Era da un po' che volevo scrivere un post del genere e adesso sono quasi costretto a farlo tirato per i capelli dalla lite scoppiata in questo post tra Lorenzo e Carlo.
Essendo ormai un blogger di lungo corso ne ho viste di tutti i colori, in giro e qui, e quindi mi sono fatto un'idea. Che sui blog e i social network non può esistere discussione politica in maniera pacata tra sostenitori di diverse posizioni. Dalla provocazione più o meno esplicita si passa quasi in automatico agli insulti sempre più grevi fino ad arrivare alle minacce.
Non mi riferisco al caso in questione ma sto parlando in generale. Sarà che non ci si vede in faccia, sarà che le parole scritte sono più pietre di quelle dette, sarà (certe volte) la maschera dell'anonimato che dà coraggio ai codardi, sarà quel che sarà, sta di fatto che il mondo viene diviso in bianco e nero senza sfumature intermedie. E quindi il ragionamento e la dialettica vengono del tutto mortificati, ridotti a un banale bivio da scegliere. .
Quando poi addirittura non si assiste a una specie di regressione infantile "Ha cominciato lui" "No è stato lui", e via di queste amenità. Mister Casaleggio quando ha citato tempo fa il mio amato "1984" mi ha aperto gli occhi. E ho capito. Che la Rete è un rudimentale, per adesso, mezzo di comunicazione. E quindi diventano anche rudimentali e rudi quelli che comunicano, perché il linguaggio che adoperano è semplificato al massimo. Mestiere che era proprio quello di Winston Smith, protagonista del romanzo di Orwell: semplificare la lingua e di conseguenza semplificare le menti.
Lorenzo mi ha scritto una mail dicendo che non farà più commenti qui. Mi piacerebbe un commiato pubblico.
Guarda che questo Lorenzo è un troll berlusconiano. Il "mi ritiro dal tuo blog" fra cinque o sei post diventerà l'ennesima guerra di fiammate con qualcun altro. Già una volta, in un commento parecchio tempo fa, aveva affermato che (piccinino, l'incompreso, lui...) non avrebbe più pubblicato niente. E' sparito secondo te? No, proprio come il suo dio sceso in terra.
RispondiEliminaCome ho scritto, aspetto un commiato pubblico. Se proprio vuole uscire sarebbe un bel gesto.
EliminaMa tu chi sei?
Sono un lurkatore. Mettiamola così: non ho mai avuto voglia di inserire i miei commenti in mezzo a una lunga filza di fiammate dove sarebbero passati del tutto in secondo piano. Alla fin fine i tuoi post erano divenuti il terreno di scontro tra Lorenzo e chiunque decidesse di raccogliere le sue provocazioni per, ah, nutrire il troll. Quei pochi che inziccavano lì in mezzo qualche commento pertinente al post a cui era attaccato se lo vedevano ignorato, disperso, senza speranza di essere minimamente preso in considerazione. Secondo me non devi aspettare che se ne vada lui: devi bannarlo direttamente.
EliminaBertaus ha affermato che Lorenzo è un troll berlusconiano. Non entrerò nel merito, ma certo smettere di commentare perché ci si ritiene offesi mi sembra un po' infantile... se non commento, è perché non ho nulla da dire, non perché ritengo di essere offeso.
RispondiEliminaAlberto, mi ero ripromessa di non commentare più sul tuo blog proprio per il motivo che, benissimo, spiega Bertaus.
RispondiEliminaLa tua ultima frase "semplificare la lingua e di conseguenza semplificare le menti" mi piace molto, ma non credo che questo sia necessariamente un requisito tipico del web, ma piuttosto un problema generale che coinvolge tutti i media.
RispondiEliminaNello specifico dei blog, credo che sia soprattutto l'anonimato ad eliminare i filtri che normalmente avremmo. Una riproposizione in piccolo del grande dilemma: se fossi sicuro di non essere scoperto mi comporterei ancora secondo una legge (morale) o è piuttosto la paura della punizione o del giudizio degli altri a condizionare le mie azioni?
