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martedì 19 marzo 2013

La parola data

Non mi sono addentrato nei meandri della giurisdizione internazionale e, nello specifico, dei rapporti tra Stati, ho solo letto titoli (e occhielli) e sentito qualcosa ai telegiornali sulla vicenda dei due marò che l'Italia non vuole più rimandare in India come aveva promesso.

E quindi vado di pancia, ma anche di cuore. Quando si diceva (e non sento più dirlo) «Questo è un uomo» si voleva rimarcare una sua dote su tutte le altre. Che su quell'uomo ci si poteva contare: la sua parola valeva più di mille firme.

Ora non so in che forma quella promessa sia stata fatta dal nostro Paese all'India, ma per come ho affrontato l'argomento è solo un dettaglio. E quando ho sentito che il governo si era rimangiato la parola data mi è venuto da pensare, nella mia beata ingenuità,  alle furbizìe e alle furbate pubbliche di cui si nutre l'agire politico di questi tempi disgraziati in cui «uomini» in giro se ne vedono sempre meno.

23 commenti:

  1. Mio padre mi ha insegnato che è la parola data che qualifica un uomo, basta una stretta di mano per firmare un contratto, passano gli anni cambiano i governi ma i nostri politici sono sempre i soliti voltagabbana.

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  2. Un tempo la stretta di mano tra due persone valeva più di una firma su una cambiale: con questa stretta di mano si metteva in ballo il proprio onore, e tradirla era il classico "perdere la faccia", accettare di essere disonorati.
    Come te non capisco nulla di diritto internazionale, ma, come te vado a pancia, dopo che l'India aveva consentito il rientro in patria per le feste natalizie con il patto (stretta di mano) rispettato del loro rientro a disposizione della magistratura indiana, il cambio di rotta (avallato dai massimi vertici, non ultimo Napolitano) lascia l'amaro in bocca. Questo senza entrare nel merito della innocenza o meno dei due militari nella vicenda.
    Chiamala, se vuoi, furbizia...
    Ciao.

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  3. Nella distinzione tra uomini, ominicchi e quaquaraquà, i politici italiani appartengono sempre più esclusivamente alla terza categoria!

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  4. E poi ho fatto un'altra riflessione. Visto che c'è un ambasciatore praticamente prigioniero, i due marò non dovrebbero secondo tutti i codici d'onore del mondo proporsi per tornare in India e lasciar libero l'ambasciatore? Mi è stato contestato che loro eseguono solo degli ordini. Ce li vedo a scalpitare perché non possono urlare al mondo che vogliono tornare in India.

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  5. Un link per saperne di più su questa vicenda. E' stata gestita malissimo e naturalmente è finita (se è finita) peggio. Ciao
    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=11332

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    1. Ottimo link. Chiarisce molti aspetti di una vicenda gestita male e spiegata malissimo sui giornali

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  6. Quel che più mi fa schifo è che la volta precedente, quando lo stato (minuscolo!) italiano ha dovuto dare all'India una cauzione di 800.000 € a garanzia del ritorno dei marò, la "parola" è stata mantenuta e i due son stati fatti tornare indietro.

    Doppia figuraemmerda.

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  7. Il fatto di non rispettare la parola data è una cosa che mi urta molto però bisogna dire che tutta la questione è stata proprio gestita di merda sia dall'Italia che dall'India.
    Intanto avrei voluto ben vedere se invece di due marò italiani la stessa cosa capitava a due marines americani, o soldati francesi o inglesi. Non credo che sarebbero rimasti lì nemmeno una settimana. Non credo che sarebbero nemmeno sbarcati a dire il vero. Poi l'India, per suoi interessi elettorali, ha montato la faccenda che neanche fossero andati lì per attentare alla vita del primo ministro indiano... Infine, la ripicca del togliere l'immunità ad un nostro diplomatico è un fatto gravissimo ed abnorme: ricordiamoci che perfino quando scoppiano le guerre i diplomatici in genere vengono espulsi e basta...
    In tutto questo l'Italia ha sicuramente fatto una gran figura di merda ma la UE e l'ONU, di cui facciamo parte, non sono da meno e si ricordano dell'Italia solo quando c'è da richiedere una nostra collaborazione in "missioni di pace" che, nel 90% dei casi, ci sono pure controproducenti (vedi in Libia dove abbiamo perso gran parte dei contratti petroliferi con Gheddafi, e tanti altri casi). Qui stanno tutti ben zitti e non ci hanno aiutato nemmeno una volta in tutti questi mesi passati. E ricordiamoci che i nostri marò erano prigionieri in uno Stato che prevede ancora la pena di morte...

