Pagine

mercoledì 9 maggio 2007

Pawel Althamer nudo in cielo

Pawel Althamer nudo in cielo
Si è fatto un autoritratto particolare l'artista polacco Pawel Althamer. Un bambolone gonfiabile della bellezza di 21 metri che adesso, riempito d'elio, galleggia al parco Sempione di Milano. Non è che una faccia della sfida che la Fondazione Trussardi ha lanciato con la mostra alla Palazzina Appiani dell'Arena milanese "One Of Many", e di cui il gigantesco «Balloon» nudo è solo la parte più appariscente. C'è ben altro. Una serie di video ciascuno dei quali è stato realizzato da Althamer sotto l'effetto di una differente droga, dall'Lsd all'hashish, dal peyote al pentothal.

Arte? La via di questi esploratori è sempre in salita e la meta non c'è.
Pawel Althamer nudo in cielo

Avevo finito di fare le foto e stavo andando via quando il tappo di un obiettivo mi è caduto per terra. Ero chinato per raccoglierlo e sento «Sta forse vomitando?». Era un signore che stava facendo jogging e mi aveva fatto la domanda camminando da fermo. E fermo è rimasto saltellando aspettando la mia risposta. «Per un uomo nudo? E poi io non vomito mai». «Uno schifo, uno schifo unico esporre 'ste cose, e poi i bambini che le vedono...» e ha ripreso la corsetta salutandomi con la manina. Per poco non mi cadeva anche la macchina fotografica.


6 commenti:

  1. C'è un sottile filo rosso (che più rosso non potrebbe) tra gli ultimi tre post. Dalla patata all'uccello, dall'uccello all'uomo nudo. E tutto ciò con buona pace dei bacchettoni e dei puritani, penso al signore che fa jogging e che saluta agitando la manina.

    RispondiElimina
  2. Forse Althamer ha voluto farsi un po' di pubblicità: non artistica, ma - diciamo - con le signore, visto che si (rap)presenta decisamente meglio "attrezzato" (per esempio) dei bronzi di Riace. A proposito, nessuno ha mai notato che sono nudi anche loro?
    C'è un bel saggio di una poetessa portoghese, Sophia de Mello Breyner Andresen, che si intitola "Il nudo nell'antichità classica", da Omero in poi.
    E le foglie di fico in gesso, applicate sulle statue dei musei vaticani? E la regina Vittoria, che faceva mettere le mutande ai cavalli in parata?
    Sarà per via del significato del suo cognome che il giudice Woodcock va tanto di moda? Mah...

    RispondiElimina
  3. Altro che se c'è il filo rosso, anzi rosso bollente.....!!!
    Personalmente, più che il pallone nudo, sono altre le cose che mi preoccupano non poco in questa faccenda. Ossia la serie dei filmati in cui "l'artista" si fa riprendere sotto l'effetto delle varie droghe! Come se non ci fosse ancora abbastanza desiderio di emulazione... Ma, pallone a parte (?), è DAVVERO ARTE, QUESTA????
    Permettetemi: HO SERI DUBBI!

    RispondiElimina
  4. Una «sfida alla scultura classica» è scritto nella presentazione della mostra. Che i bronzi di Riace e che il David michelangiolesco che domina dal 1504 a Piazza della Signoria siano oggettivamente un'altra cosa non ci piove. Ma le sfide si possono vincere o perdere.

    RispondiElimina
  5. sulle nudità dell'artista direi un chissenefrega,anche se preferisco la bernarda.Ma che la città di Milano dia spazio a un demente quando magari ci sono tanti bravi artisti che sanno fare qualcosa di più di un pupazzo gonfiabile,ciò mi fa incazzare.Avete una carabina che gli sparo?

    RispondiElimina
  6. Gli Italiani sono il piu fucked up puritani che esiste in Europa.

    RispondiElimina