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lunedì 3 settembre 2012

Carlo Maria Martini


Milano. In coda davanti al duomo per rendere omaggio alla salma del cardinale Carlo Maria Martini
Scattate ieri mattina


Ripubblico tale e quale questo post del giugno 2008

Vanità, invidia e calunnie, vizi capitali della Chiesa
Quando uno arriva a una certa età e si è buttato ormai alle spalle la carriera dovrebbe essere più libero di parlare e dire quello che veramente pensa. Non è così per gli uomini di potere che avendo mentito per tutta la vita rimane loro il vizio anche a un passo dalla tomba. Ci sono le eccezioni e Carlo Maria Martini, cardinale, è una di queste. A dir la verità non le mandava a dire nemmeno quando era arcivescovo di Milano. Mi ricordo i visi ingrugniti dei dirigenti di Comunione e Liberazione, Roberto Formigoni in testa, a cui Martini negava pubblicamente qualunque favore per i loro numerosi affari, e mi ricordo anche i politici delusi da un prelato così poco, anzi per niente, propenso a mischiare le cose di Cesare con quelle di Dio. Riporto alcuni passi che il cardinale ha pronunciato commentando i brani della lettera di San Paolo ai Romani dove si parla del peccato durante gli esercizi spirituali a Galloro vicino ad Ariccia.

Tutti questi peccati, nessuno escluso, sono stati commessi nella storia del mondo, ma non solo. Da laici, ma anche da preti, da suore, da religiosi, da cardinali, da vescovi, e anche da papi. Tutti.

E poi c'è anche l'inganno che per me è anche fingere una religione che non c'è. Fare le cose come se si fosse perfettamente osservanti ma senza nessuna interiorità.

Il vizio clericale per eccellenza: l'invidia. Ci sono persone logorate dall'invidia che dicono "Che cosa ho fatto io di male perché il tale fosse nominato vescovo e io no".

Devo dirvi anche della calunnia: beate quelle diocesi dove non esistono lettere anonime. Quando io ero arcivescovo davo il mandato di distruggerle. Ma ci sono intere diocesi rovinate dalle lettere anonime, magari scritte da Roma.

Ci piace più l'applauso del fischio, l'accoglienza della resistenza. E potrei aggiungere che grande è la vanità della Chiesa. Grande. Si mostra negli abiti. Un tempo i cardinali avevano sei metri di coda di seta. Ma continuamente la chiesa si spoglia e si riveste di ornamenti inutili. Ha questa tendenza alla vanteria.

Anche nella Curia romana ciascuno vuole essere di più. Ne viene una certa inconscia censura nelle parole. Certe cose non si dicono perché si sa che bloccano la carriera. Questo è un male gravissimo della Chiesa, soprattutto in quella ordinata secondo gerarchie perché ci impedisce di dire la verità. Si cerca di dire ciò che piace ai superiori, si cerca di agire secondo quello che si immagina sia il loro desiderio.

Ci sono vescovi che non parlano perché sanno che non saranno promossi a sede maggiore. Alcuni che non parlano per non bloccare la propria candidatura al cardinalato.


Bel quadretto, pennello di cardinale.




25 commenti:

  1. Solo un uomo consapevole se esprime senza peli sulla lingua.
    Buona settimana

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  2. Solo uomini come lui sono degni d'essere chiamati servitori di Cristo!

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  3. Aspettavo il tuo post e immaginavo fosse in questi termini. Anche Don Gallo, 10 giorni fa a Ospedaletti, ha avuto parole di favore solo nei suoi confronti. Un filo di ossigeno è venuto meno in mezzo ad una enorme nube di anidride carbonica.
    Ciao Martini, avevi anche un bel cognome.

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    1. pignasca3/9/12 12:37

      .....già, bel cognome, vero? ;-)

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  4. ieri sono stata ad una messa per una commemorazione di due persone care defunte, il prete officiante è un gesuita ed ha conosciuto il cardnale, per cui ci ha parlato anche di lui, ad un certo punto infervorato dalla predica ha sparato un: non vi fate dire delle cazzate, sono rimasta di stucco e ho pensato..però 'sti gesuiti!!!!

    p.s. non mi è piaciuta la polemica di alcuni su fb sul fatto che lui abbia potuto rifiutare l'accanimento terapeutico, come a sottolineare una diversità di trattamento, che è vero c'è, ma non mi pare bello mettere l'accento solo su questo

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  5. credo che quel filo di ossigeno non sia venuto meno. Anzi.... Lo testimoniano le decine di migliaia di persone in fila davanti al Duomo. La su parola, i suoi moltissimi scritti, la sua testimonianza, la sua fede forte e inquieta, i suoi studi sulla Scrittura, le sue riflessioni sull'impegno politico, i suoi confronti culturali, la sua spiritualità profondissima. Il suo lascito è veramente enorme, una incredibile quantità di materiale per meditare su questa Chiesa che compie 50 dalla storica apertura del Concilio Vaticano II in questa Italia così diversa da allora e con un orizzonte sociale, politico e culturale tutto da costruire. A ciascuno il compito di approfondire il suo insegnamento partendo ciascuno dalla prospettiva che preferisce. Nello spirito del dialogo. Come lui ha fatto per tutta la sua vita.

