Questa mattina il comune di Isolabona ha affisso nel paese questo manifestino. Se la ricerca andrà a buon fine, loro ne sembrano sicuri, sono pronti a offrire anche un rinfresco.A questo punto mi sembra di scivolare in una trama di un romanzo sudamericano, tipo Manuel Scorza.
Non è finita lì. La "Bandina", che ormai è un'istituzione molto conosciuta nella zona, ha accettato con entusiasmo l'invito ad accompagnare con le sue note frizzanti gli sforzi di quelli che si immergeranno nelle acque fino alla cintola e se il caso anche fino al collo.
Di più. Enrico Allavena, strumentista eccelso di trombone, numerose volte apparso sulle reti tv nazionali, ha composto a tambur battente un inno che verrà suonato per la prima volta. Titolo: "Ciapa l'anghila".
Questo sabato come potete ben immaginare l'attenzione è altrove. Quindi niente poesia
da Isolabona (IM)
Faccio cortesemente notare che lì a Isola, fra animali misteriosi e altro, siete avanti di un giorno, infatti il comunicato di oggi, sabato 4 agosto, è datato domenica 5!
RispondiEliminaInsieme con altri amici ci stiamo preparando per l'avventura, non vorremmo arrivare a cose fatte.
I se credia chi fusse i frati,
RispondiEliminainvece i eian i muratei, o Madarena...........
E il coro parrocchiale dove lo mettiamo ? :-)
Grazie cialan dell'osservazione, ma qui ormai siamo in un romanzo sudamericano e il tempo è un po' soggettivo.
RispondiEliminano, non è un romanzo sudamericano, ma un'operazione di marketting...
RispondiEliminabello, bello, non pensavo che isola avesse un tempo suo, io so di una leggenda delle nostre parti che narra l'esistenza di quello che viene definito "vespu surdu", biscione delle dimensioni e forme leggendarie che avrebbe come habitat preferito i torrenti, ne avete sentito parlare?
RispondiEliminaspero solo che gli lascino la libertà.
brunilde
Questo blog, cioè io, la parola marketing non sa nemmeno cosa significhi.
RispondiEliminaE scrivi almeno giusto, anonimo.
La canzone dei frati e dei mulattieri la si trova, in italiano, nell'Angelo di Avrigue di Biamonti. Ma là non ci sono serpi (o anguille, che comunque vengono da anguis, serpente, appunto...).
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