Il monte Saccarello (2200 metri), la montagna più alta delle Liguria. Distante una trentina di chilometri dal mare, pochi sanno o non ci pensano che è lo spartiacque fra il mar Ligure e il mar Adriatico.
Ieri, assieme all'amico Gian Paolo Lanteri, ho fatto un lunghissimo giro in valle Argentina che nasce dalle Alpi Marittime e sfocia nel mar Ligure vicino a Sanremo. Il tempo era un po' incerto ma abbiamo avuto fortuna, i vari temporali che si sono scatenati ci hanno sempre preceduto e quando siamo arrivati sui posti erano ormai passati. Avevamo parecchie mete. La chiesa di San Bernardino di Triora (grazie Sandro e Erica che ci avete aspettato con la chiave) dove ho fotografato un'Ultima cena del Quattrocento di cui esisteva solo un'immagine in bianco e nero di qualità molto scarsa. Domani la basculo e la mando alla mia amica del Louvre. Poi una pianta rarissima nei pressi di Creppo, poi il campanile pendente di Carpasio che mancava alla mia collezione, e poi anche il museo della Resistenza sempre a Carpasio dove ci ha accolto una signora gentilissima che ci ha fatto anche il caffè e quando siamo andati via ci ha donato un bel mazzetto di lavanda legato con un nastrino tricolore. Sulla via del ritorno, a Bajardo, che vedete nella foto in basso, ci siamo fermati da Paola e Alberto, due amici creativi, che si sono inventati il castello del ghiro sveglio. Bajardo è un paese tibetano, solo che al posto dei monaci buddisti ha dei druidi. Io sono uno di questi. Domani ritorno a Milano.
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ho un mini appartamento ad apricale che usiamo per sporadici weekend...quella è una delle zone più belle della liguria.
RispondiEliminaa me tutti sti paesini fanno impazzire!
che bel giro che vi siete fatti! e l'ultima cena del'400? è una chicca questa!
non avevo ancora visto tutta la collezione di campanili..complimenti!
RispondiEliminanoto con piacere che anche tu sei un appassionato di piccoli borghi.
I cieli di Baiardo, qui in Piemonte, ce li sognamo. Per non parlare dei tramonti. Gru a parte, la foto è bellissima. Sembra spalmata di una strana luce. Quella del tempo o delle favole.
RispondiEliminaviene voglia di andarci
RispondiEliminaandar per borghi lo faccio sempre anche io tra umbria e marche
Certo che stare qui a Milano
RispondiEliminanon godiamo di questi cieli
però per fortuna, spesso torniamo nella nostra cara "Valnervia".
Ma la gru è li ancora dai tempi del terremoto?
Salù
Ino
Arrivo tardi... forse sei gia rientrato. Queste foto, come del resto il luogo sono bellissimi. Ciao
RispondiEliminafoto splendide come sempre (anche quelle dei campanili).
RispondiEliminaI paesi dell'entroterra ligure , arroccati sulle cime di colline e monti, sembrano sospesi tra i verdi pendii e il cielo turchino in un'atmosfera rarefatta.
La mia bisnonna paterna era di Verdeggia: una vita di sacrifici e di stenti.Se vivessimo di cieli e di paesaggi, nei paesi delle nostre valli, dove questi elementi splendono selvaggi e il tempo sembra essersi fermato,sarebbero miliardari, invece sono sempre più abbandonati e le iniziative turistiche non sono sufficientemente sostenute e incentivate.
RispondiEliminaEsiste un futuro per questi borghi? Chissà!
probabilmente mentre voi facevate la vostra escursione, io - in "ritiro" per alcuni giorni a Montalto - stavo salendo con mio figlio a piedi verso il Monte Faudo. Panorami da sogno e silenzio surreale. quello che ci vuole per rinfrancare corpo e spirito. Grazie Alberto per le immagini e gli spunti sempre graditi
RispondiEliminaCiao Alberto,
RispondiEliminaeri inquieto per paura di non riuscire a trasporre nella foto la luce, novello Monet!
Io, che ero con te, posso dire che ci sei riuscito, novello Mago!