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    1. Questa vicenda è stata riportata malissimo sui giornali. Un'analisi abbastanza accurata è stata fatta sul blog Giap del collettivo WuMing in due diversi interventi. Ti consiglio di leggerli.

      http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=10639

      http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=11332

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  8. P.S.: questo succede quando la politica finisce in mano a "tecnici" che non hanno la minima idea di come muoversi. Ora poi che arrivano i grillini che manco sanno cosa sia la BCE o dove lavori Draghi, auguri...

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  9. Come te mi sono limitata agli occhielli, ne ho le scatole piene di notizie relative sempre e solo al soggetto, proprio una forma di "distrazione di massa".

    Sulla parola data, Alberto, tra non molto gireremo come Diogene, lanterna in mano "cerco l'uomo".

    Abbiamo votato da quasi un mese e continuano a correre dietro alle "puttanate del comico", una senza cervello scrive che "rendiconteranno anche le caramelle" e tutti i TG la ribaltano come se avesse annunciato l'apertura di nuovi stabilimenti produttivi e assunzioni di giovani...Tzè...la parola.

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  10. pare che potessero votare da lì senza tornare in italia, ma come te non mi addentro.
    al di là della loro stampa locale, ben diversa dalla nostra su questa notizia, di sicuro hanno ammazzato due persone e dovrebbero essere giudicati, ma non mi addentro manco qui, ricordo però qualcuno che voleva candidarli di recente, mi pare la russa se non sbaglio, perché considerati "eroi della patria".
    anche questo avrà alimentato le tensioni in india e aumentato la brutta figura che comunque si fa a non mantenere la parola data.
    poveraccio il diplomatico fermo lì comunque, ciao laura

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  11. No, non addentriamoci che è meglio!!
    Comunque non dimentichiamo che non a caso siamo sempre stati considerati un popolo di traditori.... chissà perchè?
    Ciao, Francesca

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  12. Forse il tuo sentimento non è di pancia ma di cuore e di ragione, di etica e di rispetto.
    Ha ragione Gattonero quando dice che una volta la stretta di mano valeva più di una firma. Poi però arrivarono i furbi, come dici tu, che si rimangiarono la parola, verba volant scripta manent dissero, usando la furbizia legale e mettendo in un angolo le buone maniere e l'essere uomini.
    Lorenzo

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  13. non vorrei essere nei panni dell'ambasciatore italiano ... comunque sia, ... che figura di merda!

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  14. la grande figura di merda l'ha fatta La Russa, imbarcare soldati armati su navi civili con regole d'ingaggio simili ai corpi privati è stato, oltre che una violazione Costituzionale, metterersi alle mercè di chiunque in caso di scontri. il pilota del Cermis i tribunali italiani non lo hanno mai visto e così le migliaia di vittime dei vari esperimenti nucleari, Francia in testa.

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  15. la grande figura di merda l'ha fatta La Russa, imbarcare soldati armati su navi civili con regole d'ingaggio simili ai corpi privati è stato, oltre che una violazione Costituzionale, metterersi alle mercè di chiunque in caso di scontri. il pilota del Cermis i tribunali italiani non lo hanno mai visto e così le migliaia di vittime dei vari esperimenti nucleari, Francia in testa.

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  16. Ringrazio Antonio e poi Massimo per i link QUI e QUI davvero istruttivi sulla vicenda che mi sa si sta aggravando con il conseguente deterioramento dei rapporti tra i due Stati.

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  17. Sinceramente anche io ho subito pensato alle furbate italiche, ora però mi vado a leggere i link per chiarirmi le idee.

