Sono una donna
Nessuno può immaginare
quel che dico quando me ne sto in silenzio
chi vedo quando chiudo gli occhi
come vengo sospinta quando vengo sospinta
cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
Nessuno, nessuno sa
quando ho fame quando parto
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa
che per me andare è ritornare
e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera,
e che quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
e io glielo lascio credere
e avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse
una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza di loro
sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
e io glielo lascio credere
e avvengo.
Nessuno può immaginare
quel che dico quando me ne sto in silenzio
chi vedo quando chiudo gli occhi
come vengo sospinta quando vengo sospinta
cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
Nessuno, nessuno sa
quando ho fame quando parto
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa
che per me andare è ritornare
e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera,
e che quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
e io glielo lascio credere
e avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse
una loro concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza di loro
sono libera nella vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
ma la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
e il mio desiderio non riusciranno mai a domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
e io glielo lascio credere
e avvengo.
Joumana Haddad
Beirut 1970
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Che potenza...!
RispondiEliminaPoesia di eccezionale forza emotiva, un inno per tutte le donne, le incita a riappropriarsi della libertà di generare idee, sentimenti,creatività,istinto,
RispondiEliminapensiero, azioni. "E avvengo" dice "la mia prigione è la mia volontà". Versi che ci consegnano l'impegno a scavare, arare,nutrire il proprio giardino senza recinto.
Grazie Alberto. Buona domenica
Splendida.
RispondiEliminaChe regalo. Grazie.
RispondiEliminaVersi solenni sull’ intima e profonda forza vitale delle donne, che con orgoglio vivono interiormente qualcosa di grande, indomito e libero.
RispondiEliminaGrazie, Alberto!
La tengo appesa in camera questa poesia, insieme a tanti altri versi e pensieri che sento il bisogno di tenere sempre a portata d'occhio e di memoria.
RispondiEliminaE' bellissimo trovarla anche qui. Grazie.
E' stupenda; sarebbe da imparare a memoria. Al di là della questione femminile, mi ha sempre affascinata il concetto filosofico per cui lo schiavo non è più tale se decide di esserlo di sua volontà.
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