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mercoledì 13 aprile 2011

Letizia Moratti e i 50 milioni di euro per la sua campagna elettorale


Visto che la notizia uscita sulla carta stampata e sul web non è stata smentita allora è proprio vero che Letizia Moratti spende per la sua campagna elettorale 50 milioni di euro. Per la cronaca, nel 2006, quando fu poi eletta, spese 6 milioni.

«Ma son soldi suoi, della sua famiglia» abbaiano rabbiosi i suoi militonti ai vari gazebo. Ora ditemi se i ricchi buttano i soldi dalla finestra, oppure se per ogni scudo che scuciono ne vogliono poi almeno due indietro.

Ma il nocciolo vero sta nel fatto, a mio parere, che bisognerebbe mettere un tetto alle spese di queste campagne, altrimenti, come di fatto già è, la lotta si fa impari. Anche se non è sempre detto.

Rimanendo in tema. Sono ritornato ieri a Milano dopo una settimana e nella cassetta delle lettere ho trovato, non richiesto, il libro che la signora Letizia sta inviando a tutti gli elettori. Sono 160 pagine di panzane scritte dai ghostwriter mercenari assoldati all'uopo per questa battaglia decisiva, tanto che il nano verrà parecchie volte a darle manforte. Lo sa bene. Se perde Milano vuol dire che aria nuova comincia a circolare per il Paese ormai ridotto a una mefitica camera a gas.

Dicevo delle panzane. Ne cito una per tutte. Quella sul verde in città dove nel libro si fa un resoconto delle cose fatte più che lusinghiero, della serie chi si loda si imbroda. E allora appunto ripubblico per la terza volta questo manifesto fotografato nel gennaio del 2008 con le promesse completamente disattese, e non è detto che non ne faccia un volantino da attaccare in giro. Perché i blog sono belli e buoni, ma tanta gente che gira per le strade manco sa cosa sono.

Se volete vedere bene cosa c'era scritto sul manifesto QUI.



21 commenti:

  1. Approvo e condivido questi tuoi "richiami" ogni tanto per dimostrare l'ignoranza politica.

    Dopo questa frase dotta, però, devo dire Moratti troia!

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  2. Maremma zucchina! Pure la Letizia si è fatta il libro auto-incensante?
    Chissà cosa si aspetta in cambio...
    Però, fossi in lei, il silvio non lo vorrei come sponsor, il rischio di averne più danni che benefici è grosso.

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  3. non hai idea di come mi irriti la sua faccia fotoshoppata e le sue unghie laccate sui manifesti con le baggianate propagandistiche. Volevo appunto fotografarli e chiosarli.. Niente foto delle strade con le voragini, delle rotonde addossate ai negozi, del parco delle cave devastato dalle concessioni edilizie e tolto di mano a chi l'aveva fatto rinascere dopo gli anni in cui era territorio esclusivo dei tossici. Con i soldi buttati in consulenze d'oro dei suoi amici e in buchi nell'acqua per l'expo hai voglia alberi e asili aziendali. Ha pure la faccia porca di farsi fotografare con i bambini sostenendo di avere aumentato i posti e aiutato le madri?! E' riuscita persino a farmi rimpiangere Albertini. Vuol dire che abbiamo toccato il fondo!!

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  4. Già, non è sempre detto.
    Ad esempio la campagna elettorale in Rete di Formigoni (qui se ne può vedere un patetico esempio), che saggiamente qualcuno ha definito "un Teletubbie per ultracinquantenni" a me sembra una operazione di autosabotaggio in piena regola. :)

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  5. Caro Alberto, l'altro giorno giravo per Milano e ho iniziato a fare un giochino, stupita (e discretamente orripilata) dai manifesti elettorali che tappezzano la città. Il giochino, molto stupido in verità, consisteva nello storpiare i nomi dei candidati: sopra tutti Gallera, De Corato ecc. La cosa che però mi ha stupito davvero sono lo facce di questi figuri: da destra e da sinistra, non ce n'è uno che ispiri un minimo di fiducia. Espressioni, slogan, occhi sgranati... sembrano tutti lupi travestiti da agnelli. La (magra) consolazione è stato vederne molti rovinati e beccare dietro casa un gruppo di ragazzini che, un po' timorosi ma decisi, li strappavano. Una luce di speranza, forse...
    V

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  6. Però sarebbe bello capire se il libro che ri-scrive la storia personale sia solo un modo per raccontarla agli altri o se, in realtà, sia un modo per autocovincersi di avere fatto realmente bene il proprio lavoro.
    Spiace non essere di Milano: il libro su Berlusconi era una chicca di spunti comici.