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  18. Conoscevo il contenuto dei due link suggeriti nel tuo blog che offrono una ricostruzione dei fatti avvenuti e la discutibile strumentalizzazione politica esercitata sul caso, completamente nascosta dai nostri media. Quindi, evito di aggiungere altro ma mi limito a fare una breve riflessione sulla "parola data". Purtroppo, ancora una volta assistiamo alla mortificazione di diritti universalmente riconosciuti e sottoscritti da nazioni che si definiscono "civili". Italia e India, ciascuna per la sua parte, hanno dimostrato il peggio di ciò che può avvenire nel caso di contenzioso tra due nazioni: calpestare il diritto internazionale. In altre epoche, il passo successivo era una guerra. Oggi non ci saranno bombe e cannoni ma, semmai fosse possibile un paragone, potremmo assistere a qualcosa di peggio. Una guerra economica che, non è difficile immaginarlo, vedrebbe il nostro Paese soccombere. L'India ce l'ha promesso.

    Poi, forse a molti è sfuggito, un cenno all'Unione Europea che, ancora una volta, si è confermata per quella che è: un'unione monetaria (con scopi finanziari speculativi) che di costruire anche un'unione politica non ci pensa proprio. Nonostante uno dei Paesi della stessa sia coinvolto in un contenzioso internazionale, l'Unione Europea che ha fatto? Se n'è tirata fuori dicendo ai due contendenti, quindi Italia compresa, di "sbrigarsela da soli". Certo, con le solite raccomandazioni di rito! Aria fritta, insomma.

    Ciao Alberto, buon pomeriggio.

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  19. Ho seguito questo caso perchè conosco la vita del mare e non solo.
    Mi sono chiesta però come mai, quando si è verificato questo nel mese di luglio ,

    http://www.corriere.it/esteri/12_luglio_16/golfo-persico-nave-usa-spara-su-peschereccio-uccide-un-pescatore-indiano_8573e1ba-cf80-11e1-8c66-2d335d06386b.shtml

    se ne sia sentito parlare soltanto per due giorni circa.
    Come del resto trapela molto poco delle navi giapponesi, americane, inglesi e pure indiane che sparano senza troppi preamboli e complimenti in caso di assalto di pirati.

    Altra cosa: pare che il comandante della Enrica Lexie sia stato tratto in inganno dalle autorità indiane che lo avevano invitato a entrare in porto per riconoscere presunti pirati ( il che può fare capire quanta correttezza ci sia stata da parte delle autorità indiane).
    Questa storia ha comunque aspetti controversi: la nave greca Olympic Flair, con gli stessi colori dell’Enrica Lexie, si è dileguata. Sicuri che non avesse a bordo una security non ancora dichiarata? O era più “ricattabile l’Italia, anziché la Grecia?” .

    Per il ruolo della comunità internazionale quoto Giulio GMDB e anch’io sottolineo che lì è prevista la pena di morte. Lasciamo stare se poi i marò sono stati rinchiusi in strutture protette , come si fa ben presente nell’articolo. Ricordiamoci che ,in un caso analogo, anche in Italia avremmo riservato lo stesso trattamento a ufficiali indiani.

    Concludo dicendo che non mi è affatto piaciuta la strumentalizzazione politica che si è fatta a riguardo dei marò, sia in India che in Italia, ma vanno comunque considerati i marittimi, lavoratori come tanti, che rischiano non poco quando sono assaliti da folli che non hanno nulla da perdere, in preda a droghe e armati di fucili di assalto . La petroliera italiana Savina Caylin è stata sequestrata dal febbraio fino alla fine di dicembre 2011 e l’equipaggio è tornato in condizioni pietose.

    Il diritto internazionale? Nel Puntland dovrebbe convergere una task force internazionale e fare un bel repulist, del resto richiesto anche dal governo somalo , impotente a fronteggiare la pirateria. Forse però ci sono troppi interessi in gioco perché in Somalia la situazione non si sblocchi.

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  20. Ed alla fine, per concludere degnamente questa grande figura di merda, il Governo cambia nuovamente idea e rimanda i marò in India.
    Così l'idea di traditori voltagabbana viene ancora una volta confermata, stavolta nei confronti dei nostri stessi soldati.
    Complimenti davvero alla Farnesina, a Monti, a Terzi e a Napolitano...

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    1. Ops Giulio non mi ero accorto di questo commento.

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