mercoledì 19 settembre 2012
Rocco e gli altri
Nascere e crescere in un paesino ha i suoi bei vantaggi, soprattutto per quelli come me che, vele al vento, sono andati a vivere altrove. Quando ci ritorni ritrovi gli amici d'infanzia che lì hanno continuato a vivere, ma può anche capitare che, per pura combinazione, ti incontri con l'amico che non vedevi da tanto, anche lui andato ad abitare altrove, come Rocco della foto, e allora è un una gara di "ti ricordi quella volta che ...", che sono quasi sempre storie da ridere. Ma poi pian piano affiorano fatti più seri sopiti nella memoria dell'uno o dell'altro, e che a vicenda le due memorie innescano.
Ernest in questo post parlava dei ricordi legati a oggetti sepolti nei cassetti. Un amico come Rocco e altri sono cassetti di ricordi viventi.
Sto ripartendo per Milano.
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è la magia delle nostre valli, dove ci si conosce, ci si perde, ci si ritrova quasi per miracolo senza sapere da dove cominciare. ognuno con il suo delirio da raccontare, i suoi sogni mancati e le sue fortune.. certo rivedere persone scatena ricordi e fantasie e mescola le carte fino a farci credere che il tutto è ancora li, li che ci attende, come una poesia che rimane dentro alle pagine intonse di un libro.. è una bella poesia Alberto quella che ci si sostiene e ci riconsegna a luoghi e persone credute scomparse..
RispondiEliminaMaistretu
Causa continui traslochi dei mei genitori, non ho amici del paesello natìo.
RispondiEliminaMa se anche li avessi non so se li apprezzerei, io sono una che, voltata la pagina, non torna indietro.
Della serie: torna a casa Lassie? - ciao
RispondiEliminaCi vogliono persone così, che ci riportano alla mente i ricordi.
RispondiEliminaIntanto grazie per la citazione amico mio... e poi aggiungo che è bello riprendere in mano il filo dei ricordi con qualcuno che magari non si vede da un po' di tempo, si ha come la sensazione di avere messo in un angolino per un po' quei fatti, quegli eventi vissuti insieme che ritornano subito alla luce appena si incontra un testimone di quel periodo. Credo davvero che rivivere assieme i ricordi si splendido, se poi alle parole si aggiunge un bicchiere di buon vino (o magari una grappa) e una sigaretta, la magia è servita.
RispondiEliminaun saluto
è proprio Rocco! sono più di 30 anni che non lo incontro.
RispondiEliminaNon sono ancora pronta a questo tipo di revival, non sono come l'amica Dalle8alle5, ma come lei, una volta che ho voltato pagina, non sento la necessità di guardarmi indietro.
RispondiEliminaLa volta che Annamaria, una compagna di scuola ha cercato di riannodare i fili, capendo che andava "alla ricerca del tempo perduto", ho tagliato corto.
Mi stanno bene gli Amarcord se restano tra le righe, ma se gli incontri hanno il solo fine del "ti ricordi"...forse tra 20 anni potrò pensarci...ma forse.
Gran bella cosa quando capita quello che tu qui racconti. A volte il tempo sembra essersi fermato. Più spesso, credo, diventa, un fatto così, occasione per inverare laicamente il presente.
RispondiEliminaMitico, sembra uno degli "zztop"
RispondiElimina"sono cassetti di ricordi viventi" Che bella espressione @Alberto-
RispondiEliminaviva,pulsante sa di buono - Peccato,io non ho di questi cassetti,ricordi si,tanti .
In quel famoso cassetto ho appena trovato una foto di Rocco. Bello col grembiule delle elementari. Eravamo in seconda, anno 1960.
RispondiEliminaE I maralagia ?
EliminaCome quando si aprono vecchi cassetti rimasti chiusi da tanto c'è un po' di polvere (traduci: malinconia). Io almeno sento così, anche se non sono nata in un paesello che ho lasciato per Milano. Ma ritrovare qualcuno con cui sono stata magari molto intima al tempo degli studi e rivederlo dopo una pausa magari di 20 anni, mi mette una terribile malinconia. Sarà perché mi rimbalza indietro a qualcosa che ormai è perduto.
RispondiEliminaAvendo vissuto gran parte della mia vita in una città come Roma, dove anche i rapporti sono "dilatati", difficilmente avrei potuto incorrere in incontri come questo. Oggi che, tuttavia, mi sono allontanato dalla stessa per vivere una realtà urbana più piccola (ma ancora troppo vicina a Roma per non subirne le "contaminazioni" negative) capita che tornando nel vecchio quartiere possa incontrare qualche ex. Allora, sempre più spesso, mi accorgo che ci capita anche il "ti ricordi"!
RispondiEliminaCiao Alberto, buon fine settimana.
Questo è molto vero. è successo con me. I sentimenti sono mix di felicità e solitudine.
RispondiEliminaE' una sensazione che conosco bene:mi sono allontanata da oltre quarant'anni,ed ogni volta che ci ritorno riscopro il piacere di riannodare il filo dei ricordi,anche se non tutti i ricordi sono belli e piacevoli,se si va un po più a fondo.
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