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domenica 18 settembre 2011

Un'associazione contro la chiusura del cinema Cristallo di Dolceacqua

cinema cristallo dolceacqua

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Chi di voi, correggo chi di noi, non si ricorda di un cinemino che adesso non c'è più? Di un cinemino dove si andava con i primi amorazzi, dove forse si è dato il primo serio bacio?

Quasi tutti spariti, sia nei piccoli centri che nelle grandi città, fagocitati dalle multisala estranianti. Resistono qua e là, mosche bianche, questi locali un po' demodé testimoni di un passato recente. Come il Cristallo di Dolceacqua, che però a giugno di quest'anno sembrava anche lui avere i giorni contati.

Così una congrega di appassionati si è riunita in una associazione culturale, "Oltre il Cristallo" (attualmente siamo oltre 130), con lo scopo di continuare a far vivere quel cinema messo in piedi da don Nanni nel 1971. Non si è tanto ingenui da non sapere che non si può vivere di soli film, e quindi lo spazio dovrà essere multifunzionale racchiudendo in sé tutto ciò che è cultura, e anzi partire da qui per estendere avvenimenti anche sul territorio, come buona semenza.

Ecco intanto la prima manifestazione di riapertura, venerdì 23 settembre. Si tratta di una ricca serata incentrata su Jim Morrison e i Doors. Lettura di poesie e concerto del gruppo Insert Coin faranno da cornice alla proiezione del nuovo lungometraggio di DiCillo “When you’re strange”, presentato recentemente (luglio scorso) al pubblico – voce narrante Morgan. Inizio spettacolo ore 21,15. L’entrata è di 7€ (6€ per i soci dell’Associazione “Oltre il cristallo” ai quali verrà consegnata, nell’occasione, la tessera di socio).
Seguirà, nel week end, la programmazione commerciale per i più giovani con la proiezione di “Kung Fu Panda” . Orari: Sabato ore 15,00 – 16,30 – 21,15; Domenica ore 21,15

amicidelcristallo@rocketmail.com

cinema cristallo dolceacqua

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Ringrazio Pierangelo Andrighetto che mi ha aperto le porte per scattare le foto.


cinema balbo dolceacqua
L'insegna storica del cinema Balbo a Dolceacqua

A Dolceacqua esisteva anche un altro cinema, lo storico Cinema Balbo, in funzione dal lontanissimo 1905, uno dei primi della provincia di Imperia, chiuso nel 1975.

Racconto una scenetta che mi è stata riferita
. Un tempo le pellicole che si ricevevano dal distributore erano in vari spezzoni (le pizze) che venivano poi riuniti per la proiezione. Qualche volta, qualche rara volta era successo che lo spezzone del finale era così rovinata da non essere proiettabile o addirittura mancante. E allora Ubaldo Balbo saliva sul palcoscenico e con la sua voce tonante "Adesso come va a finire ve lo racconto io". Altri tempi, altri tempi davvero.



Piccola grande storia
del Cinema Cristallo


I PRIMORDI
Prima del 1971 c'erano ben due sale di proiezione a Dolceacqua. L’insegna di una delle due, il cinema Balbo, è ancora visibile nella via principale. L'altra, che è confluita successivamente nel Cinema Cristallo, era curata da una figura già allora carismatica e piena di energia, quella di Don Angelo Nanni, parroco dalla lunghissima attività a Dolceacqua, ma anche artista, ceramista scultore, decoratore e vignaiolo, oltre che molto attento a coinvolgere i giovani intorno ad un divertimento davvero partecipato, curando eventi anche in vallata e oltre (proiezioni all'oratorio di Isolabona e nelle colonie sul mare, in particolare a Bordighera).
Il contesto, tutto sommato, era molto vicino a quello rappresentato nella prima parte del film "Nuovo Cinema Paradiso". In quell'epoca le televisioni erano ancora poche e spesso venivano viste collettivamente, come succede ora con gli eventi sportivi.

I LOCALI
Sul luogo dove oggi sorge il cinema c'era un orto parrocchiale. Don Nanni vendette alcune proprietà di famiglia per costruire l'immobile allo stato grezzo e vi dedicò, poi, con l'aiuto di molti volontari tra cui i giovanissimi fratelli Andrighetto, Nino Coco e Antonio Viscech, moltissime ore serali, anche fino a notte inoltrata, per arredarlo e rifinirlo.
Le sue doti artistiche gli permisero di dare più di un tocco di originalità, realizzando a mano le centinaia di formelle di ceramica della cornice alta, i bassorilievi della platea e della biglietteria, le lanterne di ferro battuto stile veneziano che contribuiscono all'atmosfera raccolta e il tronco d'albero (utilizzato anche come porta-manifesti) che caratterizza la biglietteria.
Si pensi che la facciata, interamente decorata in ceramica e mattoni, è vincolata dalla Sovrintendenza!