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  7. rivoglio tribuna politica!!!!!!

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  8. Mestizia Monatti... ma quanto mi starà sul c**** costei?

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  9. Mi da fastidio a pelle, ascoltare sempre le proprie sensazioni...

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  10. quando è che la smetteremo di meravigliarci, giorno dopo , giorno questo paese si sta trasformando in un immenso merdaio neofascista. quando ci sbatteranno fuori dall'Europa, quando ci ritroveremo con i diritti civili dimezzati, forse allora ci chiameremo a raccolta come fecero uomini e donne della generazione dei nostri padri e nonni.
    facciamogli bruciare il pelo che l'unica lingua che conoscono.
    Maistretu

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  11. Purtroppo la maggioranza degli italiani, non usa i blog o la rete per informarsi, altrimenti andremmo meglio.
    Sulla Moratti non mi esprimo, non ce n'è bisogno ...
    Ciao ALberto, grazie per questi preziosi aggiornamenti.
    Lara

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  12. caro alberto, è ormai vera disperazione. il potere ha il veicolo per arrivare a tutti, pubblicità e televisioni. e per uno che vede l'inganno, quattro ci cascano. me ne accorgo quì in riviera, dopo il fatto di ventimiglia ancora di più, senti ragazzini 12 18 anni, viziati ed egoisti che parlanio di annegare e napalm, senza preoccuparsi del futuro loro che il governo stà preparando.
    la moratti con due capannoni ed un condono rientra delle spese, per i ragazzini? ma chi glielo dice?
    la tv?
    dobbiamo fare qualcosa, ma si può ancora?
    basta l'aiuto di bersani?
    è questa la lotta?

    ciao
    sono sempre convinto che sotto il pavè c'è la spiaggia.
    hasta alberto.

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  13. Sospetto che il termine "militonti" (sesta riga del post) non sia un refuso, ma un vero e proprio appellativo di tuo conio per definire i seguaci della madama.
    ciao Al ;)

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  14. @Filo
    Smack smack, ma quando ci vediamo sarà un bacio vero per questa tua osservazione. E proprio sì che non è un refuso, e che anzi ho preso la parola nel baule delle parole scomparse, e che esistevano, ironiche, in altri tempi e altri contesti. Ah, che fiumi carsici percorrono le parole.

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  15. Bravo. Bisognerebbe sempre ricordare le promesse elettorali per controllare quanto sono state rispettate e quanto disattese.

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  16. Milano è da molti anni, per me, la città del cuore ed ho per lei lo stesso sguardo benevolo che si ha per una persona della quale si vedono tutti i difetti ma che non si può fare a meno di amare lo stesso - anche, in parte, per quegli stessi difetti.
    Saperla nelle mani incompetenti e disoneste, ma perfettamente curate e riccamente ingioiellate, della signora in questione mi fa male al cuore.
    Speriamo davvero che stavolta i milanesi abbiano un sussulto e se la sciacquino dalle balle.
    (bella l'idea dei volantini, Alberto!)

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  17. I libri auto celebrativi vanno forte vedo.. Fai bene a mettere i puntini sulle ì.
    E se i 50 milioni la sua famiglia li investisse per migliorare la sicurezza nella sue aziende.. Un paio di giorni fa ci sono stati altri due morti..

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  18. "Ma il nocciolo vero sta nel fatto, "anche" a mio parere, che bisognerebbe mettere un tetto alle spese di queste campagne, altrimenti, come di fatto già è, la lotta si fa impari."
    Scusa Alberto se ripeto la tua frase, penso che sia proprio il nodo cruciale: come evitare che il potere economico possa inghiottire la politica?
    Anche una più ampia e attiva partecipazione dei cittadini "diseredati ma mentalmente svegli" potrebbe contribuire diminuire l'impatto dei miliardari.

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  19. Ciao Alberto, hai anche tu una contro-publicità molto efficace attuata da qualcuno molto più intraprendente di me? L'ho notato sui manifesti di Porta Garibaldi e delle stazioni della Metro che frequento: in corrispondenza dei nasi dei candidati (Moratti in primis) qualcuno ha appicciato un bell'adesivo tondo rosso, con un effetto "clown". Efficacissimo per esprimere il disappunto sulle promesse di questi saltimbanchi.

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  20. Se a Milano ha fatto la metà di quanto ha fatto come ministra della pubblica istruzione...complimenti a lei e poveri "militonti".

    Concordo con Duhangst, saranno soldi della sua famiglia, ma sono soldi che potevano rendere meno pericoloso lavorare alla Saras di Cagliari.

    Buona giornata Alberto

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