Pagine

mercoledì 26 maggio 2010

Foto antiche dei paesi della val Nervia

Sito della val Nervia

L'amico Carlo della Villa di Pigna ieri mi ha mandato una mail per avvisarmi di questo sito che sta costruendo, e che per adesso contiene solo foto antiche dei paesi della val Nervia: Pigna-Buggio, Castelvittorio, Isolabona, Apricale, Dolceacqua, Rocchetta, Bajardo, Camporosso, Perinaldo. Come inizio mi sembra più che buono e da incoraggiare assolutamente.

La val Nervia, che dal mare, tra Ventimiglia e Bordighera, sale fino alle Alpi Marittime, col monte Toraggio che a nord la chiude, è la mia vallata. Qui sono nato e cresciuto, qui ho scorrazzato in lungo e in largo, e continuo a scorrazzare quando torno.

Ne approfitto per parlare di una questione che riguarda le foto antiche e la loro riproduzione. E cioè le inseriamo così come sono, o con i mezzi che abbiamo adesso a disposizione è meglio migliorarle prima di pubblicarle? Ligi all'originale o Photoshop con moderazione e giudizio?

Qui sotto faccio un esempio. L'immagine è stata presa dal sito, e bene ha fatto Carlo a bloccare il tasto destro del mouse, vista la maleducazione imperante che ha mandato a quel paese la netiquette (gente che scarica e magari spaccia per proprie foto altrui).

Originale
Santuario di nostra Signora delle Grazie, Isolabona


Corretto
Santuario di nostra Signora delle Grazie, Isolabona

Technorati Tags: ,

12 commenti:

  1. Quando "nasce" un sito così è sempre un bel evento, gli manderò qualcosa. Per le foto se uno è bravo a "migliorarle" meglio ritoccate, altrimenti meglio lasciale come sono. Non sono invece d'accordo invece sul blocco del tasto destro (che poi è facilmente aggirabile e non vi dico come ;-).

    RispondiElimina
  2. un'ottima idea, foto veramente belle
    ciao alberto

    RispondiElimina
  3. bel dilemma Albe. non saprei. forse dipende dall'uso che se ne vuole fare della foto. per esempio in un album di quelli vecchi con i cartoncini separati dai fogli di carta velina, vedrei bene delle foto lasciate in versione originale. ma su un sito web, per definizione accettazione di contaminazioni tecnologiche, così come su una parete un tocco di belletto forse non guasta

    RispondiElimina
  4. be se non si stravolge la foto ma le si ridà il colore o melgio la luce originale io non ci trovo niente di male nel ritocco, ho certe foto in bianco e nero un po' sbiadite che ormai non riproducono fedelmente l'istante in cui sono state scattate

    per il ladrocinio di foto non so che dire... anche io faccio man bassa, se torvo l'autore lo cito altrimento no, però non le spaccio mai per mie

    RispondiElimina
  5. Come già hanno detto altri commentatori che mi hanno preceduto, non sono contrario a prescindere all'uso di Photoshop. Tutto stà nell'utilizzo. Se usato bene ti permette di valorizzare quelle sfumatore che magari l'originale ha perso, e non c'è nulla di male.
    Come certe critiche che mossero a loro tempo ai Pink Floyd, rei di un uso troppo massiccio dell'elettronica. Se utilizzato come uno strumento per aumentare il proprio potenziale espressivo ben venga. E mi pare che i Floyd l'abbiano utilizzato bene ;)

    RispondiElimina
  6. bè..forse giusto per dare un po' di luce, quando i segni del tempo si fanno sentire davvero!
    per il ladrocinio: sfondi una porta aperta...

    RispondiElimina
  7. a me, che uso il mac con firefox, le foto si scaricano, anche se compare comunque l'avviso del tasto destro bloccato.
    non capisco però come mai qualcuno potrebbe spacciare per proprie delle foto che stanno già su un sito.
    ma venendo alla questione, a volte un ritocchino ci sta, ma in generale io preferisco le foto così come sono. o magari in entrambe le versioni.

    RispondiElimina
  8. boh, io sarei per le foto originali.
    Ma, non so, forse è vero, se uno è bravo nel ritocco..
    ciao Al
    g

    RispondiElimina
  9. Sono nato e cresciuto con la mia Hasselblad 500 c, solo dopo essere passato al 35mm ho abbracciato la tecnica digitale. Personalmente sono del parere che ciò che conta non è il mezzo con cui si fotografa, ma il risultato finale. La manipolazione in ogni modo deve tenere presente il momento in cui fisicamente si è arrivati a fare un determinato scatto, cosa che anche nelle nostre camere oscure cercavamo di ottenere.

    RispondiElimina
  10. Sono innamorata della vostra zona, metterò tra i miei preferiti il nuovo "sito nascente".

    RispondiElimina
  11. Se non strettamente necessario, di base, sono contrario alle elaborazioni grafiche anche se devo dire che questa esposta non è niente male!?

    RispondiElimina
  12. Sebastiano Contrario31/5/10 19:43

    Le due questioni che pone il post sono piuttosto delicate.

    "Manipolazione" immagini con Photoshop e sim.:
    - dove finisce l'esigenza del "restauro digitale" e inizia la "falsificazione"?
    - fino a che punto la "falsificazione" ottenuta manipolando le immagini con sw adatti allo scopo crea ex novo nuove immagini a cui a sua volta si può imporre un copyright (a me è successo, giuro!) ?
    - fino a che punto l'intenzionalità dell'atto "creativo" giustifica l'utilizzo di opere dell'ingegno altrui? (se, novello Duchamp, decido di prendere la riproduzione di un ritratto di Warhol e pennellarci sopra due bei baffoni, rischio l'arresto?)

    "Netiquette" e pubblico dominio:
    - la legge italiana prevede 20 anni di durata del copyright sulle immagini fotografiche (a meno che no si tratti di scatti conclamatamente "artistici" (una foto di André Kertész o di Ugo Mulas, per intenderci, roba da museo o da galleria d'arte). "Secondo la Legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio, modificata dalla legge 22 maggio 2004 n. 128, le fotografie generiche e prive di carattere artistico e le riproduzioni di opere dell'arte figurativa divengono di pubblico dominio a partire dall'inizio dell'anno solare seguente al compimento del ventesimo anno dalla data di produzione (articolo 92). In accordo al testo di legge, tali "fotografie semplici" vengono definite come «immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, ottenute col processo fotografico o con processo analogo, comprese le riproduzioni di opere dell'arte figurativa e i fotogrammi delle pellicole cinematografiche. Ora, le immagini presenti nel neonato (e benvenuto) sito pignasco sono foto d'epoca. Se il sig. Carlo ne possiede gli originali (l'oggetto-foto), buon per lui, ma ciò significa automaticamnete, dal punto di vista legale, che abbia un diritto di proprietà anche sul "contenuto" dell'immagine realizzata ben più di un ventennio fa?
    - se Carlo pubblica delle cartoline postali d'epoca, magari edita dal tabacchino di Camporosso dell'epoca, di cui possiede uno delle migliaia di originali in circolazione, infrange qualche legge o anche solo qualche netiquette?
    - se io possiedo (come effettivamente è) alcune delle cartoline pubblicate da Carlo, posso risentirmi se il medesimo, disattivando il tasto destro, in qualche modo afferma la sua "proprietà sull'immagine"?

    I dubbi e le perplessità sono molti, e sono argomenti che sarebbe utile approfondire, per tutti coloro che amano la fotografia e si interessano di problemi connessi alla rete!

    RispondiElimina