E adesso chi spiegherà ai cinesi che una sedia vuota si nota molto di più?
Il premio Nobel per la Pace 2010 assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo è stato posto sulla sedia vuota sul palco del palazzo Municipale di Oslo dal presidente del comitato Nobel Thorbjoern Jagland. Consiste in un diploma e in una medaglia d’oro.
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Molto di più? UN MILIARDO di volte di più! Un'immagine che ti spezza il respiro.
RispondiEliminaIl vuoto ed il silenzio possono provocare un terremoto incredibile capace di ribaltare un regime.
RispondiEliminaTUTTI quanti vigliacchi…anche questo mi sgomenta
RispondiEliminaUna immagine che fa male. Quel vuoto racconta molto e sulla mancanza di libertà e sul dolore dell'uomo che ancora ci crede, pena la vita.
RispondiEliminaCiao Alberto,
Lara
Speriamo che la Cina inizi sul serio ad uscire dal suo lungo, interminabile medioevo!
RispondiEliminamolto, molto di più!
RispondiEliminaE i paesi "liberi" (un po' di ironia non guasta) si offendono e fanno affari d'oro.
RispondiEliminaRivoluzioniamoci.
La trovo una sedia piena.
RispondiEliminaColma delle motivazioni del perchè il beneficiario del premio è assente giustificato, paga il prezzo della libertà...di pensiero.
A quanto ammonta il premio Nobel tradotto in squallida pecunia? bene visto il tasso di corruzione cinese, spero che il Xiaobo si trasformi in un Don Raffaè di deandriana memoria.
RispondiEliminala grandezza di questo pensiero che è "l'essenza del nulla" è proprio una intuizione orientale.
RispondiEliminae la proposta per questa soluzione è del premiato stesso.
arriveremo anche noi a questi esprit de finesse?
più poi che prima?
Ciao Alberto. E' vero che quella sedia, così vuota, grida più di 1000 persone ma è, purtroppo, altrettanto vero che quel "mondo libero e civile" che distribuisce premi nobel, alla fine intrattiene rapporti economici e commerciali proprio con quei paesi che, per altri versi, condanna. Misteri incomprensibili... un po come i (farabutti) gentiluomini del papa!
RispondiEliminaSereno fine settimana a te e ciao!
Il potere di un'immagine. Qualcosa che arriva dritto dritto dentro, da non scordare più. Che senso di vuoto quella sedia...
RispondiEliminaLo sanno, lo sanno... e se ne fregano. Se tu fossi la prima potenza economica mondiale, t'importerebbe che qualcuno disapprovi le tue scelte? No, se il flusso di denaro rimarrebbe ininterrotto...
RispondiEliminaAltro che Alberto, eccome se si nota! La stessa sedia vuota che Faber lasciava sempre a Silvia Baraldini durante i suoi concerti. Ma se va avanti così con quest'arroganza ci arriveremo anche qui :-(
RispondiEliminaSi é vero che si nota ma sul peso di quell'assenza io ho un'opinione differente.
RispondiEliminaMi sono permesso di citare il tuo post e scriverne da me al riguardo.
Un'immagine di una potenza simbolica stravolgente. Almeno per noi.
RispondiEliminaPer la Cina, la penso come Enrica.
Non lo so. Il centro del mondo non è più qua da tempo, ma altrove. Mi chiedo veramente quanto arrivi della nostra indignazione all'altra parte del mondo.
RispondiEliminaTriste, davvero triste immagine.
RispondiEliminaMah, dubito anch'io che la Cina ne sia toccata ... :-(
ciao Al
g
Dimentichi forse il premio in moneta; quello vedrai che qualcuno passerà a reclamarlo, ne sono sicuro!
RispondiEliminamolto di più assolutamente.
RispondiElimina"Si soffocano i clamori, ma come vendicarsi del silenzio?" Alfred de Vigny
RispondiEliminaE non avendone concesso la presenza, sarà anche impossibile vendicarsi della sua assenza.
Bravo, Alberto!
Assolutamente di più!
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