Quando nel pieno dell'estate avevo sentito che il governo avrebbe proibito slot machine e videopocker distanti meno di cinquecento metri da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri sociali, m'era venuta una genuina risata, e subito avevo pensato che il lucidissimo cervello del ministro tecnico Balduzzi si fosse un po' obnubilato per il caldo. In pratica con quel provvedimento tutte le macchinette mangiasoldi avrebbero potuto funzionare solo in lande desolate lontano dai polli da spennare.
Avevo ragione. Era il caldo. Infatti adesso che qualche arietta frescolina ha preso a svolazzare vedo che quella norma è stata buttata dalla finestra. In compenso un'altra, che sarà presentata oggi nel consiglio dei ministri, ha fatto capolino. Dice che la pubblicità di tutti i giochi d'azzardo «è vietata all'interno di programmi televisivi rivolti ai minori, nei venti minuti precedenti e successivi degli stessi e nell'intera fascia oraria dalle 16 alle 19.30».
Bravo ministro della Salute Balduzzi. Come se il vizio del gioco fosse cosa da bambini e non coinvolgesse invece le generazioni adulte. Famiglie si sono sfasciate, e altre si stanno sfasciando, perché uno dei due coniugi, o tutti e due, si giocavano fino all'ultima lira (scusate l'arcaismo) disponibile. E adesso nelle Asl vengono fuori gli psicologi specializzati in ludopatia. Più schizofrenici di così.
Lo sanno tutti che a questo rigoglioso fiume di denaro ciucciano lo Stato la mafia la camorra la 'ndràngheta le infinite bande di quartiere ormai multirazziali e buoni ultimi i gestori dei bar che ci guadagnano di più con la bisca legalizzata che con i caffè e gli aperitivi.
Vedo caro ministro tecnico Balduzzi che le stanno tirando la giacchetta tutti quelli che ho testé nominato. Lei non ha problemi di voti e dunque potrebbe avere un guizzo di coraggio, appena un guizzo. Vieti per cominciare tutta, ma proprio tutta, la pubblicità infame pagata anche da qualcuno con il ricavato degli orecchini della nonna venduti a un "Compro oro". Un primo piccolo passo. Come lo fu per il fumo.
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Ma figurati!
RispondiEliminaE' lo stesso governo in primis ad avere tutto l'interesse che le macchinette mangia soldi ne mangino il più possibile.
Infatti l'ho messo al primo posto nella lista di quelli che ciucciano.
Eliminaqualcuno sa dirmi come è finita con la multa da 98 miliardi di euro per evasione fiscale alle 10 società concessionarie delle slot machines in Italia?
RispondiElimina@Gimmi
EliminaCon sentenza della Corte dei Conti depositata il 17 febbraio di quest'anno i 98 miliardi sono stati ridotti a 2,5 miliardi. Bravi, bene. QUI in pdf la sentenza.
OT
E così nemmeno quest'estate ci siamo visti.
Sarebbe proprio da vietare come la pubblicità delle sigarette, ha perfettamente ragione.
RispondiEliminaHo idea che un tempo qualche provvedimento analogo esistesse, forse anche le case di tolleranza erano soggette a distanze opportune per tutelare i minori.
RispondiEliminaPer fortuna non ho mai giocato, mia nonna è una vita che gioca al lotto ed è stato l'esempio concreto che ho sempre avuto innanzi agli occhi, circa il fatto il gioco sia una tassa sui scemi (o sui sogni).
Ne ho parlato tempo fa della ludopatia e credo che questo esecutivo sia stato perfettamente in linea con i precedenti nel combattere questa piaga facendo... un bel niente!?!
RispondiEliminaAh si, non son se te ne sei accorto ma mentre certe norme come quella citata, vanno e vengono dai vari testi, dal 3/12/2012 Slot online e poker sui telefonini dove l’azzardo non ha frontiere [ http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/467075/ ]
@Chit
EliminaGrazie. Avevo letto qualcosa ma questo articolo di cui dai l'url è veramente interessante.