LA DOTAZIONE TECNICA
Sempre all'avanguardia. Il cinema Cristallo è tra le prime 100 sale in Italia a dotarsi del sistema Dolby. Il primo schermo fu sostituito dall’attuale, all'epoca tra i migliori e con alte prestazioni, aumentando, naturalmente il flusso degli attuali spettatori.

QUALCHE CENNO SULL’ATTIVITA'
L'attività nel nuovo locale, che conta 220 posti, inizia nel 1971. Alcuni dettagli sono ancora da sistemare, ma viene proiettato subito un film a colori: Robinson nell'isola dei corsari, film in tecnicolor degli anni ‘60 la cui locandina originale è esposta all'ingresso.
Da quel momento, le proiezioni sono quotidiane, a volte si arriva perfino a proiettare due film in un giorno e la partecipazione di pubblico è molto alta, tra le novanta e le cento persone a proiezione!
Già dopo due anni le prime difficoltà: il 16 mm (passo ridotto), di cui iniziano a mancare i film in catalogo, dopo molti anni di onorato servizio va in soffitta con l'introduzione del 35 mm. Nonostante l'immenso sforzo, si riesce con gli incassi del cinema, i contributi e i proventi dell'attività di ceramista di Don Nanni ad acquistare il nuovo proiettore, che permetterà quindi di mantenere la sala all'avanguardia. E' il 1972.
La citata attività di ceramista (il laboratorio è posto sopra al cinema) non è secondaria. Don Nanni è infatti il primo parroco autorizzato dal Vaticano a servire messa in calici di ceramica. Ne realizza uno di pregevole fattura e a Lourdes gliene ordineranno ben quattrocento, che saranno poi consacrati in una funzione da lui stesso officiata. Tale attività, quindi, insieme agli incassi del cinema e a qualche contributo ha sempre permesso l'equilibrio economico.
Ma torniamo alla vita del nostro cinema: i film devono essere contrattati in una prima fase a Genova, dove ci si reca personalmente ogni quaranta giorni per assicurarsi almeno tre titoli, ma non prime visioni! Nei primi tempi, infatti, si doveva attendere in media ben diciotto mesi per ottenere un film! Per fortuna la distribuzione migliora e i tempi scendono a tre - quattro mesi (rispetto agli attuali venti - trenta giorni).
1975 - Un piccolo grande scandalo. Una tempesta in un bicchier d'acqua: viene proiettato il film Romanzo Popolare con Ugo Tognazzi ed Ornella Muti. l "mal pensanti" dell'epoca gridano allo scandalo e la voce arriva fino in ambienti genovesi e ha risalto sul giornale scandalistico dell'epoca "Abc", per poi spegnersi velocemente, così come era nato .

L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO
Sono in corso ricerche di archivio per documentare i primi quattro decenni di attività.

ELEMENTI CHE HANNO DETERMINATO LA CRISI
Il moltiplicarsi delle possibilità di svago, la maggiore mobilità, la televisione tradizionale prima e quella digitale poi hanno portato un po' dappertutto al ridimensionamento del numero di cinema funzionanti.
Dal 1981, con la chiusura delle due sale, la città di Ventimiglia di 25.000 abitanti, rimane senza cinema per oltre 20 armi. La recente riapertura del Cinema- Teatro, avvenuta pochi anni fa, aumenta la concorrenza vicina.
Un complesso sistema di distribuzione, che privilegia le grandi sale, impedisce una programmazione di medio termine sul circuito commerciale e addirittura, per improvvisa modifica della disponibilità dei film più visti, a favore delle grandi città, si è costretti a riprogrammare, pur arrivando a proiettare le prime visioni dopo una - due settimane al massimo.
Anche la qualità di molti film commerciali, spesso provenienti dagli Stati Uniti, che si riduce progressivamente è probabilmente causa della progressiva disaffezione. Continuano tuttavia a suscitare interesse le commedie provenienti dagli Usa.
Ma la lenta discesa è inesorabile e non permette più di accantonare somme per interventi straordinari.
Una discesa a dir il vero non costante, con alcuni film anche italiani che riscuotono un discreto successo, o in occasione di colossal come Avatar di Cameron o la serie di Il signore degli anelli, preceduti da una grande promozione, o il riuscito esperimento di recenti e ben organizzate rassegne.
Bisogna risalire tuttavia alla proiezione del film Titanic per rivedere la sala davvero gremita, fino al limite delle sue capacità.
Nel 2009 si spegne il fondatore, che tuttavia ha continuato fino alla fine ad aprire il cinema e ad assicurare il servizio di biglietteria.
La necessità di modifiche all'impianto di riscaldamento, i costi stessi del gasolio, ma soprattutto l'affacciarsi della necessità di un rilevante investimento per passare al sistema digitale, ha posto una pesante ipoteca sul futuro del cinema. Attualmente, infatti, il 60% dei titoli è ormai distribuito su digitale e il tradizionale supporto a 35 mm sopravviverà non oltre la metà del 2013.
Due anni di tempo al massimo, quindi, per rilanciare la sala, far quadrare i conti,


