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venerdì 15 marzo 2013

Simboli e sostanza

Resta un mistero, visto l'aria che tira nel Paese, la ragione per cui Bersani abbia messo solo al quinto comma del terzo dei suoi otto punti un vago accenno alla questione "denaro ai partiti" che per molti italiani è diventato la prova del nove per distinguere i buoni dai cattivi. Denaro che nel Palazzo si ostinano a definire "costi della politica" e che invece sugli autobus e nei bar definiscono piatto piatto "furto" e altre allocuzioni ben più colorite.

Intanto il papa, dal furbacchione di gesuita qual è, si è pagato l'albergo di tasca propria. Atto simbolico lo so. Ma in certi momenti i simboli pesano più della sostanza.

13 commenti:

  1. Quando la sostanza latita, la forma è sostanza...

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  2. Bisogna far notare che NESSUNA forza politica, ma proprio NESSUNA, ha messo nel proprio programma punti fondamentali:
    - politiche del lavoro, per garantire un posto possibilmente non precario a tutti, per garantire una pensione a tutti gli anziani, per incentivare anche i datori di lavoro a puntare più sul fisso che sul precario;
    - riduzione del carico fiscale per le fasce basse e conseguente aumento per le fasce alte;
    - politiche per migliorare trasporti, sanità, cultura, garantendo servizi di eccellente qualità accessibili a tutti, non solo ai ricchi;
    - politiche per migliorare la gestione dell'ambiente e delle risorse.
    Fintanto che nessuno prenderà impegni chiari e ben definiti riguardo a questi argomenti, possono fare tutti i mucchi di blablabla che vogliono su quella che in definitiva è una questione di lana caprina, quella del finanziamento ai partiti, sotto qualunque nome decidano di classificarlo; in ogni caso non ci guadagneranno nulla come credibilità.

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  3. Condivido in pieno il tuo punto di vista Alberto

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  4. per me resta un mistero come Bersani sia ancora lì a pontificare...

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  5. Quoto Gansil.
    Riguardo a Bersani vive, come tutti i suoi sodali, in una realtà parallela, dove la discussione più fattiva riguarda il modo di contemplarsi l'ombelico.

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  6. inoltre direi che nei punti non si parli molto di lavoro... e quoto Cirano, aggiungendo che assieme a Bersani dovrebbero sparire i vari D'Alema, Franceschini e C.

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  7. Non vorrei sembrare impopolare ma ho l'impressione che dietro a questi simboli stiamo perdendo la testa, l'Italia perderà altri anni preziosi dietro a questi simboli. Va bene mettere mano a questi simboli ma che non sia l'unica preoccupazione.

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  8. Seguendo il ragionamento di Antonio C. penso che "molti si concentrino sul dito e non vedano la luna". Ma questa è proprio una delle conseguenze del pensiero populista. Temo che ne vedremo molte altre.

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  9. Vi quoto tutti/e ... Sì, ne vedremo molte altre (purtroppo)
    PS: Il nuovo papa oltre che furbacchione è anche parecchio "destro" (se è una parola che si può ancora usare)

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  10. quoto dalle8alle5 :(

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  11. di miseri (vedi che razza di lapsus???) volevo scrivere misteri! di misteri ce ne sono a iosa, purtroppo ho paura che uno ci fa il callo rischiando che passino in oblio

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  12. santograal16/3/13 09:13

    A mio modesto avviso, dovremmo metterci, per un attimo, nei panni di chi deve decidere in questo momento. Non trovo giusto dare addosso a Bersani o ad altri, perché comunque si faccia si sbaglia!
    C'è confusione e appunto tanta paura di sbagliare e di mandare a catafascio tante promesse. Bisogna credere in qualcosa. Un po' di buon senso non guasta.
    Leggevo proprio ieri un articolo di Scalfari su "L'Espresso", dal titolo "C'è Cassaleggio nel videogame". Si legge, fra l'altro: "Un mio amico ha pranzato con lui. Che ha passato gran parte del suo tempo a trastullarsi con il telefonino. Tema del gioco era la distruzione dell'Universo utilizzando gas e altri elementi. Che Dio ce la mandi buona..."
    Mi associo: che Dio ce la mandi buona!

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