World Science Festival 2009: Bobby McFerrin Demonstrates the Power of the Pentatonic Scale from World Science Festival on Vimeo.
Bobby McFerrin dimostra la potenza della scala pentatonica, con la partecipazione del pubblico, durante la manifestazione "Note & neuroni: alla ricerca del Coro xxx", dal Festival mondiale della Scienza 2009, 12 giugno 2009.
Per adesso, come vedete dalle tre x, non ho trovato una traduzione decente alla parola "common" in questo contesto, magari voi. Il codice embed del video è stato rilasciato solo in questi giorni.
World Science Festival
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La scala pentatonica è il sale della vita, il sale della vita perduta. Ciao Alberto.
RispondiEliminaMcFerrin sottolinea che questo esperimento funziona in tutto il mondo, a prescindere dalla cultura ed esperienza del pubblico. Siamo dunque hardwired, cioè preconfigurati mentalmente per riconoscere come valide alcune frequenze ben precise e calcolare senza sforzo cosciente le corrispondenze fra frequenze differenti? Esiste una sorta di estetica musicale universale?
RispondiEliminaUna cosa è certa: è così che si avvicina la gente alla scienza e si stimolano le nuove generazioni ad apprezzarne il potere, il divertimento e il fascino. Non servono investimenti faraonici. Basta avere il cervello di invitare la gente di talento e offrirle uno spazio in cui possa esprimersi.
Meraviglioso, simpatico e coinvolgente questo esperimento.
RispondiEliminaStudiando un po' di musica, e facendo qualche esperimento ho notato che anche la sigla del tg1 è costruita su una scala pentatonica. (mi sembra che abbia anche la nota blue tra la 3^ e la 4^).
bobby mcferrin riesce a far intonare ed a far cantare gran moltitudini di persone come se avesse la bacchetta magica. ti sarà capitato forse di sentire l'ave maria di gounod, sul preludio n.1 di bach. è uno straordinario artista e molti insegnanti di solfeggio cantato dovrebbero imparare da lui.
RispondiEliminama è stupendo!
RispondiEliminaSì, sì, Maria Rosaria l'Ave Maria di Gounod, sul preludio n.1 di Bach. Letto forse Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante?
RispondiEliminaMa a me, che sono un druido, questa musica aveva fatto venire in mente le note che si sentono in "Incontri ravvicinati del terzo tipo"
da Wikipedia
Nel film, gli extraterrestri mandano un messaggio che è costituito da una sequenza di cinque note (in realtà si tratta di sole quattro note, due delle quali separate da un'ottava, dunque non è tecnicamente una scala pentatonica). Il compositore della colonna sonora John Williams scrisse, su indicazione di Spielberg, questa sequenza di note, benché avrebbe voluto utilizzare una melodia con almeno sette note, ma Spielberg fu irremovibile in quanto voleva una sequenza di sole 5 note che fosse possibile considerare come equivalente musicale della parola inglese HELLO (le note sono Sib - Do - Lab - Lab - Mib) [3].
Forse per questa ragione nel film il personaggio Lacombe, osserva, dopo aver sentito cantare la sequenza di suoni nella scena ambientata a Dharamsala in India: «Mais c'est la guerre pentatonique... cinq notes au lieu de sept!» (Traduzione: «Ma è la guerra pentatonica... cinque note invece di sette!» [4].
La stessa musica è citata nel film di 007 Moonraker - Operazione spazio quando James Bond compone i cinque numeri del codice per entrare in un laboratorio a Venezia, e anche all'inizio dell'esibizione live dei Daft Punk durante il tour Alive 2007, a simboleggiare l'incontro tra alieni (i Daft Punk si travestono notoriamente da robots) e umani (il pubblico).
Caro Alberto, io non sono un druido, ma Incontri Ravvicinati è venuto in mente anche a me. Per non parlare delle musiche andine, che ho sempre ascoltato con piacere...
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