Francamente, che Lorenzo abbia rinunciato a lasciare commenti un po' mi dispiace. Anche se non mi pare di essere mai stato d'accordo con un suo commento, talvolta capitava che un suo intervento mi costringesse a meglio riformulare un ragionamento che inizialmente mi era sembrato già solido. Pazienza
mah! ho letto due o tre scambi e ti devo dire la verità, dalle mie parti sarebbero durati fino alla mia successiva visita al blog poi avrei cancellato i commenti di entrambi. Discutere della semplificazione del linguaggio mi appassiona ma quando si tratta del neolinguaggio che citi non di un linguaggio antico, troppo per i miei gusti. Un saluto.
RispondiEliminae pensa Alberto che qualcuno vorrebbe far votare on line leggi o fare referendum, la realtà è da un'altra parte io potrei essere 100... 1000 persone contemporaneamente e nessuna allo stesso tempo.
RispondiEliminala cosa mi inquieta assai ...
RispondiEliminasai com'è, non vorrei emigrasse dalle mie parti.
lo trovo semplicemente insopportabile, a pelle di web.
mi sento chiamato in causa dalla decisione di Lorenzo, essendo spesso o sempre critico e duro nei confronti di sue affermazioni, affermazioni spesso dettate dalla propaganda, spesso prive di quell'humus necessario per potersi avventurare criticamente.. ma qui si naviga a vista ed io non penso che si possa giungere a concepire un giudizio duro una offesa, credo che siamo poco abituati al confronto diretto ed il web accentua questa solitudine, io provengo dalle sezioni del PCI dalla associazione di categoria della CGIL settore ferrovieri,categoria critica, fortemente sindacalizzata, specie in noi macchinisti, scontri duri, ricordo quando nacquero i COBAS e noi CGIL eravamo sotto tiro ogni santo giorno, ma mai ho portato rancore e mai, anche dopo anni, non abbiamo trovato modo di parlare di quei momenti, forse questo è passato è ieri, come amava ripetere Lorenzo, forse, ma io se ripenso a quelle sedute a quelle sedie volate ai nostri problemi e alle nostre storie vissute, sento che niente potrà ridarci quei momenti, quella tensione che ci ha fatto crescere e leggere, non può essere proponibile oggi da questo strumento nuovo.
RispondiEliminanon so se ritornerà Lorenzo ma credo che nel nostro conflitto ci sia questa differenza alla radice. siamo stati una generazione di sognatori cosa possiamo farci caro Lorenzo!
c'è una gran confusione tra idee e appartenenze. ti regalo alcune parole che avevo inserito oggi su un mio blog
RispondiEliminale idee
se sono idee non ci appartengono
vagano nell'universo
le dobbiamo raccogliere delicatamente
come lasciare posare un lucciola sul palmo della mano
osservarne il suo brillare
la lucciola è preziosa quanto la mano
quanto l'occhio che l'osserva
quanto la mente che ragiona
e sa comprendere
che quell'idea non è solo mia
Al,
RispondiEliminaho appena letto questo:
http://www.internazionale.it/le-parole-giuste-per-essere-in-disaccordo/
mi sembra interessante... :-)
g
Lorenzo dava a questo blog 'di sinistra' un valore aggiunto. Ho sempre letto con interesse i suoi commenti e ne riconosco una coerenza logica interna. Ho riflettuto sulle sue opinioni, c'era un po' di pedanteria, ma stavano in piedi, condivisibili o meno che fossero. Non lo ritengo un troll e mi dispiace che certa gente che si professa 'di sinistra' arrivi a minacciarlo o inviti così caldamente a censurarlo, bannarlo e addirittura si preoccupi che l'esile Lorenzo possa adesso migrare sul blog di loro *proprietà*. Bravi, veramente un bell'esempio di tolleranza e progressismo. Mi fate una rabbia!
RispondiEliminaSecondariamente, sono in disaccordo sul fatto che la rete sia un mezzo di comunicazione rudimentale. La rete si basa sulla parola scritta, che ha una tradizione millenaria e segna lo spartiacque tra storia e preistoria. Al limite, si può dire che molte persone hanno un uso limitato della lingua scritta, non sanno scrivere con esattezza, brevità e coerenza e passano troppo rapidamente alle mani (o alle minacce) quando la loro povera capacità dialettica viene meno.
