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giovedì 2 giugno 2011

Il vento nuovo e la nomenklatura vecchia

Il centrosinistra non è la somma (variabile) dei partiti che lo compongono. È molto di più. È la somma dei cittadini italiani disposti a votarlo, ai quali importa nulla se il candidato è del Pd, di Sel, dell'Idv o altro: basta che sia un candidato credibile, e che sia scelto con le primarie, e sarà il candidato di tutti.

Questa, in sintesi, è la lezione di questo fantastico voto. Ora si tratta di capire se i leader hanno fatto lo stesso salto di qualità dei loro elettori. O se qualcuno ha ancora intenzione di mestare nel fondo disseccato della vecchia politica, pasticciando con accordi di vertice, patti opachi, spartizione di potere, furbate tattiche, sgambetti reciproci tra i dinosauri della nomenklatura.

Costoro, se come Berlusconi non hanno avuto il tempo per stabilire la data del loro funerale, facciano almeno lo sforzo di stabilire la data della loro resa incondizionata alla volontà del loro stesso popolo.

Mettano i loro incarichi, le loro fondazioni, le loro logore reputazioni di ex strateghi a disposizione del movimento, evitando di disturbare chi ha vinto e scoprendo - meglio tardi che mai - il piacere dell'umiltà. Lavorino per gli altri e non per se stessi. La smettano di spiegarci cosa dobbiamo fare. E ci chiedano: «Che cosa vi serve?»

Michele Serra
L'amaca di ieri


Buon 2 giugno a tutti. Viva la Costituzione nata dalla Resistenza e dalla Liberazione.

17 commenti:

  1. credo che non capiranno, ma la gente è capace e batterà anche certa sinistra.
    in particolare , con pisapia e de magistriis il voto è andato a candidati che il pd non avrebbe scelto.
    capiranno?
    significherebbe anche farsi fuori!!

    e questo lo capiscono.

    penso che si debba scendere in campo, a cominciare dalle nostre realtà , vedi Apricale, e conquistare gli spazi portando idee impegno e coerenza, valori che pochi anni sul territorio vengono comunque portati alla luce.
    quellem saranno le persone scelte e che saranno votate e che porteranno cultura e comunità più giuste e nuova fratellanza

    ciao alberto

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  2. Purtroppo non capiranno.
    Ma spero molto in quanto scrive Garabondo.
    Ciao Alberto e buon 2 giugno!
    Lara

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  3. No, non capiranno, ne sono certa. Ma si spera che il vento del nuovo li spazzi via.

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  4. gian paolo2/6/11 10:12

    Grazie. Buon 2 giugno anche a te e a tutte le donne che per la prima volta poterono votare grazie alla Costituzione conquistata con la lotta di Liberazione.

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  5. Nulla da aggiungere al tuo sintetico e preciso quadro riassuntivo, se non l'augurio che ti leggano anche ai vertici e abbiano in tal modo un 'ulteriore occasione di riflessione sul loro operato - forse sono un'inguaribile ingenua, ma mi sento meglio da quando abbiamo ritrovato il coraggio e la voglio di un'italianità migliore, se non altro, seria. ciao e buon lungo fine settimana

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  6. bisognerà spazzare via anche un po' di vecchie cariatidi, ma non tutto se no facciamo come nel gattopardo. buon senso... come ne ha michele serra.

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  7. A questo punto lo dovranno capire per forza! Alberto, permettimi di fare questa considerazione carica di orgoglio femminile: io sono convinta che lo scossone alle coscienze degli italiani, e pertanto questo vento di rinnovamento, sia partito dal movimento delle donne del "Se non ora quando" E' dal quel giorno, da quella manifestazione di un milione di donne (e uomini) in piazza, che in Italia spira un vento nuovo! Siamo state noi donne ad aver dato la prima sberla in faccia a Berlusconi! Che goduria!!!

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  8. oppure c'è il rischio che i nostri politicanti si crogiolino nell'auto celebrazione e fanno passare giorni in cui i delinquenti al governo continuano a stravolgere le leggi di questo paese.

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  9. E che sia chiaro che non sono solo i grillini a sapere cosa serve. Siamo in tanti, e ci "muoviamo da sempre con ben più ci 5 stelle" nella mente. La Repubblica... ci volle quasi un secolo per ottenerla. Abbiamone prezioso rispetto.

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  10. Alberto, siete riusciti a liberare Milano, ho visto anche Napoli e Bologna, tra l'altro, ed ora bisogna pensare a tutta l'Italia in questo anniversario. Speriamo che alle prossime legislative cambi tutto, ma, come ho già detto ad Elettra, i nuovi responsabili dovrebbero pensare più alle tasche di tutti gli Italiani che non alle proprie. Buona festa.

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  11. già una decina di anni fa qualcuno diceva: con questa dirigenza non si vincerà mai. eppure gira e rigira, sono sempre loro. Di cambiamento se n'è visto poco in questi anni, e i personaggi nuovi faticano ad imporsi (vale per entrambi gli schieramenti)

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  12. Buon 2 e buona repubblica a tutti!

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  13. Capire, capiranno. Quello di cui dubito è che ne traggano le conseguenze: ossia che accettino di essere superati. Oltre a Berlusconi, queste elezioni hanno sconfitto i tatticismi, i candidati mediocri ma di apparato, l'idea che si vince facendo accordi coi vertici e non coinvolgendo le persone comuni...
    Ma questo significa, per D'Alema ad esempio, accettare un cambiamento che comporta il farsi da parte. Ma come possono? Come disse Ignazio Marino (e lì sta tutto il problema) "Sono un chirurgo che per un certo periodo ha deciso di fare politica e quando smetterò tornerò a fare iol chirurgo. Ma D'Alema se non fa più il politico cosa fa?". Il primo governo dell'Ulivo stava cambioando veramente le cose, ma il Baffino si accordò con altri per affossarlo. Ricordo la mortificazione e la tristissima sensazione di "tornare indietro" che provai leggendo la lista del governo D'Alema. I risultati si sono visti. Ora, per la prima volta sento di nuovo in giro quella bell'aria di cambiamento degli anni 1996-198. Non dobbiamo permettere che rovinino tutto di nuovo. Stavolta proprio no!

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  14. Penso che certi eletti della sinistra (pd soprattutto) preferiscano perdere, piuttosto che vincere insieme a certi altri tipi di esponenti di quella parte. In questo ultimo caso, rischiano di perdere i loro benefici personali, i loro affari: acqua, spazzatura, gas, le aziende consorziate in genere, rappresentano una mafiosità tipica di certi esponenti locali, almeno qui da noi.
    Perdendo le elezioni, avrebbero maggiori certezze di continuare ad avere le mani nel piatto.
    Viva la Rivoluzione Bolscevica Milanese, Islamica e Rom.
    Grazie Alberto per quello che avete dato alla nazione tutta, grazie Milano e Milanesi.
    Un grandissimo abbraccio

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  15. Io sono il VENTO io la TEMPESTA-
    "Servo di scena"-(Re Lear)
    Noi -
    Egill

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