Ne riporto un brano
«Il gioco d’azzardo sul Web sui telefonini è il futuro. Nei prossimi anni si faranno affari d’oro», spiega estasiato il dirigente di una delle aziende leader del settore. I «big» della Rete, fiutato l’affare, hanno deciso di esplorare l’Eldorado. Facebook ha lanciato nel Regno Unito la sua prima applicazione per scommettere soldi veri nel rassicurante ambiente virtuale.
In Italia nel 2011 l’azzardo online ha fatturato 9 miliardi e 850 milioni di euro. La crescita è vertiginosa: +100% sul 2010. Quest’anno si arriverà a 14 miliardi. Per le casse dell’erario è una manna. Ma bisogna vincere la battaglia quotidiana contro chi non rispetta le regole. Polizia postale e Guardia di Finanza chiudono ogni mese decine di casinò illegali sul Web. Questi siti accalappiano gli internauti offrendo bonus, giochi vietati e quote più alte. Il Tesoro quantifica il giro d’affari del «nero» in due miliardi. Ad oggi nella black list dei Monopoli di Stato figurano 4416 siti. «I portali poggiano su server nelle Antille Olandesi, a Cipro o Malta», spiegano dal Nucleo Frodi Tecnologiche della Finanza. A volte però l’oscuramento non basta: modificando manualmente le impostazioni, i giocatori riescono a «mascherare» la connessione e ad accedere ai siti bloccati.
Lo scenario muta e nella guerra alle ludopatie lo Stato rischia la sconfitta. Con il boom delle scommesse via telefonino e la legalizzazione delle slot, il quadro peggiorerà. Dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato confermano i timori: «Il gioco via social network può esplodere in maniera incontrollata, col pericolo di coinvolgere i minori». Stesso ritornello sui telefonini: «Oggi la tecnologia mobile espone molti più soggetti al gioco illegale», spiega Carlo Solimene, direttore della Divisione Investigativa della Polizia postale e delle Comunicazioni. Altro che vietare i videopoker vicino alle scuole: il rischio vero è che i ragazzi giochino d’azzardo tra i banchi.
Lorenzo è un fedayn o di qui o di la, neo manicheo positivista.. non si può proibire il sesso perché si può rimanere incinte, certo che no, ma si può proibire il lavaggio del denaro sporco che attraverso questo immondo mercato delle slot, ricolloca in modo pulito miliardi sporchi. se poi si rovinano famiglie e si perde il senso del limite, intendo quello del denaro guadagnato con la fatica parlo per le famiglie a reddito più o meno fisso, ebbene questo è un problema devastante socialmente. può non interessare, ma di fatto si allarga la base sociale di quelli che non potranno neanche cambiarsi le mutande..
RispondiEliminashalom Lorenzo!
Maistretu
Per non parlare dei vari "gratta e vinci" ben messi in evidenza dai tabaccai che frotte di anziani comprano quotidianamente giocandosi così ( e perdendo) una parte cospicua della loro pensione!
RispondiElimina... sto pensando agli sponsor delle squadre sportive: non è il Palermo che è sponsorizzato da Eurobet? Come si regoleranno per loro? E comunque, magari Balduzzi ci riuscisse!!
RispondiEliminaO.T.: hai ricevuto nulla?
@Bastian
EliminaSì, Eurobet è sponsor ufficiale del Palermo e si vede in grande sulla maglia. E se è per questo Bwin Italia, uno dei giganti del settore delle scommesse sportive e giochi online è sponsor del Real Madrid. E allora cosa fanno? Ordinano ai ragazzini di non guardare le maglie? O si proibisce del tutto la pubblicità come ho detto o diventa una burletta.
Stasera rientrando a casa ho trovato nella buca delle lettere la tua graditissima sorpresa. Baci, carissima.
Dei geni, sono dei geni...secondo me si mascherano da cretini per non fare vedere che sono dei geni!