(Oh, riconosco i difetti degli altri poi magari ce li ho anch'io eh, non voglio mica mettermi sul piedistallo, però un po' di autocritica nei confronti di Lorenzo me la sto facendo, secondo me da tempo si è passata la linea del buon pensiero progressista).
Scusa Alberto, ma serviva proprio fare un articolo per sottolineare quanto successo? Fossi stato in te, alla prima visita avrei eliminato i commenti invitando gli autori a discutere in questa maniera altrove; questo anche per rispetto degli altri tuoi fans che ti leggono quotidianamente. Ognuno deve esprimere le proprie opinioni nel rispetto degli altri, se non sono in grado è un problema loro. Chiediti se faccia a faccia fossero arrivati a insulti e minacce... Tante volte nascondersi dietro ad un monitor rende veramente piccoli. E comunque in passato è successo anche da me... Due utenti, uno della Germania del nord e l'altro in Svizzera, si sono promessi d'incontrarsi per darsele... Soluzione? Ho limitato di trattare certi argomenti.
RispondiEliminaUn saluto. :)
Ciao Alberto. l'amica Dalle8alle5 ti dice che stava decidendo di non commentare più per le ragioni esposte da Bertaus, io avevo diradato i commenti per le stesse ragioni, avevo invitato Carlo a non accettare le provocazioni, lo avevo fatto proprio su questo blog, ma lui è fatto così.
RispondiEliminaHo avuto un soggetto simile, il Bruno che citavo a Carlo, alla lunga...mi sono girate a dovere e gliel'ho fatta smettere.
Un conto è dare il proprio parere e un conto è appiccicare ai commenti altrui le tue mestruazioni wikipediane del giorno.
Ovvio che tu sei il proprietario del blog e la decisione di bannare qualcuno è tua, mi sta bene la democrazia, mi sta pene lo scambio di opinioni...non mi sta bene il continuo rompere le scatole a chi non ti fila di striscio...dammi dell'assolutista se vuoi, ma con uno come lui non andrei a bere un bicchiere d'acqua nemmeno dopo la traversata di un deserto.
Se hai notato, quando ha legato un suo intervento a un mio commento...mi sono ritirata in buon ordine.
Dai commenti che leggo...non sarà rimpianto, almeno, non troppo...i re che si offendono non hanno mai avuto sudditi...non si sono mai curati di capire se offendevano le sensibilità altrui.
Buona serata Alberto.
Ops...errore di battitura...leggasi "mi sta bene lo scambio di opinioni"
RispondiEliminaUn altra cosa Alberto, nel citare il precedente caso di un paio di anni fa, non hai inserito il post incriminato dove Daniele partiva come un razzo, ma il suo blog aggiornato a oggi, sarebbe interessante per chi è arrivato dopo a queste latitudini, leggere perchè in quella occasione ci siamo scagliati come vampiri a caccia della giugulare.
Ariciao ;-))
Visto che sono "parte in causa", intervengo volentieri in questa nuova discussione. Magari, dopo quello che avrò da dire, comparirà anche Lorenzino!
RispondiEliminaCiao Alberto e buona serata. Chi mi conosce di persona, e qualcuno qua in rete mi ha conosciuto, sa che vivo con "passione" la politica. Anche in rete, quindi, mi comporto esprimendo lo stesso sentimento. Credo che la politica sia importante perché è tutta la nostra vita che dipende da essa. Quindi, ritengo la "passione" necessaria. A me, inoltre, viene naturale.
Nella rete, in particolare, non ho necessità di "nascondermi". Tu come altri blogger, per esempio, mi conoscete su Fb. Con qualcuno, inoltre, c'è scappato il pranzo. Con altri, infine, c'è stata una copiosa corrispondenza epistolare che ha consentito una migliore conoscenza.
Ho accennato alla "passione". Intendo anche menar le mani o alzare la voce, se serve. A mia discolpa, dirò che fino ad oggi non ho avuto bisogno delle mani e neanche dell'insulto per far valere le mie ragioni. Nella vita reale come qua in rete. Però, li metto in conto e quando è capitato che l'eventuale "antagonista" fosse intenzionato a menar mani, non mi sono tirato indietro. Qua in rete, in particolare, un paio di volte c'è scappata la minaccia di una denuncia e non mi riferisco a Lorenzino. L'unica conseguenza è che sono scomparsi dal mio blog e non l'ho ritenuta una grave perdita.
