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mercoledì 20 novembre 2013

Dopo questa ennesima tragedia cambierà qualcosa?


Ancora condoni edilizi? Ancora permessi insensati a costruire? Ancora pescecani del cemento a farla da padroni e azzannare il nostro territorio ormai ridotto in buona parte a brandelli?
Passata la commozione per i morti tutto continuerà come prima? Temo di sì, e mi piange il cuore per quello che era il nostro Belpaese.

8 commenti:

  1. Ti sei dato la risposta che io ti avrei dato.

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  2. Ricordi Soru?.
    Poi 'lui' fece una grande campagna per Cappellacci.
    Credo che si senta il smi-dio sardo, 'lui'.
    Cristiana
    Cristiana

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  3. Povera patria, per dirla con il grande Franco.

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  4. No, non cambierà nulla.
    Perché?
    Avevi dei dubbi?

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  5. Seppelliti i morti, esauriti i servizi televisivi, scemate le passerelle, il popolo Sardo sarà lasciato ai suoi problemi di sempre.
    C'è una zona nel basso sulcis che si chiama Corrumanciu, se dovesse salire l'acqua di un metro, l'isoletta va a fondo, cementificata al punto che mi sono sempre chiesta come non è colata a picco con simile peso.
    Ha ragione Mia Euridice, non cambierà niente.

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  6. Ferma restando la solidarietà e il dispiacere per tutti quei morti, feriti, dispersi e danni materiali notevolissimi io polemizzo con le autorità e le istituzioni a qualsiasi livello per essere i maggiori responsabil di questa tragedia cementificando fino all'inverosimile e male. E' perfettamente inutile dare colpa alle intemperie che si verificano e si verificheranno ancora.

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  7. No che non cambierà nulla. Lo abbiamo già visto ormai cento volte. La colpa però, io credo, non è solo delle istituzioni, è anche di tutti noi. Se i marciapiedi sono indegnamente imbrattati di rifiuti, la colpa non è solo del sindaco che non ha provveduto agli opportuni divieti o quello che volete, è di tutti noi che non usiamo la strada come immondezzaio.

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