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Mi hanno portato una
conchiglia.
Dentro le canta
Un mare di segni.
Il mio cuore
Si riempie d'acqua
con pesciolini
D'ombra e d'argento
Mi hanno portato una conchiglia.
Federico Garcia Lorca, 'A Natalita Jimenez' , da Canciones, 1927
Ho visto all'acquario di Milano una magica mostra sulle conchiglie, "Architettura portabile". Foto, video e installazioni. Autori Giuseppe Molteni e Roberta Motta. La sensazione è di tuffarsi davvero in un acquario: le conchiglie riprodotte sui teli fluttuanti, mossi da gentili correnti, sembrano creature reali che volteggiano nelle acque, raccolte da trasparenti barriere.
La complessità della realtà fluida e dinamica nello spazio liquido, sembra chiara e trasparente.
Nell’incedere verso di noi, le conchiglie rappresentano una visione multilaterale del movimento generato dalla loro stessa crescita, come una danza all’interno della loro cinesfera.
Sembra che l’animale ci insegni a misurare il tempo, quando finita la sua funzione di abitante e costruttore, lascia a noi il lavoro di tutta la sua vita e ci dà la possibilità di osservare molto da vicino leggi chimiche, matematiche e fisiche. La «forma traccia» delle conchiglie, contiene ed esprime la propria cinetica e la propria ritmica.
Tutti avrete aperto un file PDF (Portable Document Format). Documento portabile perché si porta dietro tutto ciò che occorre, font, immagini e quant'altro
Bella mostra a quanto sembra. Purtroppo ho guardato ed è finita.
RispondiEliminaA me viene in mente una canzone di Paolo Conte:
RispondiEliminaAvvenne per caso in una
Stradina moderna sotto la pioggia
Gli ombrelli che fanno zum -zum - zum
E l'universo fa bum - bum - bum
Lui: una canzone francese
Lei: una rossa risata irlandese
Piovvero languidi giorni
Piovvero languidi giorni
Sì ma io dovero andato
Tutto mi sarei guardato
E ne avrei scritto anche meglio di così.
Lui era un loden portato da una
Dolcezza senza rimpianti
Da studi classici ardenti,
La pipa morsa tra i denti
Lei era un cavallo, un gatto, un'ondata
Di mare nordico al sole,
Vestita come uno vuole,
Vestita come uno vuole
()
Due belle gambe, lei e un po di
Fumo azzurro, lui
Col permesso degli dèi
Gli dèi dei bei sonni
Gli dèi dei begli anni,
Gli dèi dell amore rosso,
Del fuoco nelle sottane, architetture lontane
()
La vecchia canzone francese
Contro una rossa risata irlandese
Gli ombrelli che fanno zum -zum - zum
E l'universo fa bum - bum - bum
Da bambina sentivo il mare dentro le conchiglie. Chissà adesso i bambini? Ne ho una bella collezione. In parte raccolte qua e là, in parte comprate. Mi affascinano.
RispondiEliminaI nomadi. Loro hanno un'architettura portabile. Si portano dietro la casa con tutto quello che serve.
RispondiEliminaMi viene in mente la grande conchiglia da cui nasce la Venere del Botticelli.
RispondiEliminaSe qualcuno vuole vedere delle magnifiche conchiglie può andare qui
RispondiEliminaNé Armani, né Valentino, né Cavalli potranno mai disegnare un vestito "portabile" come queste conchiglie. Ho scoperto l'acqua calda, ma come la natura...
RispondiEliminaLa Natura è insuperabile, i vestiti che ha inventato non saranno mai superati, né per "portabilità, né per bellezza".
RispondiEliminaQuella mostra non è una novità.
RispondiEliminaEra già stata allestita nel 2003 al Castello della Lucertola di Apricale, che si avvalse di un contributo della Fondazione Carige.
L'inaugurazione venne suggellata dalla presenza autorevole della ecc.ma prof.ssa Maria Teresa Verda Scajola.
Rispondo all'anonimo che ringrazio per la precisazione. Devo dire però che una mostra di conchiglie in un acquario è un'altra cosa rispetto al pur bellissimo spazio del Castello della Lucertola di Apricale. Per curiosità, in quella occasione c'erano anche i video?
RispondiElimina"autorevole ecc.ma prof.ssa Maria Teresa Verda Scajola"
Ironia o leccaculaggine?