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martedì 28 agosto 2007

Senso dell'orientamento

Senso appunto. Come la vista e l'udito. Chi ce l'ha di più, chi di meno, chi non ce l'ha quasi e chi ce l'ha e qualche volta lo perde.

Domenica mattina l'amico Marco Rebaudo di Pigna (IM) si trovava nella zona del picnic dell'ultimo post. Verso le undici ha lanciato un S.O.S. dal cellulare: "Mi sono perso". Per due giorni e una notte il paese è stato in ansia. Tutti a cercarlo su quelle montagne un po' subdole che conosco bene, per via che si succedono collinette e valloni tutti uguali e può capitare che ad un certo punto uno non ci si raccapezzi più. Elicotteri italiani e francesi a perlustrare la zona, fino a che Marco, ieri verso le cinque del pomeriggio, è stato ritrovato in un posto parecchio distante da dove era partito. Quando lo vedrò mi farò raccontare.

Ho riferito questa vicenda perché sono un po' maniaco dell'orientamento. Devo sempre sapere dov'è il Nord. E non parlo solo di boschi e montagne, ma di città, palazzi dentro le città, autostrade e varie situazioni metropolitane. Se non so dov'è il Nord non è che stia male ma mi sento un po' a disagio. Tanta gente che conosco invece vive tranquillamente senza punti cardinali nella testa.

6 commenti:

  1. Chissà da cosa dipende questa mania? No perché ce l'ho pure io: ovunque sia, la sera cerco la Polare.

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  2. io sono una di quelle persone tranquille...senso dell'orientamento zero...mi affido al mio sesto senso (che sbaglia puntualmente) e soprattutto a mimmo...maniaco come te dei punti cardinali...è il mio navigatore umano

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  3. il senso dell'orientamento è fondamentale quando ci si inoltra nei boschi specialmente nella zona di fascia, l'importante è che tutto sia andato bene. ciao ciao
    by nasa1 (dolceacqua)

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  4. Grazie a tutti voi per l'aiuto e per il sostegno che avete dato in questo momento difficile
    Marco e Patrizia Rebaudo

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  5. Bè, io faccio parte della categoria "senso orientamento 0 spaccato"... abitualmente ho un ottimo senso di memoria visiva, per cui mi ricordo dove passo per ciò che vedo. chiaramente in una situazione del genere, con panorama tutto uguale, io mi sarei persa molto prima! non solo, ma penso ci sarei rimasta secca! nel vero senso della parola! Bè, tutto è bene ciò che finisce bene....
    Siamo stati tutti con il fiato sospeso, ma è andato tutto per il meglio! Vi siamo stati vicini, Marco e Patrizia, ognuno a modo suo..... (e qualcuno suonando a festa le campane!!!) ancora bacioni a tutti e due!

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  6. Marco ci ha fatto penare in quei due giorni, ma quando si è sentita la sua voce, flebile, provenire da quel vallone profondo, ognuno di noi si è sciolto in un sorriso liberatorio. Ci abbbiamo scherzato subito su.. ma devo confessare che alle 17 di lunedì la sensazione era di grande preocupazione, ancora poche ore e in quella zona sarebbe ripiombato il buio.. Ho potuto vedere una grande partecipazione di giovani e meno giovani, ognuno ha dato, con grande emotività, il meglio di se stesso. Elicotteri e Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, uomini venuti dal Finalese e da Genova, un grande sentimento ci ha accomunato in quelle ore, il bisogno di dare concretezza alla ricerca di Marco, ma abbiamo anche constatato lacune importanti nel nostro sistema di ricerca: le comunicazioni. I francesi hanno anche in questa occasione espresso il loro massimo, Gendarmerie ed elicotteri, tecnologia ed una copertura radio su tutto il territorio in oggetto. Una grande differenza, anche perchè riuscivano a sapere in tempo reale dove si trovavano le loro squadre di ricerca. Noi ci siamo affidati ai telefonini, dove si riusciva ad avere una copertura di rete.. (l'80% del territorio dove abbiamo svolto le ricerche ne era privo).
    Roberto (Pigna)

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