Aspetto di vedere quella del bosco di Ceppo.
Effettivamente, devo dire che dopo essere usciti dal bosco ed arrivare da Paola e Alberto, ho avuto la senzazione di vivere qualcosa di surreale.
Alla prossima!
Con rammarico ho notato che tra i campanili manca quello di Badalucco, sai che è tra i miei preferiti; me l'hai fatto apposta?
RispondiElimina.....partendo da Isola su fino a Colle Melosa si prosegue fino a Gerbonte poi ancora più sù fino al Redentore( Saccarello ) percorrendo una pietraia veramente suggestiva, a questo punto si scende per intraprendere un viaggio tra i paesaggi più belli che ci possa offrire la nostra terra...una folta vegetazione di rododendri che se sei fortunato di vederli tutti in fiore sono uno spettacolo a dir poco stupefacente.... tantissime marmotte, finito questo tratto ha inizio il massiccio del Marguareis( forse si scrive in un altro modo, non lo so), anche qui uno spettacolo veramente .....bellissimo si procede su una strada scavata tra le rocce e gole altissime che ti tolgono il fiato, tutte pietre rocce e precipizi, ad un certo punto si può scegliere se scendere verso Limone Piemonte finendo il percorso davanti ai fortini o tirare avanti e scendere da Casterino .... è un percorso conosciuto in tutto il mondo infatti si incontrano macchine moto, mtb e podisti di tantissime nazionalità.
RispondiEliminaIo ho avuto la fortuna di averlo fatto più volte, ma vi assicuro che ogni volta è sempre più bella...!!!
Adoro la Liguria, in cui appena posso fuggo spesso, e stupende come al solito le foto. Davvero, viene voglia di andare subito!
RispondiEliminaConcordo con gturs, il percorso che indica l'ho fatto diverse volte in auto (purtroppo); sarebbe da fare a piedi e, possibilmente, a giugno quando i rododendri del Saccarello sono in fiore.
RispondiEliminaGrazie a te, Alberto e a Gian Paolo, per la vostra gradita visita a Triora.
RispondiEliminaAlla prossima pianta rara...
@Alberto, @Silla: Druwid fest?
RispondiEliminaAlberto domani si vede con i druidi di Lugano.
RispondiEliminaAllora buon fine settimana,Alberto!
RispondiEliminaNon lasciarci senza poesia!
Ciao Alberto: è da un pò di mesi che bazzico il tuo blog, che adoro come tutto ciò che ha a che fare con l'estremo POnente...d'altra parte questa è una caratteristica di tutti quelli che, come me, hanno quella strana forma di malattia da me battezzata "MAL DI PONENTE", parafrasando l'altra meglio nota patologia, il Mal D'Africa...
RispondiEliminaBellissime le foto....hai però dimenticato di dire il nome di colui che ti ha fatto la "soffiata" sulla -incredibilmente- sconosciuta Ultima Cena di S. Bernardino.....ossia il sottoscritto!
Dillo a Christiane quando la vedi e ringraziala ancora molto per le informazioni su Pigna....lo sai che abbiamo "ritrovato" sepolti in uno scantinato d'Imperia i materiali preistorici scavati nella Tana del Barraico o Badalucco? Ne abbiamo dato notizia nel corso di una giornata di studi tenutasi poco tempo fa nel "capoluogo" (ti avevo mandato anche l'invito, se non ricordo male....)i cui Atti speriamo a breve di pubblicare (sempre se i contributi promessi dalla Regione arriveranno.....).
Spero di poterti rincontrare presto magari, se sarai a Pigna, a fine agosto...
Un saluto cordiale
Giulio Montinari
Ciao Giulio scusami tanto per non averti citato. Effettivamente il primo a parlarmi di questa Ultima cena fosti tu. Mandami una mail, il mio indirizzo lo trovi nel profilo, così ti rispondo allegandoti la foto. Sono ancora a Milano ma sabato scendo in Liguria e vi rimango. Ci potremo vedere a fine agosto. Aspetto di vedere gli atti del ritrovamento. RiCiao.
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