UN’IPOTESI PER IL RILANCIO
Alcuni conguagli giunti ad appesantire i conti, l'impossibilità per la Curia e per gli Enti Pubblici oggi in forte difficoltà finanziaria e la scarsa risposta da parte dell'utenza, avevano di fatto già condannato il cinema. Qualcosa tuttavia è scattato. Nel corso di poche riunioni, l'ipotesi di chiudere per sempre un'avventura così significativa ha stimolato uno scatto d'orgoglio per garantire la possibilità per tantissime persone della vallata, turisti di passaggio e soprattutto per i cittadini di Dolceacqua di continuare a godere a chilometri zero di una serena serata di svago, magari preceduta o seguita da una piacevole sosta presso uno dei numerosi ristoratori vicini. Un risveglio di attenzione in ricordo del fondatore e per rispetto degli operatori da sempre non retribuiti, attenzione che non può andare perduta, ma che deve anzi essere rafforzata e consolidata in un soggetto completo (associazione, cineforum e circolo culturale) che rilanci attraverso le nuove tecnologie e le moderne possibilità di interagire attraverso la rete, un rinnovato interesse per tutte le proposte culturali, con un coinvolgimento dal basso. Il collegamento con le persone attive, con le altre associazioni e gli Enti e con tutta la vallata, per affiancare al canale tradizionale una serie di attività didattiche con le scuole e per diverse fasce di età, l'organizzazione di rassegne, dibattiti, proiezioni di documentari fino ad arrivare a film in lingua straniera permetterà quell'indispensabile e costante interesse senza il quale l'investimento finanziario, pur reperendone i fondi, non avrebbe senso. Solo la presenza di un pubblico darà senso all’introduzione del digitale e delle nuove opportunità che esso offre (allargamento ad altri canali di distribuzione, eventi sportivi e musicali di livello).Ma il progetto parte dal Cinema anche per tentare di andare oltre. Per la socialità, per lo stare insieme, per il confronto tra le persone, stimolati nel dibattito magari proprio dalla proiezione, per il superamento della solitudine dei Tempi Moderni ben rappresentati da Chaplin molto tempo fa, ma ancora attualissimi.

Associazione Amici del Cinema “Oltre il Cristallo”
amicidelcristallo@rocketmail.com


16 commenti:

  1. Spassosa la storiella :D

    Al mio paese, oggi sulle 3.000 anime, ma quando io bambina-ragazzina molto più popolato, avevamo il 'cinemino'.
    Bellissimi ricordi, bè ma precedenti ai primi amorazzi :-)
    Tutte le domeniche il cine era sacrosanto. Ricordo il prezzo del biglietto: 55 lire! :-)
    Oggi abbiamo altri spazi per manifestazioni culturali ok, ma ... niente cinema ahinoi!

    g

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  2. Chi in un modo chi in un altro, siamo stati tutti coinvolti in valle perché il Cristallo non chiudesse...
    Roberta

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  3. Cercherò di dare il mio modesto contributo. Non fosse altro per la memoria di Don Nanni.

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  4. Di fronte a casa mia c'è ancora il vecchio cinemino, sul retro della casa del popolo. Una di quelle col simbolo del vecchio PCI ancora sul muro esterno. E il biglietto a cinque euri. :)

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  5. Cinema Cristallo occupato... fateci un pensierino, suona bene. ;)

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  6. Qui l'unico cinema è di proprietà pubblica e l'hanno chiuso perché "i fondi sono stati dirottati per pagare il servizio di scuolabus".
    Dopodiché, che gli puoi dire?

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  7. erano favolosi quei cinema... a Genova in pochi anni vennero chiusi parecchi cinema nel centro per fare posto alle multisale... ora per fortuna sembra che ci sia un ritorno.
    Speriamo

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  8. Maistretu19/9/11 14:02

    a Pigna si proiettava nella cappella di S.Antonio, seconda metà anni sessanta, serate indimenticabili, Ben Hur, lo sbarco in Normandia.. persone che seguivano le scene scansando i proiettili, alla proiezione di Ombre Rosse, scene di autentico panico, incitamenti nelle lotte corpo a corpo, che magia quel cinematografo messo su dal parroco don Bellotto, e noi, che allora servivamo la messa ricevevamo un biglietto gratuito dopo otto messe servite, si andava a servire alla messa prima che suonava alle sei del mattino ed iniziava verso le sei e trenta.. era veramente un altro tempo caro Alberto, ricor4do una sera che uscimmo, finita la proiezione e trovammo Pigna tutta imbiancata, ero con mio padre e mi dette la mano..atti non usuali per quel tempo..quell'immagine, quel tepore, quel silenzio, sono li, come il finale del film raccontato dall'Ubaldo.
    Maistretu

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  9. Era proprio in centro il cinemino, si chiamava "Cinema Concerto" chiuso da qualche anno..

