"Dopo tanto girovagare siamo arrivati in questo posto meraviglioso e qui ci fermeremo a vivere felici".
Era così per i romani, lo fu poi anche per tutti quelli che nei secoli erano arrivati finalmente a trovare il loro sole la loro luna e le loro stelle.
Succede che noi moderni non abbiamo più un posto dove "Hic manebimus optime", e mi chiedo se questo luogo esista ancora sulla Terra ed esista ancora chiaro dentro di noi come aspirazione.
Che forse invece non sappiamo più quello che vogliamo?
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forse perché non abbiamo più vere aspirazioni: siamo stati confusi dal consumismo e non sappiamo più distinguere quello che vogliamo davvero (e amplio ancora di più il concetto di quell'hic: che può essere anche un luogo della mente).
RispondiEliminaPer me quel posto è sicuramente la Germania... :)
RispondiEliminaChiedilo ai parlamentari italiani.... Illic manent optime!!!
RispondiEliminaPer qualcuno fermarsi e vivere appagato è un ossimoro. C'è chi sente la felicità nel viaggio, nel vedere i propri orizzonti che si spostano.
RispondiEliminaTutti i posti stanno diventando uguali mi sembra, per cui..
RispondiEliminaQuello che voglio per me lo so bene.
RispondiEliminaPosti "hic manebimus optime" fuori "da noi stessi": pochi forse un paio. Cmq a volte ripensando a quello che voglio per me tendo a riflettere e considerare la massima inglese "Wherever I lay my hat that's my home. Che tradotto é "Ovunque posi il mio cappello quella é casa mia" Come dire che se la mia vita per realizzarmi mi porterà altrove, lontano dalla mia città o perfino dall'Italia non esiterò a farlo.
D'accordo con marcoboh: può essere anche un luogo della mente. (O, detto in modo più pessimistico, nel mondo di oggi, conciato come l'abbiamo conciato, può essere SOLO un luogo della mente)
RispondiEliminaSarà anche una frase fatta, ma se non sei felice con te stesso difficilmente troverai la felicità all'esterno, anche rincorrendola in tutto il cosmo. Trovando un equilibrio interiore potrai allora posare il tuo cappello ovunque, magari contribuendo a migliorare il posto in cui ti trovi. Perfino l'Italia.
RispondiEliminaPerchè no?
RispondiEliminaA me basta un cielo stellato :-)
Mah,
RispondiEliminami viene in mente il "naufragar" [non sempre dolce] "in questo mare" .........
g
E' strano ma per me casa è il luogo in cui sono le persone che amo... e queste sono sparse per il mondo.
RispondiEliminaIn effetti, adesso che ci penso, non c'è un luogo specifico che io possa chiamare casa mia ma qualsiasi luogo lo diventa quando ho attorno persone che mi piacciono o a cui voglio bene.
non solo non so più dove stare ma nemmeno come starci e nemmeno so cosa voglio in questo momento.
RispondiEliminaMi sento spesso a disagio.Faccio temporaneamente la marmotta selvatica.Spero passi...
Ciao Alberto. Personalmente, dopo un modesto "girovagare", credo di averlo trovato un posto dove vivere felice... malgrado l'ascoltare con un orecchio l'intervento del B ai senatori, in questo momento mi crei qualche fastidio.
RispondiEliminaComunque, sarà perché ho definito "modesto" il girovagare, sarà perché penso che non c'è mai nulla di definitivo, non escludo che da qualche altra parte mi attenda un nuovo "posto" e nuovi cieli stellati!
Non saprei se definire tutto questo come "non sapere più ciò che voglio" ma se penso che il mondo in cui viviamo è tanto grande, non posso escludere che potrei innamorarmi di qualche altro luogo!
Per ora, faccio progetti e sogno poi.... chissà!! Progetti e sogni non ce li può togliere nessuno!
e avere già che si vuole e non avere ancora il tempo per viverlo pienamente che punto del percorso è?
RispondiEliminaciao alberto
Personalmente sono stato bene in provenza, in Andalusia... l'altra settimana ho fatto uan scappata a Roma, per lavoro, e il quartiere del Quirinale mi è parso un paesone, dove tutti si conoscono, comprano la frutta nella stessa bancarella e il pane nella stessa panetteria, con i falegnami che si attardano a terminar l'opra come ai tempi di Leopardi...
RispondiEliminaMa il posto dove vorrei terminare i miei giorni è la vostra zona. Una casetta a perinaldo, o a San Biagio, e andare a far spesa nel negozietto, e guardare i colori che cambiano nel cielo e sulle montagne... Ho già disposto che una parte delel mie ceneri venga interrata lì, così almeno post mortem ci potrò stare...
Quien sabe?
RispondiEliminaforse abbiamo troppo e dovremmo imparare a guardarci più da vicino e chi abbiamo accanto
RispondiEliminaun saluto
leggerlo subito dopo essere tornata da Zanzibar è un pugno allo stomaco. acc! Saprei bene dove fare atterrare la mia vita, ma non trovo la pista per farlo! ;-)
RispondiEliminaSciocchezze a parte per me non è il posto, o meglio non solo, a fare la differenza sono le persone che trovo, quelle con cui mi piace stare OVUNQUE
forse perchè si vive sempre "rilanciando"
RispondiEliminaSenz'altro questo hic potrebbe essere un luogo dello spirito, ma forse, coi tempi che corrono, proprio per questo assente da molte menti.
RispondiEliminaNon si arriva mai Alberto, si raggiungono tappe, ma lo spirito cerca nuovi traguardi...è giusto che sia così ;-))
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