Roma, ponte Milvio - Rimozione dei lucchetti dell'amore, ieri
Quando due si amano pazzamente ne combinano di tutti i colori. Altrimenti che pazzia sarebbe. Poi quando la fiamma si spegne o si affievolisce e si guarda indietro ognuno ha la sua reazione. Può essere di allegra autoironia o di sofferta autocommiserazione.
Fra le cose meno pazze, direi quasi normale, c'era (c'è ancora?) il vezzo di incidere sul tronco di un albero cuori bersagliati dalla freccia di Cupido, con tanto di nomi e data.
Poi venne quella volpe di Federico Moccia, in combutta con tutti i ferramenta d'Italia, e niente fu più come prima. Ma le vicende umane hanno per loro natura una fine. E così ieri da ponte Milvio a Roma sono stati rimossi tutti i lucchetti che nel corso di questi anni gli innamorati pazzi (lo saranno ancora?) vi avevano incatenato con la speranza di incatenare le loro vite. In discarica? Da un rottamaio? Non si sa.
Facile che adesso esca un nuovo Moccia con una nuova furbata.
Lo so che ci sarebbero cose ben più serie e importanti di cui parlare. Lo so.
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i cosiddetti lucchetti dell'amore mi hanno fatto sempre un po' incazzare... ma è possibile che nessuno ha mai fatto nulla per impedire uno scempio del genere? e non perché voglio difendere un monumento dalle contaminazioni, proprio per il significato diseducativo che questa cosa ha avuto, trattandosi per lo più di ragazzini
RispondiEliminaA me 'sti lucchetti dell'amore fan tenerezza e non li avrei tolti.
RispondiEliminaMi sembrano un segno di speranza e una sorta di offerta propiziatoria agli Dèi dell'amore.
sono tanti, troppi: non so se li hai mai visti dal vero, è uno spettacolo che fa solo molta tristezza, e non tenerezza.
Eliminafossero pochi, potrei anche capire, ma qui siamo di fronte a una situazione che comunica solo una sorta di protagonismo da due soldi ("anche noi abbiamo messo il lucchetto..." "è come fossimo entrati nel romanzo (?) di moccia...")
Non ho mai letto, di proposito, Moccia e mai lo leggerò.
EliminaA me questi ragazzi fanno davvero tanta tenerezza, mi ricordano come ero ingenua (e stupida) io alla loro età, convinta di essere originale, diversa e speciale, senza che mi passasse manco nell'anticamera del cervello che fossero pie illusioni, dovute alla mia immaturità.
La proposta che ho letto su Facebook di fonderli sulla porta di Moccia la trovo estremamente valida ;-)
RispondiEliminamah... io ho sentito dire che sono stati spostati in un museo per una esposizione temporanea.... dopo non so che fine faranno.
RispondiEliminacaspita dal popolo italiano per queste cose ci si può aspettare anche cortei e mobilitazioni... per il resto chiaramente no.
RispondiEliminanon so se mi stia più sulla minchia Moccia o chi lo legge.
RispondiEliminaio avrei fatto pagare la rimozione e la pulizia del sito a Moccia.
RispondiEliminalucchetti e IPad foto e gridolini.. siamo un paese infestante come la gramigna..
RispondiEliminaMoccia il nouvelle Proust de noartri..
i miei nervi sentitamente ringraziano
RispondiEliminaandrebbe denunciato per devastazione del patrimonio artistico quel moccia
RispondiEliminaCina, Giappone, Serbia...Tutti paesi dove il lucchetto usato come "legame amoroso" esisteva già prima dell'era Moccia.
RispondiEliminaAuguriamoci che la prossima "uscita" sia più originale e meno...invasiva. :-)
Ci sono anche quelli ancora più storici che si trovano su al Parco Mellini, dove c'è una delle viste più belle di Roma!
RispondiEliminaEppure, è un argomento serio, serissimo.
RispondiEliminaCiao Alberto e buona giornata. Quel semplice lucchetto è il simbolo di un diffuso conformismo che si esprime in molteplici forme, molte delle quali discutibili. Sempre per mantenermi a questo fenomeno, se tutti volessero sugellare il loro "amore" eterno con un cuore inciso sul tronco di un albero, tempo qualche anno e avremmo intere foreste decimate. Quell'incisione, infatti, può diventare il veicolo per trasmettere parassiti o infezioni all'albero, anche letali. Quei lucchetti, potevano essere "simpatici" quando erano poche decine. A centinaia su un ponte storico, era veramente un brutto spettacolo. Al pari di quelle scritte, sempre dedicate al grande amore, che deturpano i muri delle città, monumenti compresi.
Inotre, come dice Ernest... per queste cose siamo dei maestri, sempre pronti ad emulare ed a mobilitarci. Per quelle serie....
Spero, almento, che il costo della "rimozione" sia ammortizzato dalla vendita per riciclare gli stessi.
Speriamo che riciclino tutta quei lucchetti ;-)
RispondiEliminaL'amore quello no, non si può riciclare :-)
Speriamo non abbiano fatto la stessa fine i sentimenti che li avevano incatenati sul ponte romano - simpatica iniziativa naufragata sotto il peso metallico, dell'eternità a cui anelava...ciao ciao
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