RispondiEliminaHai ragione. Il gioco è dannoso, ha letteralmente rovinato persone e famiglie. Come alcool e fumo. Ma, proprio come dici tu, probabilmente ci sono troppe persone che tirano la giacchetta al Ministro Tecnico...
RispondiEliminaSono entrata in tabaccheria per fare una ricarica, l'altra mattina, di prima mattina.
RispondiEliminaC'era una donna della mia età che giocava alle macchinette, teneva la borsetta sulla spalla e nemmeno si era seduta.
Non so perchè, ma le donne che si perdono in queste droghe mi fanno molta più tristezza di tutte le altre categorie di persone ...
Che poi siamo il paese delle contraddizioni: si alle macchinette nei bar ma non devono erogare premi in denaro (si, come no...), no ai casinò (tranne pochi) e la gente va a giocare oltre confine però si alle sale bingo... bah
RispondiEliminaVera e propria ipocrisia di stato
RispondiEliminaCiao Al. :)
RispondiEliminaCiao Filo. Domani o dopo mi farò vivo anche di là. Fate i bravi. Buonanotte.
EliminaD'accordo solo in parte con questo post. Lascierei stare le associazioni a delinquere, visto che le sole slot machine permesse nel territorio italiano sono quelle di AAMS. Concordo invece che il problema non è tenere lontano i bambini, bensì le persone adulte, quelle che arrivano a giocarsi, in poche ore, tutto lo stipendio.
RispondiEliminaIl buon senso non lo si impone ma lo si insegna!
RispondiEliminaAl, conosciamo giocatori incalliti che hanno dilapidato fortune al casinò e la cosa più sconcertante è che sono contenti e continuano a confidare in un jekpot improvviso.
Poi ci sono i casi disperati...ma questa è un'altra storia a cui non possiamo porre rimedio con il divieto, tanto troverebbero il modo per giocarsi l'ultimo euro.
Ciao Al, Roberta
sono abbastanza d'accordo con te Roby. a chi ha il vizio, non importa se sono distanti 10 metri o 10 km.... sono persone da curare, esattamente come gli alcolisti. è una malattia anche questa, che non si risolve semplicemnte con la "proibizione". forse la soluzione potrebbe essere a monte. ma c'è soluzione per chi ha sto maledetto vizio???? boh...
Eliminae come contraddirti, la dipendenza dai teconologici giochi, oggi, ha raggiunto dimensioni notevoli a livello planetario. Lo sviluppo sociale del problema del gioco d’azzardo è in parte favorita anche dalle crescenti possibilità di scelta tra una vasta gamma di tipologie di gioco, ormai sempre più legalizzate, che riescono a rispondere alle simpatie dei giocatori con diverse propensioni e con differenti personalità. Essendo un fenomeno sociale, lo Stato dovrebeb tutelare il cittadino almeno togliendo lo stimolo pubblicitario, ma come giustamente hai rilevato, gli interessi economici sono molteplici e allora si fingono soluzioni che in realtà sono nulla - ciao ciao
RispondiEliminaci sono slot con la coppola e la doppietta.. ma è naturale che le organizzazioni criminali entrino negli affari in modo lecito, ci mancherebbe altro. anzi, più sono leciti loro ci si buttano a capofitto, un'organizzazione come la nadrangheta sembra abbia a disposizione oltre 200 miliardi di euro.. pensate che li mettano sotto la ciappa? il mercato delle slot è come quello del compro oro, un fiorire di negozi su scala nazionale. chissà cosa hanno dentro i cassetti quelli della DDA..
RispondiEliminaMaistretu
il ministro ha balbettato, ma il problema, in effetti, esiste
RispondiEliminama il vizio del gioco è una conseguenza, non una causa, di un problema
una sorta di cupezza collettiva dove, per provare un minimo di «adrenalina» devi attaccarti a queste macchine
certamente sono un male, ma il male è più profondo
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