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venerdì 21 maggio 2010

Quando la prefazione diventa un optional, per forza di cose

Uomini che amano le donne

Di solito salto per andare subito al sodo, o meglio per vedere se qualcosa di sodo c'è nel libro che ho appena cominciato a leggere. Salto quelle pagine che mi dovrebbero introdurre e spiegare, perché a me piace entrare nell'opera da solo, senza l'aiuto di nessuno. Poi magari finito il libro quella prefazione me le leggo. Ho sempre fatto così.

Adesso, almeno per quanto riguarda questo "Uomini che amano le donne" edito da Minerva, da oggi nelle librerie, si potrà fare diversamente.

Il volume è una raccolta di interviste a 51 bolognesi famosi, (da Romano Prodi a Gianfranco Fini, da Francesco Guccini a Luca Cordero di Montezemolo) fatte da 50 giornaliste, per raccogliere fondi per il restauro della basilica di Santo Stefano.

Quando si è saputo che la prefazione era di Silvio Berlusconi si è scatenato il pandemonio. Sfuriate e minacce di azioni legali sono state espresse da parecchi, fra intervistati e intervistatori, per quell'indebita intromissione di cui erano completamente all’oscuro.

E così la casa editrice in fretta e furia è corsa ai ripari e si è inventata questo escamotage. La prefazione del premier è stata stampata su un foglio a parte che si potrà rifiutare al momento dell’acquisto.

Penso sia il primo caso al mondo. Forse resterà l'unico.

22 commenti:

  1. Siamo completamente nel ridicolo... Allora se, metti conto, ad uno sta sul cazzo Prodi, cosa fa? Chiede il libro senza le pagine dell'intervista a Prodi?

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  2. Qui un articolo in merito... interessanti i commenti, a cominciare dal primo: http://www.telesanterno.com/bologna-diventa-un-caso-il-libro-sugli-uomini-che-amano-le-donne-tagliata-la-prefazione-di-berlusconi-0513.html/comment-page-1#comment-3269.
    Comunque se uno va a vedere su Wikipedia cos'é una "prefazione"... è impossibile non rimanere perplessi sulla scelta e chiedersi: perché proprio Berlusconi e non, come scritto in un commento, Peter Greenaway?

    Anna di Genova

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  3. In ogni caso, Berlusconi sarà anche famoso, ma non è bolognese (Prodi, Fini e Guccini sì, piacciano o no), anche se magari adesso verrà fuori che è "bolognese onorario", "bolognese nell'anima" o qualcosa di simile. Perché proprio il Silvio come prefatore?
    E se un prefatore non bolognese ci voleva, lo stesso, perché Berlusconi come prefatore e non Napolitano (o chiunque altro)?
    Il paragone sarà peregrino, per carità, ma viene in mente Mussolini, che si intrufolava in tutte le manifestazioni, compresa la "Festa del pane" per la quale scrisse "personalmente" il testo dei "Canti del pane" (Italiani, amate il pane...), o i premi per le scolaresche rappresentati, per esempio, dagli "album Predappio - immagini e storia del ridente borgo natale del Duce", e così via.

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  4. Mi sa che siamo veramente alle comiche finali, comunque, uno dei tre motivi per cui non comprerò quel libro, grazie Alberto per averlo censito col tuo stile.

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  5. In effetti se una mia intervista dovesse comparire in un libro dove la prefazione è di Berlusconi, lo vorrei sapere prima e non dopo.

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  6. Se lo scopo e ha fin di bene sarebbe opportuno chidere un occhio.. Per il bene comune.. Ma abbiamo perso da tempo il senso del bene comune.

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  7. anch'io faccio sempre come te: la prefazione la leggo dopo, a meno che non sia completamente all'oscuro di tutto ciò che riguarda testo e autore.
    ma qui siamo al contrario: del cavaliere sappiamo anche troppo.
    pure la prefazione, no.

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  8. ma berlusconi, sapendo che la sua prefazione si può rifiutare, non si sente un po' un coglione? ma poi, a voler sbrogliare il filo della sua mente si finirebbe per intavolare una discussione di psichiatria geriatrica troppo complessa...anyway, anch'io leggo sempre la prefazione alla fine!
    @tina: magari fossimo alle comiche finali! è che io non sento e non vedo nè alternativa, nè moralità, nè voglia di cambiamento, nè tantomeno volontà di rinunciare ai privilegi veri o percepiti di molta parte degli italiani.

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  9. Ma è vera 'sta cosa?!!

    U Signur, ti danno, se vuoi, un foglio per incartare il pesce insomma...

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  10. Prendetela, prendetela questa prefazione, se comprate il libro, e adoperatela come carta igienica. E' il miglior uso che se possa fare.

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  11. Beh questa notizia vale più di mille suoi sondaggi direi.....Sarebbe interessante vedere quanti la rifiutano e quindi non la prendono al momento dell'acquiesto del libro.

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  12. un rifiuto da fare assolutamente... anzi sarebbe stato bello strapparla come ne L'attimo fuggente!

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  13. beh la prefazione stile errata corrige è decisamente da primato! Sempre che non sia una mossa pubblicitaria..

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  14. Cioè Berlusconi ha scritto la prefazione di un libro il cui ricavato serve per aggiustare una delle sue residenze??? That's incredible!!!
    Già che è stampata la prenderei comunque (tanto l'albero ormai per fare la carta su cui stamparlo è stato abbattuto). Poi si può sempre utilizzare per accender la stufa o disegnarci sopra un tricolore e regalarlo a Bossi & i suoi amici legaioli per pulirsi...
    Insomma, visto che esiste ormai... USIAMO quei fogli di carta!!!!

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  15. ahahhahaa, ma questa è bellissima!!!

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  16. Alla fine dell'ambaradan, è finita che si è parlato ancora una volta del signor B! Cosa che penso non dispiaccia all'interessato...

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  17. fatemi capire: Santo Stefano è dei monaci, mi pare, non una residenza di B;
    non credo neanche che possa esprimersi sull'argomento "Uomini che amano le donne", se non in veste di UTILIZZATORE FINALE (come è stato definito), ma anche per la considerazione che lui ha della donna!

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  18. alla fine non si fa che parlare del Berlusca, ecco spiegato il suo consenso!
    Baruffa

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  19. C'è una cosa che non ho detto. Naturalmente questa prefazione non l'ha scritta "lui", con tutto quello che ha da fare. L'ha scritta qualche suo schiavo ghostwriter. Qualcuno sa forse chi sono i ghostwriter del Berlusca? All'inizio, quando discese in campo, maledetto lui, si diceva di Giuliano Ferrara, ma adesso?

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  20. E che domande che ti fai e ci fai Alberto...

    Bondi/Capezzone

    Ovvero; Il nulla mischiato col niente.

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  21. i suoi fedelissimi sono altri caro Alberto, sono la marea di sottoproletari e affini che popolano le nostre città, analfabeti di ritorno, come direbbe Tullio de Mauro, quelli che parcheggiano i loro gozzi a due o tre alberi sulla nostra deturpata (irrimediabilmente)costa di Ponente che poi sono quelli che denunciano 10 mila euro di imponibile.. Egli si è fatto rappresentante in eterno di questa massa informe, che altro non è che lo spirito Italico.
    Baruffa

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  22. Bella domanda Alberto, so che la sua immagine la cura miti simonetto, ma le sue parole non so. Penso abbia un intero ufficio stampa specializzato in comunicazione in situazione di emergenza

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