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  10. Lunga vita all'associazione ed alla sala multifunzionale. Avete fatto un'azione favolosa ed inoltre trovo ottima l'idea di dedicarla a differenti attività, perché, forse, restando solo cinematografo non avrebbe potuto richiamare molta gente. Se posso fare qualcosa da qui nel sud della Francia, dimmelo via mail. Un cordialissimo saluto.

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  11. Che bella questa storia e sapere che il cinemino si è salvato! Come dici tu, ognuno di noi ha avuto il suo, persino in una grande città come Milano, dove i piccoli sono proprio spariti tutti.

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  12. io per fortuna abitando in una grande città ho avuto a disposizione molti cinema.. anche se quando ne chiude uno storico mi spiace veramente, ecco il tuo cristallo mi fa pensare al labirito, che prima era un cinema parrocchiale e poi un cineclub dove proiettavano sempre film particolari

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  13. Ricordo in sequenza lo schiudersi delle tende rosse, lo sguardo incredulo di Jacqueline, che veniva a recuperare i figli, posarsi sul seno della Muti e il finimondo in sala... gli strascichi perdurarono un paio di domeniche. Dopo lo scandalo, per la prima volta i genitori pretendevano di conoscere il titolo del film per lasciarci prendere la corriera e andare al Cristallo, poi ritornò un rituale come la messa, tassativo di domenica, e il titolo del film per noi un dettaglio, come l'omelia del parroco...

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  14. Da ragazzi a Ventimiglia si andava la domenica pomeriggio al cinema IDEAL denominato "pidocchetto" era una sala unica divisa da una ringhiera, davanti era la platea dietro la galleria, quando si voleva fare i furbi e si scalalcava la ringhiera per passare da una parte all'altra la maschera (un vecchietto) ci dava dei sonori scappellotti. Vendevano delle gomme da masticare così dure che duravano per tutta la proiezione del film. Nonostante tutto bei tempi.
    Piero

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  15. Associazione "Oltre il Cristallo"24/9/11 12:11

    A Dolceacqua, ieri, sabato 23 settembre ha riaperto i battenti il Cinema “Cristallo”. È iniziata la grande sfida per il rilancio della storica sala.
    In programmazione il lungometraggio di DiCillo su Jim Morrison e i Doors “When you’re strange”; interessante e suggestivo documentario sulla fine anni ’60, sull’atmosfera trasgressiva e ribelle di quegli anni: il Vietnam, gli assassinii di Bob Kennedy e di Martin Luther King, la strage di Charles Manson, il no alla guerra, e anche l’irrompere degli acidi nella vita di tanti giovani e nel destino funesto delle rock star. Un pubblico formato da chi quegli anni li ha vissuti, ma anche da molti giovani che conoscono quell’epoca attraverso la musica e il cinema. Le sonorità degli “Insert coin” hanno accompagnato la proiezione e la lettura dei testi poetici di Jim Morrison: “Quando sei strano, i volti vengono fuori dalla pioggia. Quando sei strano, nessuno ricorda il tuo nome.” L’angoscia esistenziale, il bisogno di diventare protagonisti del proprio presente toccano in profondità, a distanza di 50 anni.
    L’Associazione “Oltre il cristallo”, che ha organizzato la serata, ha annunciato come l’attività di promozione e di sensibilizzazione a favore del salvataggio del cinema stia portando frutti. Si sono raccolti ormai 4000 €, è stata raggiunta la quota di 150 tesserati e si è attirata l’attenzione di un sensibile mecenate, disposto a contribuire alle spese necessarie per i lavori più urgenti.
    La programmazione del “Cristallo” prevede la proiezione del film per bambini “Kung fu Panda” in questo week end (con 2 spettacoli pomeridiani e 1 serale la domenica); mentre altre serate “oltre il cinema” sono previste per il mese di ottobre.

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  16. Ormai abito molto lontano, ma domenica 27, complici il ritorno in famiglia per le feste di Natale, andremo con mio figlio e mia moglie a vedere "il mio amico Nanuk".
    Credo che l'ultima volta che sono andato al Cristallo correva l'anno 1990, per "l'Attimo fuggente".
    E' una magnifica iniziativa e, a tre anni di distanza da questo articolo, è un vero piacere vedere che il progetto va avanti, che il Cristallo vive ancora!

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