La rete, personalmente, non la ritengo diversa dalla vita reale. Ci sono persone oneste e personaggi disonesti e vigliacchi, depressi, mistificatori e pure disturbati mentali. Come quelli che incrociamo quotidianamente lungo la nostra strada. E' possibile, tuttavia, che la rete possa offrire maggiore conforto a questi personaggi "negativi". Quando capita, da me ricevono volentieri calci virtuali... e gli va di lusso!
Differentemente da quella che è la tua esperienza ho potuto sostenere, sul mio blog e nel recente passato, discussioni di carattere politico in maniera pacata, anche tra sostenitori di diverse posizioni.
Sul mio contrasto con Lorenzino, non esprimo alcuna valutazione. Sta tutto lì, scritto e documentato. A me dispiace solo che, a volte, posso aver ecceduto con la mia "passione" in uno spazio che non è mio. Per il resto, le valutazioni le faranno gli altri commentatori. Però, proprio ora che avevo promesso di ignorarlo, anche consigliato da qualche sapiente blogger che ho la fortuna di frequentare in questo mondo virtuale, lasciando il "piacere" dei suoi commenti agli altri, lui mi scompare!
Lo vedi? Me lo fa per dispetto!
ognuno resta dove è, anche perchè a 55 anni fa caldo ed io con i miei 100 kg ho delle difficoltà a spostarmi..pascoli verdi non ne vedo, anzi, erba secca tanta..Lorenzo, e mi dispiace, dava colore e interveniva con una certa "vèrve".
RispondiEliminaFortunatamente siamo diversi e per quanto ci faccia piacere, in mano ad Altro.
io spero che ritorni così ci mandiamo a quel paese conoscendoci un poco di più.
un abbraccio a voi tutti dall'alta Val Nervia.
Io tendo ad ignorare le provocazioni, in genere, in quanto tali non portano mai ad una discussione costruttiva, ma a volte non si riesce a trattenersi e allora capitano queste cose.
RispondiEliminaSono comqunque contrarissimo a bannare chiunque, anche i provocatori di professione.
Per quel che mi riguarda solidarizzo con Carlo ritenendo Lorenzo di un'invadenza irritante e i cui commenti avevano il solo scopo di provocare reazioni scontate. Riuscire a discutere pacatamente è difficile, perchè come dice Carlo ci si lascia prendere dalla passione, ma una cosa è discutere animatamente mantenendo il rispetto reciproco oltre che le proprie posizioni, un'altra è intervenire al solo scopo di far innervosire le persone con insopportabili provocazioni.
RispondiEliminaSono d'accordo che Lorenzo possa essere abbastanza insistente ma mi impressiona sapere che ci sia gente come Carlo che non sanno gestire pacatamente una discussione. Cioè se me lo trovo davanti e dico qualcosa che non rientra nelle sue idee politiche cosa fa? Mi mena?
EliminaPerchè Roberto invece è riuscito a discutere in maniera molto più civile, pacata e con argomenti che uno può valutare magari più convincenti di quelli di Lorenzo? Sono le discussioni ed i gli argomenti che uno porta avanti in una discussione che fanno crescere. Bisogna saper ascoltare anche chi non la pensa come noi perchè il mondo non è tutto bianco o tutto nero e ci possono essere elementi interessanti in ogni ideologia politica o religiosa.
Ciao Giulio. Credevo di essere stato chiaro nella descrizione della mia personalità ma vedo che non ci sono riuscito. Io gestisco pacatamente qualsiasi discussione, per principio. Credo, inoltre, che alzare la voce oppure "attaccare" il tuo interlocutore, verbalmente o fisicamente, sia segno di debolezza. Quindi, soprattutto se interagisci con me direttamente, non devi temere che possa "menarti"! Tuttavia, e anche questo l'ho detto, metto in conto che se dovesse servire, sono pronto anche a "menar le mani" sia in senso virtuale che reale, nell'ipotesi che chi si confronta con me, ricorra a questi mezzi. Quindi, non sono io ad "attaccare" ma, semmai, uso gli stessi "argomenti" del mio interlocutore. In parole povere, mi comporto da signore ma, all'occorrenza, sono capace di vestire i panni di uno scaricatore di porto(con tutto il rispetto per loro) se serve.
