Dai sotterranei della Stazione Centrale, tra il '43 e il '45, centinaia di ebrei e oppositori politici furono caricati sui vagoni verso Auschwitz, Bergen Belsen, Mauthausen. Unico luogo della deportazione rimasto intatto in Europa.
Il sito del memoriale
QUI tutti i post che ho dedicato al giorno della memoria.
Foto meravigliose e devastanti, Alberto.
RispondiEliminaGrazie.
non aggiungo altro, grazie
RispondiEliminabellissimo reportge. Bravo. Ti aspetto ancora da me.
RispondiEliminaPazzesco, gli spazi di gioco della mia infanzia, sono per altri i dolorosi metri di un incubo - ciao
RispondiEliminaMi piacerebbe che nel giorno della memoria venissero ricordati, oltre agli ebrei, anche i disabili e gli omosessuali molto spesso vittime dimenticate.
RispondiEliminaRicordiamo che questa giornata è dedicata a tutti loro.
Saluti.
Francesca
@Francesca
EliminaPer gli omosessuali guarda QUI.
e gli zingari, i testimoni di Geova, i dissidenti politici spesso deportati con i figli, i tanti carabinieri italiani che si opposero ai rastrellamenti nel ghetto ebraico del 16 ottobre 1943. "Nel IX Municipio ( di Roma) una pietra d'inciampo ricorda il rifiuto di collaborazione con i fascisti del colonnello Eugenio Paladini, nel IV i tre deportati politici del Pigneto/Quadraro, nel XVII le 12 pietre poste di fronte la Caserma dei Carabinieri di via Giulio Cesare ricordano una pagina poco nota dei 2.000 carabinieri ritenuti inaffidabili in vista del rastrellamento del ghetto che si sarebbe svolto nella settimana successiva"
RispondiEliminaBelle foto Albe', Ieri sera c'era in diretta Gramellini.
RispondiEliminaQueste immagini mi hanno riportato alla mente una splendida mostra che ho visto qualche tempo fa a Roma, al Vittoriano. Ora è terminata ma è stata una delle esperienze più toccanti e feroci che abbia vissuto.
RispondiEliminaQueste foto mi comunicano una forte emozione, più di tante parole. Ciao Al.
RispondiEliminaGrazie, Alberto. La Shoah è qualcosa che va al di là delle contingente storiche e ci coinvolge tutti. E' una ferita che ci appartiene.
RispondiEliminaOgni volta le foto riaprono uno sgomento che opprime il cuore.
RispondiEliminagrazie per le foto.
RispondiEliminaLa memoria è quella che ci può salvare
Ciao Alberto bel post che spero molti giovani vengano a leggere. Si sta perdendo la memoria di quello che è successo nell'ultima guerra e, qui in Francia, aumentano sempre di più i negazionisti. Bravo.
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