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giovedì 28 aprile 2011

La mia paura della nostalgia

Per una serie di casi fortuiti concatenatisi poi tra di loro ho incontrato in questi giorni donne e uomini con cui ho passato gli anni verdi della mia vita.

Non è che ci fossimo persi completamente di vista, io sapevo del loro presente e loro del mio, così che le nostre conversazioni si sono incamminate di filato verso gli episodi dei nostri vent'anni e dintorni, con molte risate e qualche sospiro.

Chi mi segue sa che quasi mai ho raccontato, e ne avrei oh se ne avrei, storie e storielle di quei tempi perché ho il fondato timore di far scivolare il blog in un'atmosfera di nostalgia mielosa, anche se presumo, perché lo vedo dai commenti ai post di questo argomento, che a tanti sarebbero di gradito interesse.

Parecchie volte mi farebbe anche comodo, e forse sarebbe anche salutare, chiudere gli occhi davanti alle continue schifezze quotidiane e trovare rifugio in quei tempi di musica amore politica sogni. Ma, come ho testé detto, il pericolo è di rifugiarsi nel proprio passato e perdere di vista il presente, rincoglionendosi.

Mi viene a 'sto punto da chiedermi se ai ragazzi di oggi, una volta adulti, sarà data la nostalgia. Nostalgia di questi tempi? Possibile?

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28 commenti:

  1. Dovresti aprire un altro blog e il miele non andrebbe sprecato...

    Ognuno ha e avrà sempre nostalgia del passato, qualsiasi esso sia...

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  2. domanda finale interessante, a cui non so rispondere francamente

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  3. Altrochè! certo che avranno nostalgia del passato, anche perchè io vedo che mia figlia, ventenne, sta vivendo la sua gioventù e già si racconta. Lo schifo di questo periodo lo risolvono bay-passandolo: non che questa sia una soluzione, ma almeno non si fanno contaminare, né in bene, né in male. Eppure "ci sono", sanno che la loro strada se la devono costruire da soli, pensano tanto all'estero e... sono belli!

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  4. Mah non so se i ragazzi di oggi avranno nostalgia non lo so proprio. Credo però che nel momento in cui vivi la situazione molte volte non ti accorgi di quanto sia importante e di quanto ti farà pensare poi in futuro. Quindi probabilmente anche loro avranno un po' di nostalgia poi perchè comunque sia è vita vissuta bene o male.
    un saluto
    e scrivi post così che comunque fanno riflettere
    un saluto

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  5. Bèh, non c'è da andare molto orgogliosi del tempo attuale, ma la nostalgia sì, ai giovani rimarrà. Vivono comunque il loro tempo, hanno i loro bei ricordi, che già raccolgono, "condividono", pur consapevoli ... vivono la loro giovinezza.
    saluto!
    g

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  6. Nostalgia della loro gioventù sicuramente sì , non so di questi tempi..

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  7. I ragazzi di oggi non sono diversi da quelli di ieri e saranno uguali a quelli di domani, la nostalgia è un sentimento che nulla ha a che vedere con i tempi che si vivono.

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  8. Nostalgia... nostalgia canagliaaa... eheheh come ti capisco!
    Credo che faccia parte dell'essere umano provare ognitanto nostalgia e per i giovani oggi è il loro periodo verde.

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  9. mah, forse solo nostalgia dei loro vent'anni!

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  10. Credo di si. come l'ho avuta io che per tutta la gioventù ho cercato di cancellare il mondo contadino rifugiandomi nelle mode musicali, letterarie ecc. Ora dopo 30 anni da calzaturiere mi spaccio da contadino.... o vista l'età.......

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  11. Mah, credo che se si è vissuto pienamente sia fisiologico ricordare, qualche volta, quella parte di vita.
    Ciao

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  12. Mi capita raramente di parlare con amici del passato e di solito mi stupisco perché loro ricordano più nitidamente di me lo stesso episodio vissuto insieme. Credo che il ricordare sia piuttosto un lavorio che si svolge individualmente, ciascuno rimesta da solo nel proprio passato, quando improvvisamente gli appare da un "malchiuso portone" il lembo svolazzante di un fantasma.

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  13. Secondo me si: qualcuno la sentirà forte la nostalgia della propria forza e della propria rabbia nell'opporsi a quello che sembrerebbe un vuoto abissale e cosmico. La storia si ripete e non è questione dei tempi, è solo questione umana, di pancia e di cervello. Grazie per l'ottimo spunto.

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  14. ... ne avranno di nostalgie, Alberto, ne avranno se va avanti così!