EliminaHo un blog e in quello spazio, proprio da alcuni giorni, affronto una discussione con una persona che non condivide le mie stesse convinzioni. La stessa, a volte è animata ma mai offensiva. Per offesa, intendo quella direttamente rivolta all'interlocutore.
Se non ricordo male, e difficilmente ricordo male, ho interagito anche con te, in passato. Se non mi "ricordi" in modo negativo, significa che la nostra discussione è stata "civile"!
Sono d'accordo con te che "...il mondo non è tutto bianco o tutto nero e ci possono essere elementi interessanti in ogni ideologia politica o religiosa...." Aggiungerei, comunque, che un'ulteriore scopo di queste discussioni, come di quelle nella vita reale, quando tutto questo non significa voler perdere un po' di tempo o dimostrare una "superiorità" intellettuale peraltro artificiosa, è quello di trovare, possibilmente, una visione comune su un determinato argomento. Per visione comune, non intendo la mia o la tua ma una terza, condivisa.
Questo, in senso più ampio, consentirebbe a questo nostro Paese di non vivere divisioni drammatiche e tensioni sociali su cui il berlusconismo, tanto per citare il fenomeno più diffuso, ha fatto leva per due decenni, campando di rendita con il "popolo dell'ammore!"
Forse conosci già quanto ha notato un certo Godwin: sembra che già dai tempi dei newsgroup, prima ancora che esistessero forum e blog, la gente fosse molto propensa a litigare fino ad arrivare a paragoni poco simpatici.
RispondiEliminaIl problema non credo che sia la rete, un mezzo di comunicazione. Penso piuttosto che sia il livello culturale di tutti i suoi utilizzatori, me compreso, che non hanno ancora imparato a gestire bene quanto hanno a disposizione.
Normalmente l'interazione con persone che hanno idee diverse dalle proprie è più facile in rete che non nel mondo reale, per questo, aiutati da una buona dose di lacune a livello comportamentale, siamo portati a litigare.
Si fa presto a dare del fesso ad un altro invece che a spiegare il proprio punto di vista (comportamento sempre sbagliato).
Aggiungo per concludere che la rete spesso "ti frega", perché resta tutto scritto e leggibile da tutti, così prima o poi salta fuori qualcuno che trova quello che hai scritto e ti fa le pulci. Meglio scrivere poco e solo se si è convinti (sapendo per certo che arriverà comunque qualcuno di opinioni diametralmente opposte alle tue, magari anche a darti del fesso).
Vorrei aggiungere il mio commento un po' bastardo (mi si passi il termine) sul tipo a cui appartiene questo signor (che paroloni!) Lorenzo. E' un caso tipico che si può trovare in giro per il web, ed è il classico che quando mette il becco in un qualsiasi post su forum o blog l'ha rovinato. E': a) un idiota che ragiona a senso unico, che si ritiene superiore, che si sente punto sul vivo a ogni minima forma di contradditorio e pertanto ritiene di poter massacrare, con insulti espliciti o (nel caso di Lorenzo) ironia sottile come un'esplosione atomica, chi lo contraddice; b) un troll, quindi, oltre ad essere a) è anche una persona permalosa che cerca di vendicarsi del mondo, reo di averlo accantonato, e che sa di aver ottenuto un risultato quando è riuscita a scatenare la guerra di lanciafiamme con altri personaggi, definiti "cacciatori di troll", le cui azioni ottengono come unico risultato di ringalluzzirlo. L'unica strada, a questo punto (a parte le misure estreme, come il bannaggio) è chiudere lì quel post, pubblicare qualcos'altro e sperare che non se ne accorga in tempo per essere uno dei primi commentatori. Ogni forma di discussione civile con questi elementi è del tutto impossibile: è come schiantarsi contro un muro di gomma. Ho visto interi blog e forum chiudere a causa della fastidiosa interferenza a volte anche di uno solo di questi elementi. A questo punto, Alberto: non lasciare che i troll di turno ti costringano ad ammazzare il blog.
RispondiEliminaCondivido in pieno la tua analisi.
