Sesto San Giovanni (MI), via XXIV maggio
Un anno fa pubblicai questa foto (anche l'ingrandimento) scattata a Sesto San Giovanni. Scrivevo tra l'altro
Invece Polly, che non è perfida, ma si diverte così, a gufare, aveva commentato
Oggi Andrea s'è fatto vivo su quel post
Messaggi in bottiglia, piccole storie della rete, amori che nascono e finiscono. Conforta sapere che dietro a questi monitor si intrecciano vite reali e non evanescenti batuffoli virtuali.
Mi piacerebbe molto adesso sapere dove sono, e spero ancora assieme, e spero ancora innamorati, e spero sempre felici.
Invece Polly, che non è perfida, ma si diverte così, a gufare, aveva commentato
che bello che bello!!! sono curiosa di sapere!!
(per me si sono riempiti di corna, lei gli ha graffiato la portiera dell'auto, lui ha raccontato a tutto il bar di come lei praticava le fellatio etc etc etc.)
Oggi Andrea s'è fatto vivo su quel post
Ciao ragazzi sono andrea, ovvero l'autore del graffito, sono stupefatto di aver trovato un'opera mia in rete, è la prima volta che mi succede una cosa del genere, mi rende felicissimo, anche se ora sinceramente quel cuore ha valore zero perché non sono piu insieme alla ragazza... Ora per chi volesse aggiungermi su facebook, lì ho ancora altri graffiti che ho fatto qui a sesto san giovanni, mi chiamo andrea di stefano.
Grazie ancora per aver pubblicato le foto del mio graffito!;)
Messaggi in bottiglia, piccole storie della rete, amori che nascono e finiscono. Conforta sapere che dietro a questi monitor si intrecciano vite reali e non evanescenti batuffoli virtuali.
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Da esecutore (amatoriale) di graffiti, che cerca di lasciare qualche storia come questa scritta sui muri, non posso che apprezzare infitamente il tuo inetrvento.
RispondiEliminaGrazie
Che incontri si fanno!
RispondiEliminaQuesta di incrociare persone che altrimenti mai si sarebbero incrociate è' una delle cose più belle della Rete.
RispondiEliminaAhem...
RispondiEliminami fai passare per una brutta persona XD
Ah ah, Polly l'aveva un po' romanzata, ma c'aveva preso ;)
RispondiElimina@Lorenzo
RispondiEliminaMa il colonnello, il capitano, il maresciallo permettevano tutto ciò?
C'est la vie!
RispondiEliminaChe storia curiosa.. anche la rete in fondo non è così grande come sembra.
RispondiEliminagià questa è la vita. La cosa importante è viverli con i loro lati positivi e quelli negativi che tanto ci fanno soffrire.
RispondiEliminaavevamo, una notte nel lontano 1977, in quell'inferno del Friuli terremotato, 30 carri armati Leopard ed M60 più una serie di 18 pezzi di artiglieria pesante M105 più una ventina di mezzi m113, ebbene quella notte scrivemmo sulle fiancate W Don Bosco e Yanki go Home, i carri venivano lavati con il gasolio e la polvere deposita costituiva uno strato dove la scritta appariva come dipinta.. venimmo denunciati poi nel 1978, insieme ad altre due denunce, il grande Presidente Pertini mi fece la grazia.
RispondiEliminache tempi caro Alberto!
Maistretu
dimenticavo i carri erano schierati pronti per una uscita al mattino seguente, sfilarono con le scritte, scortati dai Carabinieri portarono un messaggio di pace per le strade del Friuli
RispondiEliminaMaistretu
@Maistretu
RispondiEliminaGrazie per questa bella testimonianza. Feci, da militare, un documentario a Persano sui Leopard, e "viaggiai" molto sugli M113.
Cose proprio da... rete! Tutto molto bello!
RispondiEliminaMa tu guarda! Una bella storia, comunque.
RispondiEliminaMa pensa te...piccolo villaggio globale anche la rete , allora!
RispondiEliminaMeno male che Sesto fa discretamente schifo e che quel graffito era su un muro anonimo - che quindi ha abbellito. Pensa come m'incaxxo io quando vedo cose così su monumenti di pregio storico, artistico e architettonico, a maggior ragione al pensiero che quell'amore - o presunto tale - potrebbe essere morto e sepolto prima ancora che si asciughi la vernice della bomboletta!
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