    Ciao Alberto e buona serata! Affermo questo, non solo perché la nostalgia è un sentimento che è nella nostra natura ma anche perché... se mi metto nei loro panni ed immagino il futuro che dovranno affrontare, altro che nostalgia!!!! I loro "tempi che furono", il nostro oggi così pessimo, verranno ricordati come un paradiso, al confronto di quello che li attende.

    Se posso, però, vorrei esprimere un breve pensiero anche sul resto del tuo bel post. Mi sono avvicinato al mondo dei bloggers non solo per soddisfare una mia curiosità e coltivare un piacere, ampliare i miei orizzonti conoscitivi e diffondere alcune personali riflessioni sulle quali confrontarmi... ma anche per conoscere altre realtà umane, seppur virtuali.

    Ecco, credo che l'aspetto più importante, alla fine, siano proprio le "persone" che esistono dietro un nick e che ho imparato a conoscere, non solo per quello che scrivono, come fai tu, ma anche per quelle "...storie e storielle..." che hanno voluto condividere con me.

    Per quel poco che ti conosco, non credo tu possa correre il pericolo di "...rifugiarti nel tuo passato e perdere di vista il presente... " addirittura esprimendo il timore di "rincoglionirti"!! Dai, sei troppo critico con te stesso!!

    E' vero, invece, che tutti abbiamo bisogno, ogni tanto, di "...chiudere gli occhi davanti alle continue schifezze quotidiane e trovare rifugio in quei tempi di musica amore politica sogni...." del passato.

    Se, poi, li condividi con noi... non può essere altro che fonte di ulteriore profonda conoscenza e stima.

    Beh... non mi pare sia stato un "breve pensiero" ma più stringato di così, proprio non ci sono riuscito!!

    Ciao e notte buona a te!!

    p.s.: devo commentarti con il mio account google perché stasera il maledetto o non mi pubblica i commenti o me lo fa fare solamente in questo modo!

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  15. Brutta cosa la nostalgia! Significa che stiamo diventando vecchi!

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  16. Non so cos'è la nostalgia, ho preso pare ai fermenti per la modernizzazione del Paese ma non mi sono mai curata di raccontarmi, tranne per alcuni fatti che nel tempo sono stati attriuti ad altri, li si che ho messo i puntini sulle i.
    So che spingo i giovani a crearsi una loro storia e non guardare alla nostra, noi siamo i figli del dopo guerra, quelli che hanno preso a pesci in faccia i genitori e le loro tradizioni creandoci la nostra storia, diversa dalla loro.

    E' giusto incoraggiare i giovani, ma non perdiamo di vista la nostra epopea. ;-)))

    Notte buona Alberto ;-)))

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  17. Altrochè se i giovani d'oggi, una volta diventati adulti, quasi tutti disoccupati o sottopagati, con uno scenario di vita totalmente incerto,rimpiangeranno gli anni in cui mamma e papà permettevano loro una vita spensierata e agiata! E' proprio il futuro dei giovani d'oggi che mi preoccupa fortemente e loro sembrano non rendersi conto pienamente di ciò che li aspetta, altrimenti scenderebbero in piazza quotidianamente ad urlare e pretendere che, più che per leggi ad personam, il governo si impegni a trovare una soluzione per creare loro un futuro lavorativo degno di questo nome!

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  18. Certo che resta la nostalgia! Nel presente pesa il negativo, ma nei ricordi prevale il positivo. Per fortuna!

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  19. io purtroppo sto uscendo inesorabilmente dalla categoria ragazzi, però sai che c'è

    la nostalgia l'avranno

    perchè come ha detto ernest la vita è sempre vita. la maggior parte dei miei amici ancora si barcamena, lavorativamente. e abbiamo quasi trent'anni. però nel frattempo si vive, ci si innamora, ci si diverte come si può. si studiano cose, si leggono libri, si viaggia (chi ha i genitori-welfare). si sogna di spaccare il mondo anche se l'ipotesi sembra sempre meno plausibile.
    poi sai cosa al, per collegarmi con i tuoi, di vent'anni.
    l'altro giorno ho preso a prestito in biblioteca un cd dei doors e uno dei led zeppelin. il ritmo mi piaceva però mi comunicavano qualcosa che non trovo nel reale. e non sono riuscita a immaginarmi davvero spensierata, neppure ascoltando jim morrison.

