In quest'estate un po' strana, strana per me e non chiedetemene il motivo che non lo so, ho vissuto per fortuna alcuni giorni che non ti fanno rimpiangere il tempo che passa perché arrivi alla sera arricchito di quello che hai visto.
Uno di questi è stato ieri, assieme a Pia, Annamaria e Paolo, in visita al santuario di Rezzo a fotografare gli straordinari affreschi del Quattrocento. Ne pubblicherò alcuni incredibili, penso inediti, nei prossimi giorni.
Ma la sorpresa, mezza sorpresa, perché già me l'avevano descritta, è stata la conoscenza con la guardiana di questo santuario, che non se ne sta con le mani in mano, ma accudisce un gregge di 300 capre da cui ricava degli ottimi formaggi (una quindicina di qualità). Barbara Saltarini, che tra l'altro è nipote di Renato Rascel, fa parte di quelle donne che hanno fatto scelte di vita totali, senza mezze misure o tentennamenti e che sprizza simpatia contagiosa.
Abbiamo mangiato con lei e Candido, il suo aiutante, all'ombra del grande edificio, su tavoli di legno grezzo che tanto piacciono a me.
E poi, nei controluce del sole riflesso dal Mediterraneo laggiù in fondo, abbiamo continuato il viaggio di ritorno non per la strada più breve. I nostri «Oooh» di meraviglia al superamento di un passo (san Bernardo, san Bartolomeo, Oggia, per citarne alcuni) e all'apparire di nuovi scorci si sono succeduti fino alla nostra valle Nervia.
Sono ligure, ma questa mia terra non finirà mai di stupirmi.
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Ciao Alberto,riesci sempre a scovare degli autentici gioielli della nostra terra, sia dell'arte che della gastronomia.
RispondiEliminaGli scorci che hai fotografato fanno sognare, vien voglia di sedersi sulla riva del ruscello, ascoltare il mormorio dell'acqua e aspettare di veder apparire qualche divinità dei boschi.
Grazie, Al,
RispondiEliminaper queste condivisioni.
Bellissime foto, bellissimi squarci di vita.
aspettiamo le foto degli affreschi...
ciao
g
Alberto, mi meraviglio che non hai pubblicato nemmeno una foto dove appare una capra, tu che avevi lanciato quella sacrosanta campagna con questi animali per tenere puliti i greti dei nostri torrenti.
RispondiEliminaAndrea
E' un paradiso, hai ragione ad amare tanto la Liguria ...
RispondiEliminaCiao,
Lara
Ho provato un immenso piacere a vedere le foto dei luoghi dove sei stato ma soprattutto della bellissima e simpatica Barbara nipote di nonna Giuditta e di nonno Renato che ho avuto l'onore di conoscere personalmente negli anni quaranta quando ero suo aiutante di scena in una sua rivista musicale al Teatro Galleria di Roma.
RispondiEliminaGrazie per avermi fatto tornare in mente tanti altri bei ricordi legati a lui e alla sua Giuditta Saltarini.
invidiabile scelta:)
RispondiEliminaQuante cose mi hai fatto venire in mente, Alberto! L'ultima foto mi è familiare, al laghetto di Rezzo non ci vado da una vita e Barbara non l'ho mai più vista da quando è andata lassù. Grazie!
RispondiEliminaQuesto è davvero un bel "livello" di blog. Certo, "nulla è a caso", direbbe un mio carissimo amico, nulla è a caso, neppure il fatto che io mi sia ritrovato da "queste parti"
RispondiEliminaUn saluto,
daniele.
Caro Alberto,
RispondiEliminache splendida scoperta! Penso che il nostro sia paese sia così pieno di scorci straordinari ed esperienze di vita che non riusciremo mai a conoscerli tutti. Eppure, questa consapevolezza ci crea quel senso di eccitazione che ci spinge a continuare a camminare per la strade del paese come fossimo esploratori di una terra perduta.
Enrica
La foto del ponte è semplicemente stupenda! Un posto così è l'ideale per passarci tutto il giorno magari con un bel libro.
RispondiEliminaBello (e buono, sicuramente) tutto.
RispondiEliminaBellissimi, proprio perché ingenui, gli affreschi di Guido da Renzo. Ci siamo stati anche recentemente ed abbiamo notato una cosa negativa: la costruzione di un'enorme malga in cemento a poche decine di metri dal santuario...
RispondiEliminaPeccato.
Bellissimo posto. Ci andrò
RispondiEliminaRiesci a stupirmi ogni volta; io che non sono così amante della mia terra.
RispondiElimina"Nei controluce del sole riflesso dal Mediterraneo laggiù in fondo...". Ecco la ricchezza di queste terre: la luminosità, che aderisce come una pellicola sfavillante alle pieghe del paesaggio, alle curve di livello, alle svolte sempre sorprendenti. La Salterini ha fatto una scelta coraggiosa, ma che comincia pian piano a prendere piede. Per esempio, domenica sono stato con mia figlia qui: http://www.fattoriaaurora.it/.
RispondiEliminaC'è anche un bel libro che racconta l'esperienza di questa donna che da Milano si è trasferita in Alta Val Curone; se ne dà notizia sempre sullo stesso sito, a questa pagina: http://www.fattoriaaurora.it/sito%20news.htm
Ed
RispondiEliminaPerché non vai a trovarla?
Anonimo
RispondiElimina"Quella sacrosanta campagna"
Chissà che non riparta, qui dal blog...
....Alberto, a parte la tua liguria, a me non finirai mai di stupirmi TU!
RispondiEliminaRiesci a vivere queste avventure incantate e meravigliose quasi ai confini del tempo, e a farcene dono con i tuo i racconti e foto ...
Per attrarre nella tua vita esperienze così belle, sono ormai certa che sei tu una persona stupenda.
Non si spiega altrimenti.
Ti perdono l'omissione della foto con la capra.
ciao :)
ma l'hai assaggiata il gorgonzola di capra che fa Barbara ?
RispondiEliminastefano pellegrino
Sì sì, fantastico.
Elimina....sono tutti buoni i suoi prodotti...ma il gorgorzola è la fine del mondo!!! anche quest'anno siamo stati a trovarla,ormai una volta all'anno è tradizione andare da lei...Barbara...sei unica!!!
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