
che poi questa scuola a partita doppia mi irrita profondamente!
Purtroppo, come accade tra i bambini, quando qualcosa non si può avere perché donata spontaneamente, si cerca di prendersela con la forza. Trovo che sia oltremodo patetico.
RispondiEliminaMarcoboh ha fatto un'interessante precisazione: da noi è ora di cattolicesimo non di religione. Se insegnassero un po' di storia di tutte le religioni sarebbe molto più utile.
RispondiEliminapermettetemi: un pochino dissento, ma solo un pochino.
RispondiEliminaSe è materia di insegnamento, è anche giusto che sia tenuta in conto nella media...
Ma secondo me, è sbagliato l'insegnamento della "religione cattolica".
In effetti (e i vari insegnanti che postano mi correggano se sbaglio) dovrebbe essere: educazione religiosa.
e come tale, dovrebbe insegnare "l'educazione alla Religione".
Religione nel senso più ampio del termine, e soprattutto l'EDUCAZIONE!
Ho scritto un post sull'argomento, sulla mia esperienza da alunna e da insegnante. Di pubblico non c'è quasi più niente nella scuola; di laico forse non c'è mai stato...
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