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  20. La mia nostalgia è legata a un tempo in cui credevo fermamente in un grande cambiamento possibile, eravamo giovani e tantissimi.
    Bella domanda davvero.
    Chiederò a Sara, fra un paio di mesi compirà 24 anni.
    Ciao Alberto, buon 1° Maggio, io sarò con il Circolo, sotto gli alberi, con chitarre e zuppa, braciata collettiva e ubriacatura quasi certa :)

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  21. Come scrisse il poeta spagnolo Jorge Manrique, nelle "Strofe per la morte di suo padre":

    Recuerde el alma dormida,
    avive el seso y despierte
    contemplando
    cómo se pasa la vida,
    cómo se viene la muerte
    tan callando,
    cuán presto se va el placer,
    cómo, después de acordado,
    da dolor;
    cómo, a nuestro parecer
    cualquiera tiempo pasado
    fue mejor.

    Si desti l'anima addormentata, riprenda vita il cervello e si svegli contemplando come passa la vita, come viene la morte così in silenzio, quanto in fretta se ne va il piacere, e come, una volta ricordato, dà dolore; come, a nostro parere, ogni tempo passato fu migliore.

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  22. gian paolo29/4/11 13:50

    Concordo con il non lasciarsi andare alla nostalgia, ma di vivere il presente. Per quanto riguarda i giovani, quoto il commento di Pia.

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  23. a parte il fatto che la nostalgia degli anni dell'infanzia e della gioventù è inevitabile, credo anche che avranno di certo nostalgia di questi tempi tanto merdosi, per il semplice motivo che, temo proprio, se ne preparano di peggiori...

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  24. Forse si può guardare al passato senza provare nostalgia - una presa d'atto del tempo che passa e della bellezza che ci ha regalato e che ancora oggi respira dentro di noi...Ed e' questo perlomeno che auguro a tutti i ragazzi...
    :-)

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  25. la nostra è stata una generazione "contaminata", siamo figli di quelli che ritennero di essere stati traditi, di quelli che vedevano in noi un certo riscatto.. doveroso. poi, molti di noi, sono figli di quel mondo contadino, che non serviva più a nessuno, quel mondo semplice che si era dissolto quasi all'improvviso .. ma molto in noi di quel mondo rimaneva, ed allora abbiamo fatto i doverosi confronti con questo "nostro reale" e non ci siamo più ritrovati. (anche spanciati i muretti a secco delle nostre fasce, che avevamo lasciato quasi indenni, resistono). forse i giovani,si racconteranno altre cose,non ci è dato di sapere, forse racconteranno anche di noi, di quella generazione, ne carne ne pesce, ma che volle toccare il cielo con un dito...
    Maistretu

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  26. Caro Alberto,
    penso anch'io che sia del tutto inutile soffermarsi sul proprio passato e penso che sia giusto cercare di guardare a quello che abbiamo davanti. Ritengo, però, ancora più giusto, più sano e più produttivo, guardare al futuro.
    Se i giovani di oggi proveranno nostalgia per i tempi di oggi? Certo, proveranno nostalgia per tutte le cose belle che stanno vivendo oggi nonostante tutto, per tutti i sogni ancora da realizzare ed ancora "possibili"...

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  27. Mi piace la tag che hai scelto per archiviare questo post "Cose mie". E se capisco il timore di rifugiarsi nel passato per evadere da un presente avvilente (per non dire di peggio) non riesco a comprendere, invece, il tuo timore di essere smielato. Io credo saresti capace di scrivere con sentimento senza essere sentimentale. E quanto a me, sono sempre affamata di belle storie - che riguardino il passato o il presente, e non credo di essere l'unica. Attendo fiduciosa che tu abbia meno pudori e meno remore.
    Saluti
    (quanto a questi giovani sui quali ti interroghi, recentemente qualcuno sul mio blog mi ha citato un aneddoto riguardante una nobildonna francese dei secoli andati, che rispose, a chi le chiedeva quale fosse stato il momento più bello della sua vita, "Gli anni del Terrore". Quando l'interlocutore se ne stupì, rammentandole il sangue e l'orrore che quegli anni avevano portato alla Francia, lei, serafica, rispose "Ma allora ero giovane")

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  28. già adesso hanno nostalgia della nostra gioventù

    ricordo, avevo varcato da poco i 50, che suonai con un giovane e mi disse: beato te che c’eri a quei tempi

    del resto credo che la storia vada avanti a strappi, non in modo cronologico regolare, per cui vi sono momenti particolari

    comunque fai bene a non allargarti buon alberto, si rischia in effetti il patetico, anche perchè gli anni 60 furono anche quelli, ben descritti da pasolini, del passaggio dal popolo alla massa consumistica del nuovo benessere, non è giusto ricordarsi solo il bello

    come i mulini non erano bianchi, anche i figli dei fiori non erano esenti da stupidità

    certo, un conto era papa giovanni, un altro ratzinger, il mondo cattolico era molto meglio

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