EliminaOrnella, mi accodo alla condivisione ;-))
EliminaIo non capisco perchè non possano venir accettati anche commenti critici. Magari Lorenzo sarà un troll, magari sarà semplicemente un bastian contrario, ma perchè non dovrebbe aver diritto ad esprimere le sue idee?
RispondiEliminaDite che offende? Ma non mi pare che chi gli risponde sia da meno, anzi spesso leggo risposte offensive a suoi interventi pacati.
Sono andato apposta a rileggermi lo scambio incriminato e, dal punto di vista dell'educazione mi dispiace ma ne esce molto meglio Lorenzo.
Con questo non voglio difenderlo ma semplicemente far notare che chiudere la bocca a qualcuno solo perchè non la pensa come "il gruppo" sa un po' di fascismo...
Ricordatevi di Voltaire "Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa continuare a dirlo".
Bravo Giulio, condivido. Hai letto il mio commento più sopra?
EliminaL'ho letto e l'approvo. Purtroppo noto che molti che si professano di sinistra poi sono pronti alla più bieca censura. Non fa una bella impressione.
EliminaE bene ha fatto Alberto a non cancellare la discussione perchè allora tanto varrebbe togliere del tutto la possibilità di commentare...
No Giulio, non è una questione di essere di sinistra, destra o centro.
EliminaE' una questione di essere persone civili e sono dell'opinione (dopo averlo letto a più riprese in questo blog e da Enio, che al soggetto in questione manchi il senso della misura e una buona dose di educazione nel rispetto delle "ragioni degli altri".
Cala come uno schiacciasassi e non si pone scrupoli nel dipingere l'autore di un commento alla stregua di un deficiente mentale...insomma, non si giustifica il suo comportamento, a più riprese ho invitato Carlo a Ignorarlo per evitare di alimentarlo, ma Carlo rispetto a me prende fuoco, io mi limito a ignorare e se proprio la cosa non finisce, smetto di frequentare i blog.
Adoro Voltaire, ma bado anche al tempo e alle circostanze delle sue tesi, appartengo a quella categoria che, se le pestano il piede volutamente, e il "fanciullo" lo ha sempre fatto volutamente, non chiedo di fare attenzione, trancio quel piede che ha pestato il mio, unico modo per non fargli ripetere l'impresa.
Quindi, non tiriamo in ballo l'appartenenza, sono di sinistra e ne conosco a vagonate a sinistra che mettono i cerotti a chi esprime un pensiero contro, uno è un blogger che più rosso non si può, dopo aver ricevuto critiche da parecchi di noi, ha attuato la censura, da lui si entra se graditi...e da lui commentavi anche tu.
Non voglio difendere Carlo che sa farlo da solo, voglio solo chiarire che, tirare in ballo l'appartenenza e l'ideologia, non giustifica un comportamente insultante a ogni costo.
Buon pomeriggio Giulio ;-))
Bah, io sono anni che navigo in rete ed ho frequentato NG dove sono nati flame spaventosi... Proprio per questo dico che un po' più di tolleranza nei confronti di qualcuno che comunque non parte mandando tutti a cagare ma tirando fuori argomenti che ad alcuni di voi stanno evidentemente estremamente scomodi si potrebbe concedere.
EliminaPoi ognuno è libero di commentare, non commentare, restare, andarsene...
Lorenzo è una persona adulta e capace di fare le sue valutazioni, io da parte mia penso di essere stato duro nei miei interventi, forse più per difendere un mio vissuto, comune a molti di noi.ci sentiamo spesso impotenti di fronte allo sfascio etico del nostro paese, e, quando Lorenzo comparve con le sue argomentazioni, spesso provocatorie e facilmente collocabili in un'area di pensiero responsabile di questo sfascio, beh, io per primo, e altri ci siamo sentiti attaccati, qui su questo spazio di pensiero, dove, forse a nostra insaputa, abbiamo creato una rete di protezione, che io definisco etico-generazionale. a me dispiace che Lorenzo non sia presente, forse con le sue provocazioni da copia incolla ci aprivano uno spiraglio aiutandoci a comprendere quello che abbiamo lasciato la fuori..o forse non ne abbiamo bisogno, ma Lorenzo è pur sempre una persona e va rispettato..
