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martedì 7 ottobre 2014

Il mio funerale

Ordunque, trascurando il fatto che io sono certamente immortale, se per qualche errore del Creatore prima o poi dovesse succedere anche a me di morire – evento verso cui serbo la più tranquilla e sorridente delle disposizioni – ecco le mie istruzioni per l’uso. La mia bara posata a terra, in un ambiente possibilmente laico, ma va bene anche una chiesa, chi se ne frega. Potrebbe anche essere la Casa delle Balene, se ci sarà già o ci sarà ancora.

L’ora? Tardo pomeriggio, verso l’ora dell’aperitivo. Se non sarà stato possibile recuperare il cadavere perché magari sono sparito in mare (non è una cattiva morte, ci sono stato vicino: ti prende una gran serenità) in uno dei miei viaggi, andrà bene la sedia dove lavoro col mio ritratto sopra. Verrà data comunicazione, naturalmente per posta elettronica, alla lista EnzoB e a tutte le altre mailing list che avrò all’epoca. Si farà anche un annuncio sui miei blog e su qualsiasi altra diavoleria elettronica verrà inventata nei prossimi cent’anni.

Vorrei che tutti fossero vestiti con abiti allegri e colorati. Vorrei che, per non più di trenta minuti complessivi, mia moglie, i miei figli, i miei fratelli e miei amici più stretti tracciassero un breve ritratto del caro estinto, coi mezzi che credono: lettera, ricordo, audiovisivo, canzone, poesia, satira, epigramma, haiku.

Ci saranno alcune parole tabù che assolutamente non dovranno essere pronunciate: dolore, perdita, vuoto incolmabile, padre affettuoso, sposo esemplare, valle di lacrime, non lo dimenticheremo mai, inconsolabile, il mondo è un po’ più freddo, sono sempre i migliori che se ne vanno e poi tutti gli eufemismi come si è spento, è scomparso, ci ha lasciati. Il ritratto migliore sarà quello che strapperà più risate fra il pubblico.

Quindi dateci dentro e non risparmiatemi. Tanto non avrete mai veramente idea di tutto quello che ho combinato. Poi una tenda si scosterà e apparirà un buffet con vino, panini e paninetti, tartine, dolci, pasta al forno, risotti, birra, salsicce e tutto quel che volete. Vorrei l’orchestra degli Unza, gli zingari di Milano, che cominci a suonare musiche allegre, violini e sax e fisarmoniche. Non mi dispiacerebbe se la gente si mettesse a ballare.

Voglio che ognuno versi una goccia di vino sulla bara, checcazzo, mica tutto a voi, in fondo sono io che pago, datene un po’ anche a me. Voglio che si rida – avete notato? Ai funerali si finisce sempre per ridere: è naturale, la vita prende il sopravvento sulla morte – . E si fumi tranquillamente tutto ciò che si vuole. Non mi dispiacerebbe se nascessero nuovi amori. Una sveltina su un soppalco defilato non la considererei un’offesa alla morte, bensì un’offerta alla vita.

Verso le otto o le nove, senza tante cerimonie, la mia bara venga portata via in punta di piedi e avviata al crematorio, mentre la musica e la festa continueranno fino a notte inoltrata. Le mie ceneri in mare, direi. Ma fate voi, cazzo mi frega.
Enzo Baldoni


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Milano ricorda Enzo Baldoni, dieci anni dopo. Una festa, ricca di musica e di emozioni.
Teatro dal Verme
Domani, mercoledì 8 ottobre, ore 21
L’ingresso é libero fino ad esaurimento posti.
Per info: info@cantosospeso.it


Lella Costa e il maestro Martinho Lutero dirigeranno questa serata spettacolo. Il coro Cantosospeso e il coro Luther King (Brasile) eseguiranno la “Missa Luba” insieme a Badara Seck e al gruppo Pénc.

8 commenti:

  1. Alberto! Ci sono cascata! Ho pensato che fossero parole tue, ho pensato che eri impazzito, poi invece che sì, forse rientrava nel tuo stile, in quello di stupire. Ma in genere lo fai con le foto non con le parole, pensavo. Che gli sia successo qualcosa? Quando mi è caduto l'occhio sul Teatro dal Verme, mi sono quasi arrabbiata. E questo dimostra quanto superficiali siamo, o meglio sono, nella lettura e invece quanto decisi a prendere una strada che ci prefiggiamo corretta e diritta. Meno male che ci sei ancora:)

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  2. A quet'"EVENTO" avrei voluto partecipare ed invece...nisba.

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  3. Nonostante i recenti lutti avuti piuttosto pesanti SI caro Alberto
    La penso come Baldoni:)

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  4. Quando penso a persone come lui, spero fortemente nella Vita oltre la morte.

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  5. Ecco...esattamente così lo vorrei anch'io il mio funerale! La morte fa parte della vita, anzi, per essere precisi..è l' unica vera certezza che abbiamo. Ce ne andremo tutti, prima o poi. Poter disporre su di essa sarebbe il minimo ed andrebbe rispettato...Grande Baldoni, Alberto! Grazie per questo post ...

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