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  6. Se gli uomini di chiesa fossero tutti come lui non diventerei lo stesso un credente, ma forse smetterei di essere antireligioso, o lo sarei in modo più pacato... :)

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  7. In quella lunga teoria di persone che hanno reso omaggio al Cardinale Martini c'erano anche non credenti, a testimoniare la grandezza di quest'uomo, che sapeva davvero parlare a tutti.

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  8. luigi guasco3/9/12 10:46

    Sono ateo, ma rispetto i credenti, sopratutto quelli come il compianto Cardinale Martini.

    Se tutti i gerarchi vaticani fossero come lui, la religione avrebbe più credibilità!!

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  9. Ha seminato, peccato che non ci sia nessuno pronto a raccogliere il raccolto, frutto di quella semina. Si diranno e scriveranno tante parole su quello che ha detto e scritto, ma saranno solo esercitazioni filologiche.
    I tempi per applicarle non sono ancora maturi e quando lo saranno sarà, forse, troppo tardi.
    Ciao.

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  10. Simona Angelucci3/9/12 12:37

    Il papa ieri all'Angelus non lo ha nemmeno nominato. La notizia si commenta da sola.

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  11. si la chiesa di Roma è poco sensibile ai suoi uomini migliori e quando questi uomini si allontanano dallo scrigno romano si prodiga proficuamente per dimenticarli o farli dimenticare.. altri prima di Martini hanno pagato ed altri pagheranno questa chiesa è una macchina perfetta divoratrice di coscienze e sensibilità.

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  12. Il fatto è che la Chiesa è fatta di uomini, quindi eccellenze come lui sono rare per natura, e per quanto possa cambiare in futuro (anche se lo si dimentica per la poca pubblicità, ci sono stati dei cambiamenti), questo non cambierà mai, a meno che non cambi la natura umana stessa

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  13. Un uomo che dice la verita' é sempre respinto dai potenti

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  14. nonostante le sue parole rimane un uomo di Chiesa ovvero di quella "istituzione gerarchico-politica" che utilizza la religione a proprio uso e consumo - scusa ma in me prevale il dubbio e la diffidenza! ciao

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  15. Mi chiedo come mai, pur nella piena consapevolezza dei vizi della Chiesa, come mai non sia mai uscito da questa istituzione.

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    1. Perchè egli è stato chiamato al compito di comprendere e trasmettere il messaggio di Dio, compito della Chiesa (anche solo per la cultura e il tempo richiesti per tale opera)

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  16. innocui neanche tanto cher Lorenzo, questi unti dal Signore hanno fatto ammazzare e ridurre in povertà intere comunità in Sud America. ricordi Romero? e la Teologia della Liberazione? Il Nicaragua? lo scandalo IOR? e le violenze taciute sui bambini? No, la chiesa di Roma è la negazione della fede.magari ci si consola con personaggi come Martini, ma restano piccoli squarci di luce in un mondo fatto di tenebre..
    Maistretu

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    1. Il "mondo fatto di tenebre" riguarda tutti, non solo la Chiesa, e gli uomini come lui sono rari in generale, non solo entro la Chiesa di Roma, la quale poi lo ha anche ammesso di non essere perfetta (la Dei Verbum -uscita dal Concilio Vaticano II- l'ha definita "Santa eppure bisognosa di purificazione", e i Padri della Chiesa "Casta Meretrix" -Prostituta Casta, se non conosci il latino). Innocua nel senso che oggi il suo potere è abbastanza limitato.

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  17. santograal4/9/12 21:25

    Il più bel commento l'ha fatto la Jena su "La Stampa": Intelligenza. Se la Chiesa fosse un'istituzione intelligente Martini ne sarebbe stato il Papa".
    Più chiaro di così...

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  18. Quoto Zio Scriba.

    La chiesa o se vogliamo,tutte le religioni non sono altro che formazioni politiche che si ammantano di virtù basate sulla violenza, ognuna minaccia fuoco eterno nell'al di la, molte lo attuano nell'al di qua...aveva ragione Voltaire,

    Se vuoi un popolo cosciente, radi al suolo le chiese e al loro posto erigi scuole.

    Buona serata Alberto.

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  19. Aggiungo (e scusate se sono asfissiante): pretendere che la Chiesa non cada nei mali dell'uomo, compresi i peccati maggiori, è tra le peggiori forme di paganesimo.

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  20. Incredibile: per una volta siamo d'accordo!

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  21. la Fede è lo scandalo è pietra d'inciampo...
    il dramma politico è questa chiesa di Roma, che costa allo Stato Italiano svariati mliardi di euro, più le scorte, più i voli di Stato, più l'8 x mille degli oneri di urbanizzazione. questi soldi sono i nostri soldi, sono i soldi che si tolgono ai servizi, alla scuola, ecc il tutto x mantenere all'ingrasso un esercito di prelati spesso frustrati e sessuofobi..
    Maistretu

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    1. Aggiungi che sta sfumando anche l'idea di far pagare l'Imu per decreto agli edifici non di culto appartenenti alla Chiesa, con una perdita per lo Stato italiano di oltre 800 milioni di euro! Chi invece si è visto distrurre la casa dal terremoto è ugualmente obbligato a farlo!
      Hai ragione, uno dei mali più gravi d'Italia è avere il Vaticano all'interno del proprio territorio nazionale!

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