Elimina@ Giulio
EliminaSono tollerante Giulio, sono stata educata in maniera rigida, per un fatto che accadeva, mi avevano insegnato a non reagire subito, ma di analizzare il mio comportamento e controllare che non fosse causa delle reazioni degli altri.
Insomma, prima metto in discussione me, cerco se ho, anche involontariamente provocato le reazioni, se si, chiedo scusa e mi spiego, se no...come scrivi, liberi di non commentare, di restare o di andarsene.
@ Roberto
Condivido il tuo pensiero, siamo della stessa generazione e abbiamo gli stessi trascorsi sindacali, forse sono più adulta di te, nessuno mette in discussione le persone in quanto tali, a Messina diciamo:
"u rispettu è misuratu, tantu ni porti e tantu tinni veni purtatu"
Il rispetto è misurato, tanto ne porti e tanto te ne viene portato.
Ok, io chiudo quì il dibattito, non vorrei che da discussione ampia si trasformasse in santificazione del singolo, non ci sono vittime e carnefici, ci sono opinioni sul comportamento.
Buona serata a tutti ;-))
Scusate tanto, ma quale sarebbe il significato preciso di troll?
RispondiEliminaCiao Alberto, peccato non trovare più i commenti di lorenzo, sarà come andare al bar e sapere di non trovare più Sergio o Domenico, di tutto quello che si parla ne sanno di più e quando sono bevuti ti dicono che sei un'imbecille, tutto questo è molto pittoresco, e se prendi i loro commenti per quello che valgono sono anche divertenti. Piero
RispondiEliminaSinceramente io trovo molto stupido litigare su di un blog e poi degenerare, oltretutto è una mancanza di rispetto nei confronti di chi ospita questi commenti.
RispondiEliminaOramai non esistono più le discussioni civili e costruttive, ci si divide in schieramenti da stadio acquisendo anche il linguaggio scurrile che ondeggia in quelle arene.
I due litiganti dovrebbero chiedere scusa a te e a tutti i tuoi lettori!
Che cosa penosa questi sproloqui virtuali!
RispondiEliminaNon credo che si tratti però della Rete che, come mezzo di comunicazione "rudimentale" porti ad appiattire la mente fino ad usare, per associazione, la clava, altro mezzo di comunicazione rudimentale.
Secondo me, essendo la blogosfera e comunque tutti gli scambi via internet specchio della vita reale, il meccanismo che si scatena è pari a quello della guida in auto: il bisogno "rudimentale" della sopraffazione.
Grazie al Bestiario; era semplice ma a chi come me è tuttora rimasto abituato al vocabolario e/o enciclopedia è bene ricordarlo ogni tanto. Non sono solito commentare sul blog, ma mi piace sapere quello che pensano e dicono gli altri. Non si sa mai abbastanza.
RispondiEliminaIn tutta sincerità ogni volta che leggevo i commenti del troll pensavo: "Ma cosa dice quello?". Però stuzzicava e provocava risposte per lo più condivisibili.
L'importante è che uno riesca a farsi un'idea ed un'opinione personale, riuscendo magari a convincere qualcun altro della bontà del proprio pensiero.
In questo momento di confusione politica è utilissimo il dibattito ma se ognuno rimane fermo sulle proprie posizioni non si va da nessuna parte.
Una gran bella analisi, a cui noi blogger non possiamo sentirci estranei - tutti abbiamo vissuto quello che tu descrivi, abbiamo cercato, commentato, sperato, condiviso e accolto nel nostro spazio litigi verbali, poi l'esclusione, il rammarico, le spiegazioni ecc.ecc. eppure, quando ho studiato la materia per un esame universitario, l'dea di questo mondo sconfinato con il quale aprire un dialogo, senza filtri, nutrito solo dalla volontà di fare informazione dal basso mi aveva eletrizzato...come in tutte le cose c'è il buono e il cattivo, anche la blogosfera, composta da varia umanità, non fa eccezione - ciao
RispondiEliminaMi scuso anzitutto per la mia assenza. Subito dopo ringrazio tutti i commentatori. Vedo con mio grande piacere che si sono espresse opinioni molto diverse con civiltà. Vivaddio.
RispondiEliminaHo appena pubblicato un nuovo post sull'argomento. Poi si va avanti. Grazie ancora a tutti.